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Crisi del vino: la Provincia ha commissariato la Cantina La-Vis

Il CdA è stato sciolto ed è stato nominato Commissario il segretario generale della camera di Commercio dott. Marco Zanoni

Stamani la Giunta provinciale, riunita dal presidente Lorenzo Dellai, ha approvato la delibera riguardante il commissariamento della società cooperativa LaVis.

La legge attribuisce alla Provincia autonoma di Trento le funzioni di controllo sulla cooperazione (nel resto del Paese è il Ministero allo sviluppo economico) e il Presidente Dellai, dopo essersi consultato con gli assessori all'agricoltura Mellarini e alla cooperazione Panizza, è arrivato alla conclusione che la Cantina La-Vis si trovi in uno di quei casi straordinari previsti dalla normativa.

E' stato nominato Commissario il segretario generale della camera di Commercio dott. Marco Zanoni, «la cui scelta - recita il comunicato della Provincia - è motivata dalla professionalità e dalle conoscenze in materia aziendale accumulate nel corso della sua vicenda professionale».
Al suo fianco un vite Commissario con esperienza specifica, il direttore della cantina di Isera di Fausto Campostrini.

Il Commissariamento consiste nella rimozione d'autorità dell'organo amministrativo della cooperativa (ed eventualmente anche del collegio sindacale) e la contestuale sostituzione del medesimo con un commissario nominato dall'autorità di vigilanza.
In Trentino l'autorità di vigilanza sulla Cooperazione è deputata la Provincia autonoma di Trento (prima era una delle ultime competenze rimaste in capo alla Regione autonoma Trentino Alto Adige).

Con il Commissariamento, la gestione della società passa in capo al Commissario il quale, per gli atti più importanti, deve essere comunque autorizzato dall'autorità di vigilanza (la Provincia).
La delibera non parla di durata del commissariamento. La legge comunque fissa il tetto massimo di un anno, estendibile eventualemnte per altri sei mesi.
Al termine del suo mandato, il commissario redige una relazione circa la situazione e il proprio operato, proponendo o il ripristino dell'amministrazione ordinaria della cooperativa oppure, se la situazione si è aggravata, ulteriori provvedimenti.

La vicenda della Cantina La-Vis è nota.
Tutto il comparto vini sta soffrendo a causa della crisi finanziaria ed economica del Mondo intero. Come accade nelle crisi, il vino cattivo scaccia quello buono, per cui il trentino si è trovato a dover sopportare il peso maggiore della riduzione dei consumi.
In particolare si sono trovare in seria difficoltà quelle cantine che sono state raggiunte dalla crisi in un momento di forte investimento sorretto dall'indebitamento bancario.

La Cantina La-Vis ha un fatturato di € 99 milioni ed è indebitata con le banche per € 80 milioni.
Non è in stato di decozione debiti, stante il fatto che sta rimborsando regolarmente gli istituti bancari pressi o quali si è esposta.
Ma è inevitabile che questo squilibrio nel rapporto fatturato/indebitamento consolidato si ripercuota sulle liquidazioni ai propri soci. Il mancato saldo dei conferimenti di uva porterebbe ad un automatico dimezzamento della resa ettaro/uva.

La Provincia ha tenuto a precisare che «il provvedimento si è reso necessario al fine di sostenere la cooperativa», che rappresenta un cospicuo volume d'affari nel settore vitivinicolo trentino.
L'atto amministrativo è peraltro accompagnato da un riconoscimento nei confronti del Consiglio di Amministrazione, in quanto non si è trattato di cattiva amministrazione ma di circostanze legate alla contingenza economica.
In realtà, secondo il nostro modesto parere, la decisione assunta oggi è stata presa dopo aver constatato che il Piano Pedron è di difficile realizzazione e che le iniziative volte a superare l'impasse della Cantina La-Vis potrebbero richiedere tempi non compatibili con la contingenza immediata.

«La Provincia - ha detto Dellai al termine della riunione di Giunta di stamani - farà la propria parte e chiede al mondo cooperativo (e più in generale a tutto il settore vitivinicolo) la massima collaborazione, rivolgendo infine un particolare invito ai soci Della cantina La-Vis affinché 'engano duro nella convinzione che questo momento di difficoltà sarà superato con il contributo di tutti.»

«In particolare - ha concluso il Presidente - la Giunta provinciale riconferma il proprio impegno al rilancio del settore, anche mediante lo studio affidato alla Fondazione Mach-Istituto agrario di San Michele all'Adige, confida sulla capacità del sistema cooperativo di essere solidale con la cooperativa La-Vis, che deve e può avere ancora un ruolo fondamentale nel panorama agricolo del Trentino, e invita tutte le parti ad operare per evitare i rischi di una pericolosa frantumazione della base associativa della Cantina

Quest'ultima dichiarazione (pienamente condivisa da noi, come si può leggere in altri pezzi pubblicati sull'argomento) sta a dimostrare che il Commissariamento va visto come un atto di responsabilità e di impegno, ma anche di fiducia nella capacità della Cantina LaVis di superare la difficoltà e di continuare il proprio ruolo di servizio alla identità e alla economia del territorio.

«La strada sarà certo in salita - ha commentato il Presidente a microfoni spenti - ma assieme saremo capaci di percorrerla.»

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