Fiavé Pinzolo Rovereto e Latte Trento, verso la fusione
Entro ottobre le assemblee dei soci. Il piano industriale prevede la produzione nello stabilimento di Spini e il mantenimento di Pinzolo
La fusione tra le cooperative Fiavé
Pinzolo Rovereto e Latte Trento da ieri è più vicina.
I consigli di amministrazione infatti hanno approvato
all'unanimità il progetto di fusione, che consentirà di
razionalizzare la produzione e rilanciare l'attività.
Come noto, da tempo le due cooperative collaborano con sinergie
importanti, che hanno portato di fatto ad una operatività comune,
sotto la guida di un unico direttore.
Le assemblea dei soci per la fusione saranno si terranno nel mese
di ottobre.
Insieme alla fusione i CdA hanno approvato anche il piano
industriale, che prevede una semplificazione delle produzioni.
Saranno chiusi gli stabilimenti di Borgo Valsugana, Fiavé e
Villalagarina.
Le rispettive produzioni saranno gradualmente concentrate nella
sede di Spini di Gardolo, che sarà ampliata.
Rimarranno in capo al caseificio di Pinzolo invece le produzioni di
nicchia come la spressa ed altre.
L'attività della nuova cooperativa sarà orientata al rispetto della
tradizione, la sostenibilità ambientale soprattutto in relazione al
mantenimento della montagna e la valorizzazione del lavoro dei
soci.
La nuova cooperativa derivante dalla fusione lavorerà 65 milioni di
litri di latte l'anno, occuperà 200 dipendenti e avrà 350 soci,
pari un migliaio di famiglie se si considera l'indotto.
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