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Casse Rurali, esaminati i conti dei primi sei mesi

Crescono raccolta e impieghi a favore di famiglie e imprese. In Trentino sofferenze molto inferiori alla media nazionale

Sono di segno sostanzialmente positivo i dati che fotografano la situazione delle Casse Rurali Trentine a fine giugno, scadenza di metà esercizio.
In Trentino le Casse Rurali sono 46, con 381 sportelli.

La forza lavoro, cresciuta anche nell'ultimo anno, è rappresentata da 2.300 dipendenti che diventano 2.750 considerando anche le società di supporto (Cassa Centrale Banca e le software house Phoenix e Ibt). I soci sono 117 mila.

Come è andata la raccolta

La raccolta complessiva è cresciuta del 3% rispetto ad un anno prima, attestandosi a 16 miliardi e 73 milioni di euro.
L'aumento è risultato più marcato nella raccolta indiretta (+4,8%), che comprende i titoli di terzi, le gestioni patrimoniali e i prodotti assicurativi.
Questi ultimi, in particolare, hanno registrato un balzo del 116%, passando da 140 a 304 milioni. La raccolta diretta ha complessivamente totalizzato 12 miliardi 548 milioni.

Considerato che i clienti che hanno aperto un conto corrente nelle Casse Rurali del Trentino sono 454.600, si può stimare che il risparmio medio per persona corrisponda alla cifra di 35.580 euro.

Un sostegno alle famiglie e alle imprese

Anche dai dati di bilancio relativi ai prestiti emerge il ruolo di sostegno alle famiglie e alle imprese svolto dalle Casse Rurali.
Nonostante la crisi, i prestiti alla clientela hanno sfiorato i 12 miliardi, passando da 11,5 a 11,9 miliardi, con un incremento del 3,6%, più elevato rispetto all'andamento dei crediti delle banche a livello nazionale che si attesta a +1,65%.

Gli effetti della crisi economica si fanno sentire anche sulle sofferenze, che però rimangono largamente inferiori rispetto alla media nazionale: 2,4% rispetto al 3,7%, più evidenti sulle imprese rispetto alle famiglie.
Quasi il 50% dell'ammontare complessivo delle sofferenze è da attribuire alla società di maggiori dimensioni, mentre la quota delle imprese artigiane è del 29% e quella delle famiglie consumatrici è del 21%.

Il rapporto sofferenze su crediti delle imprese è del 2,8%, mentre quello delle famiglie consumatrici si attesta all'1,4%.
Su tutto il versante dei crediti in difficoltà è forte l'azione da parte delle Casse Rurali di monitoraggio e di costante ricerca delle soluzioni più adatte alle diverse esigenze.

Migliora il conto economico

Per quanto riguarda il conto economico a giugno 2010, pur in un contesto congiunturale ancora difficile, l'attenta gestione dei tassi e il controllo dei costi, hanno consentito un risultato economico che migliora quello del primo semestre 2009, che aveva risentito pesantemente della caduta dei tassi di mercato.

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