Cooperative agricole: un 2013 di soddisfazione
Convegno di settore della cooperazione agricola, in sala don Guetti di Cassa Centrale
Impegno e fatica hanno dato i frutti sperati.
I risultati dell’annata della cooperazione agricola archiviata a fine dicembre sono stati presentati, stamani, durante il convegno di settore, focus tradizionale ospitato alla sala don Guetti di Cassa Centrale Banca.
Il Trentino agricolo è cooperazione: il 90% di quanto prodotto nella nostra provincia è espressione di questa realtà. Nella frutta, nel vino, nei formaggi.
«I dati sono molto positivi ed è giusto fare i complimenti – ha osservato Carlo Dellasega, direttore generale della Cooperazione Trentina – I risultati raggiunti non sono frutto dell’improvvisazione ma di un percorso lungo, di investimenti e di fatica.»
Apprezzata la relazione di Luca Rigotti (foto in alto), vicepresidente della Cooperazione Trentina per il settore agricolo.
«Se la cooperazione agricola si è sviluppata e cresciuta in questi anni veramente difficili in presenza di una crisi economico-finanziaria – ha osservato - è perché essa ha potuto far leva sulla base solida dei valori cooperativi della reciprocità, della responsabilità, della condivisione, dell’impresa con scopi sociali, della democrazia economica e del territorio.»
Le cooperative agricole si sono dimostrate vincenti sui mercati mondiali.
«Merito certamente – ha aggiunto – dei nostri prodotti di eccellenza, del lavoro dei nostri soci ma anche di un management capace e innovativo. Le nostre cooperative, pur in presenza di un mercato italiano dal fiato corto, hanno investito con forza sul percorso della qualità e dell’eccellenza produttiva facendo dei propri prodotti un punto di forza su scala mondiale.»
Un ulteriore motivo di soddisfazione appartiene ai giovani in agricoltura.
«Sicuramente un segno di vitalità e di attrattività del nostro settore che - ha detto Rigotti - vediamo molto positivamente specie se abbinato alla volontà di approfondire le tematiche cooperative.»
Rigotti ha parlato anche delle esternalità positive dell’attività agricola.
«Spiccano – ha spiegato - la costante e attenta gestione del territorio, la salvaguardia dell’ambiente, il mantenimento di presidi essenziali nelle aree di montagna, la gestione delle risorse naturali.»
I numeri del 2013
«La fotografia nel complesso è soddisfacente – ha spiegato Michele Girardi, responsabile di settore all’interno della Federazione – Il balzo più considerevole lo ha fatto segnare il settore frutticolo. Il vitivinicolo ha proseguito il trend di crescita e il lattiero-caseario ha espresso numeri da far ritenere positiva l’annata anche per chi opera in questo comparto.»
La cooperazione agricola conta 91 società: 19 nel settore vitivinicolo, 32 nell’ortofrutticolo, 18 nel lattiero caseario, 2 nel comparto zootecnico, 20 sono le cooperative di servizio.
I soci conferitori sono 20 mila 175. I collaboratori sono 2855.
Il fatturato consolidato (cooperative agricole e società controllate) nel 2013, ha superato il miliardo di euro: 1 miliardo 73 milioni di euro rispetto ai 983 milioni di euro del 2012 (+9%).
Investimenti netti: 745 milioni di euro.
Patrimonio complessivo: 367 milioni di euro.
Nel dettaglio
Le cooperative dell’ortofrutticolo (7132 soci e 1423 collaboratori) hanno fatturato 473 milioni di euro (+20,8% nel confronto con lo stesso dato dell’anno prima).
La quantità conferita di frutta è stata di 458 milioni di chilogrammi.
Liquidato ai soci (media provinciale): mele euro 0,525 a chilogrammo (+51,3% rispetto al 2012).
«Discorso un po’ diverso – è stato spiegato - per piccoli frutti, patate, ortaggi e granella (base per la farina di Storo) sono stati prodotti rispettivamente: 417 mila chilogrammi di piccoli frutti; 3,4 milioni di chilogrammi per le patate; 1 milione 200 mila chilogrammi di ortaggi; 1 milione di chilogrammi di granella.»
Il lattiero caseario conta 903 soci.
Fatturato: 106 milioni di euro in leggero calo rispetto all’anno prima (-1,8%).
Liquidato soci (media provinciale): Il prezzo medio provinciale del latte a grana ha raggiunto euro 0,629 a litro (-0,4% rispetto all’anno precedente).
Il liquidato medio del latte destinazione prevalentemente alimentare è di euro 0,502.
Da segnalare l’ottenimento da parte del Puzzone di Moena della Dop – Denominazione di Origine Protetta.
Il trittico si completa con il vitivinicolo.
Il fatturato consolidato dell’intero settore (comprese le società controllate) supera i 404 milioni di euro.
I soci viticoltori sono 7188.
Uva conferita: 1 milione 50 mila quintali.
Liquidato ai soci: euro 92,96 euro a quintale di uva conferita (+9,2% rispetto al 2012 che era di 85 euro e 12 centesimi).
Gli ospiti
All’appuntamento hanno partecipato i vertici di Fedagri: il presidente Giorgio Mercuri e il direttore Pierluigi Romiti.
«Fedagri rappresenta 3400 cooperative – ha spiegato Mercuri – Il fatturato è di 27 miliardi di euro. Il Trentino rappresenta una parte significativa all’interno di questa realtà grazie ai ventimila soci produttori. I nostri prodotti – ha aggiunto – sono i veri prodotti del made in Italy nel mondo perché le cooperative sono sul territorio e non delocalizzano»
Romiti, invece, ha parlato delle tre nuove aree istituite all’interno di Fedagri.
«La prima appartiene all’informazione e alla comunicazione con le strutture territoriali. Nuovi modi di comunicare basati sulla moderna tecnologia e orientati a valorizzare quello che abbiamo anche oltre lo stretto ambito agricolo. La seconda – ha proseguito – è legata alla progettazione e all’assistenza tecnica. La terza all’assistenza sindacale e di rappresentanza.»
Al convegno di settore hanno partecipato anche Tiziano Mellarini, assessore provinciale alla cooperazione, e il consigliere provinciale Mario Tonina.
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