Contatti ravvicinati tra la cantina La-Vis e la Cavit
A breve sarà presentato ai soci il piano di rilancio aziendale. Assai probabile la cessione di alcuni asset
I tempi per il rilancio della
cantina La Vis sono maturi e potrebbe trattarsi di un ritorno
all'ovile.
In questi giorni il consiglio di amministrazione presieduto da
Vittorio Brugnara è stato impegnato a valutare le proposte interne
al mondo cooperativo (presentate dai due principali attori del
sistema, il gruppo Mezzacorona e il consorzio Cavit) per
ristrutturare il gruppo lavisano e traghettarlo verso il
rilancio.
La cantina gode di un marchio forte e di un'immagine di qualità e
di attaccamento al territorio dei propri vini, unitamente a una
solida consistenza patrimoniale.
Elementi identitari che saranno importanti per la scelta sulla
ristrutturazione del gruppo ma che risultano oltretutto
fondamentali oggi quando la preoccupazione per l'intero settore è
quella della valorizzazione del prodotto firmato "Trentino" che
cerca riscatto sui mercati.
Nella riunione di ieri sera il consiglio di amministrazione ha
giudicato positivamente i progetti sul tavolo, capaci di
salvaguardare l'identità della cantina e di fornire nel contempo
adeguate garanzie di reddito ai soci della cooperativa.
L'orientamento del CdA di La Vis sta andando verso la proposta del
consorzio Cavit, che potrebbe assistere la cantina in questa fase
di riorganizzazione necessaria per l'attuazione del piano e il
rilancio della cooperativa lavisana.
Le linee operative del piano sono ancora al vaglio delle necessarie
verifiche e approvazioni e comunque non potranno prescindere dalla
vendita di alcuni asset.
Il consiglio di amministrazione di Cavit sarà chiamato nei prossimi
giorni a valutare ed eventualmente approvare il progetto, che poi
sarà presentato ai soci in una riunione convocata, come aveva
preannunciato il presidente Brugnara, nel mese di settembre.
In quella occasione sarà delineato il futuro della cantina e del
Gruppo.
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