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Mellarini al CDA Melinda: «Siete una realtà decisiva per Trentino»

Un appello per affrontare la crisi: «Serve una decisiva una azione coordinata e condivisa di programma, di almeno 5 anni»

«Ci attende un periodo non facile ed è in momenti come questi che diventa decisiva una azione di programma, coordinata e condivisa.»
Così ha esordito questa mattina, a Cles, l'assessore provinciale all'agricoltura Tiziano Mellarini al consiglio di amministrazione di Melinda, il consorzio frutticolo presieduto da Michele Odorizzi.
«L'agricoltura - ha proseguito - e in particolare il settore frutticolo che voi rappresentate - è una realtà decisiva per il territorio trentino. E il governo del Trentino ha bisogno di confrontarsi con voi. Tutti assieme dobbiamo condividere una azione programmatica di almeno 5 anni. Una azione programmatoria reale e non a singhiozzo. Una programmazione che abbia valenza strategica e che trovi, ad esempio nel marketing, forme nuove di collaborazione, anche tra settori diversi. Penso appunto alla frutta di casa nostra alleata al vino trentino, capaci insieme di assicurare un più forte ritorno a quell'immagine del Trentino che dobbiamo sempre di più diffondere e difendere, perché il nostro e autentica risorsa.»

Il presidente Odorizzi aveva salutato e ringraziato Mellarini, in apertura del CdA, per la sua presenza.
«Anche nel nostro comparto - ha detto Odorizzi - ci sono segnali di difficoltà. Ma siamo altresì consapevoli che, se ci siamo prefissi di essere leader in questo settore, dobbiamo ovviamente mettere in conto anche il costo di mantenere questa posizione.»

La risposta di Mellarini.
«Lo abbiamo detto, assieme al presidente Dellai, al Tavolo verde, pochi giorni fa e lo ribadisco oggi. C'è una valenza strategica nel mettere a fattore comune capacità intellettuali, risorse finanziarie, percorsi programmatori attorno a un programma condiviso. Questo vuol essere, da parte mia, solo il primo di una serie di incontri. Ritengo indispensabile ascoltare e capire le esigenze, e questo è anche il segnale dell'attenzione ad un modello di sviluppo al quale l'agricoltura nel suo complesso garantisce un apporto fondamentale. Con quello che mi piace chiamare qui "mondo Melinda" il rapporto è già da tempo fattivo. Dobbiamo proseguire. E dobbiamo ribadire la nostra attenzione verso talune difficoltà, perché questo è il momento delle scelte. Il governo del Trentino è stato il primo in Italia ad individuare una manovra anticrisi che movimenta 850 milioni di euro. Che si rivolge alle famiglie, soprattutto, ma non solo.»

L'assessore ha poi proseguito la sua analisi del particolare momento estendendola così.
«Abbiamo lanciato una manovra che possa aiutare chi è oggi in difficoltà. Registriamo apprensione nel mondo vitivinicolo, anche se le giacenze non sono certo al livello preoccupante di altre zone. E benché il settore ortofrutticolo al momento registri minori preoccupazioni, trova comunque adeguata considerazione nella manovra economica dando risposte in ordine alle priorità individuate nel programma che il settore presenterà. So che il progetto di ampliamento complessivo parla di 3.500 vagoni nei prossimi 5 anni. Ecco, è decisivo indicare le priorità. Entro un mese dobbiamo pianificare le realtà su cui intervenire. Così come va detto che nel 2009 si chiuderà il piano degli scopazzi.»

Quindi, un importante accenno al marketing.
«L'esperienza di questi anni, nella quale proprio Melinda si è distinta - ha detto Mellarini - ci ha insegnato che il marketing è decisivo per aggredire i mercati e per far conoscere un territorio. Proprio per questo, in vista ad esempio di una campagna primaverile televisiva e senza voler invadere territori altrui, mi chiedo se realtà diverse ma complementari del Trentino (penso a Melinda e penso a Rotari), non possano trovare forme di collaborazione. Insomma, servono anche piani operativi di marketing per capire come avere un ritorno di immagine, serve una attenta valutazione da parte nostra.»

Infine, l'Europa.
«Il 30 e il 31 marzo, a Bruxelles - ha concluso Mellarini - i territori alpini sapranno se nelle politiche agricole entrerà un quinto asse dedicato proprio all'agricoltura di montagna. E così avere la possibilità di ottenere finanziamenti per i nostri territori, differenziando finalmente l'economia agricola di grandi dimensioni da quella di montagna. Un passaggio cui guardiamo con motivata speranza.»

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