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Bilancio della Cassa Rurale di Ledro: «Risultato di azioni passate»

In buona sostanza si scaricano le responsabilità sulla direzione che ha preceduto quella attuale

La Federazione dei Consorzi Cooperativi del Trentino ha fatto pervenire un comunicato stampa nel quale si spiegano alcuni dettagli sulle origini della perdita di 2,5 milioni di euro registrata dalla Cassa Rurale di Ledro.
In buona sostanza si scaricano le responsabilità sulla direzione dell'Istituto che ha preceduto quella attuale.
Gran parte della perdita sarebbe dovuta a svalutazione crediti e alla svalutazione di due immobili di una certa importanza, il cui valore si è abbassato a causa della crisi.
Il comunicato peraltro spiega la perdita all'acquisto di immobili, ma è un'imprecisione, in quanto un acquisto di per sé non rappresenta una perdita. Si parla infatti di un milione per svalutazione crediti e di 1,5 milioni per svalutazione immobili. Cifre, queste ultime, decisamente rilevanti sotto tutti gli aspetti.

Ecco il testo del comunicato

I dati di bilancio della Cassa Rurale di Ledro evidenziano una perdita di circa 2,5 milioni di euro, dovuta principalmente a due fattori: la svalutazione dei crediti e l'acquisto di immobili.

Le due cause fanno registrare i loro effetti sull'attuale bilancio, ma sono state originate da operazioni effettuate prima dell'arrivo, nell'ottobre 2008, di Marco Gabrielli alla direzione della Cassa Rurale di Ledro.

Gabrielli, che è anche presidente dell'Asdir, l'associazione dei direttori delle Casse Rurali, sta gestendo in collaborazione con la Federazione la delicata attuale situazione della Cassa.

I soci stanno ricevendo una lettera con tutte le informazioni necessarie per acquisire piena consapevolezza sulla situazione della loro cooperativa di credito, in modo da potersi presentare in assemblea preparati.

Entrando nel merito della questione per fare chiarezza sulle principali cause dei dati negativi di bilancio, si può affermare che la svalutazione dei crediti riguarda prestiti deliberati alcuni anni fa in questa Cassa Rurale, in un contesto congiunturale molto diverso da quello attuale.

All'epoca nulla poteva fare immaginare che di lì a poco una crisi economica globale si sarebbe abbattuta sulle nostre imprese provocando il fallimento di alcune di esse.

Il secondo elemento riguarda l'acquisto di due immobili, a Varone e a Torbole, avvenuti tra il 2007 e il 2008 finalizzati ad accogliere due nuovi sportelli della Cassa Rurale.

Successivamente tali intenzioni non si sono concretizzate e, conseguentemente, gli immobili nel patrimonio della Cassa sono stati valutati secondo le regole contabili previste per la predisposizione dei bilanci delle banche.

Ecco quindi spiegata la formazione della seconda parte delle perdite di esercizio del 2010.

Vale la pena sottolineare che il bilancio è stato certificato senza riserve dalla Federazione Trentina della Cooperazione.

Gli organi collegiali e l'esecutivo della Cassa Rurale, supportati dalla Federazione, si stanno impegnando per un cambio di strategia necessario a trovare le soluzioni più adatte.

Il consiglio di amministrazione vuole peraltro sottolineare la buona dotazione patrimoniale della Cassa Rurale di Ledro, che garantisce per il futuro una solidità su cui fare leva per affrontare le prossime sfide.

Sfide di cui dovranno farsi carico i nuovi esponenti aziendali che saranno eletti nella prossima assemblea del 14 maggio.

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