Nasce in Trentino un colosso del welfare
La Strada e La Casa diventano «Vales», una cooperativa da 4mila utenti che vanno dall’assistenza alla sanità
Nella foto, Alessandro Menapace, Ermanno Monari e Luca Macuglia. Nella foto in basso, Paolo Fellin.
Nuovo sistema di welfare e nuova sanità. Le risorse pubbliche scarseggiano ma la domanda cresce.
Così due cooperative «storiche» nell’assistenza si fondono in «Vales», per affrontare la sfida della riforma.
Le cooperative, specializzate nell’assistenza alle persone anziane e disabili, hanno realizzato nel 2013 un valore della produzione di 9,3 milioni di euro. I dipendenti sono 338, l’86 per cento donne.
Sede legale a Borgo Valsugana e sedi operative a Rovereto, Trento e Pergine. Gli utenti sono 4 mila.
Primo presidente è stato eletto Ermanno Monari.
«Vogliamo allargare anche alle prestazioni di natura sanitaria, agli utenti privati e al welfare aziendale.»
E’ operativa da inizio anno la fusione tra le cooperative sociali La Strada di Borgo Valsugana e La Casa di Rovereto, impegnate nel settore dell’assistenza alle persone anziane e disabili.
La cooperativa nata dall’unione si chiama Vales e conta 228 soci.
«Valeo si vales» è scritto nel logo, che significa letteralmente: «Sto bene se tu stai bene.»
L’immagine ideata per il logo ritrae una casa e una strada che si uniscono e danno vita a un cuore.
Le due cooperative hanno realizzato nel 2013 un valore della produzione di 9 milioni 350 mila euro.
Complessivamente il patrimonio netto supera i 2,5 milioni. Garantiti tutti i posti di lavoro, che sono 338.
L’86 per cento del personale è rappresentato da donne.
Nell’atto di fusione la sede legale è stata fissata a Borgo Valsugana, in via Hippoliti, mentre sono state individuate tre sedi operative: a Rovereto (anche sede amministrativa), Trento e Pergine.
Primo presidente di Vales è stato eletto Ermanno Monari (ex Uil), affiancato dai vice Luca Macuglia (già presidente La Strada) e Alessandro Menapace (già presidente La Casa).
Paolo Fellin è stato designato amministratore delegato.
Stamani la presentazione della nuova coop nella sede della Cooperazione Trentina in via Segantini a Trento.
Non si è arrivati alla fusione per far fronte a problemi di natura economica.
L’aggregazione delle due società è stata studiata e messa in atto per disporre di uno strumento all’altezza delle sfide che il sistema del welfare sarà chiamato a vivere nel prossimo futuro.
«La fusione nasce dalla consapevolezza che le dimensioni sono importanti – ha affermato il presidente di Vales Ermanno Monari -. Le risorse della nostra Autonomia sono in calo, anche nel sociale, mentre la domanda invece cresce, anche in termini di innovazione. Sentiamo forte la responsabilità di dare il nostro contributo.»
Vales intende proiettare la propria azione anche in campi nuovi, quali le prestazioni di natura sanitaria, le attività rivolte direttamente all’utenza privata e il welfare aziendale.
«Oggi il settore socio-assistenziale non basta più– ha aggiunto l’amministratore delegato Paolo Fellin. - dobbiamo affiancare la pubblica amministrazione per portare i servizi sanitari sul territorio. Dobbiamo continuare ad essere un partner serio e affidabile della pubblica amministrazione, in maniera sussidiaria, accanto alle famiglie.»
«La cooperazione è chiamata a costituire un pilastro importante del nuovo welfare» ha concluso il presidente della Cooperazione Trentina Diego Schelfi.
Sono circa 4 mila al presente gli utenti seguiti dalla cooperativa, distribuiti in Vallagarina, in Alta e Bassa Valsugana, a Trento e in altre sei Comunità di Valle.
L’attività che occupa il maggior numero di addetti è l’assistenza domiciliare, che si estende anche alle cure palliative.
Agli utenti è anche assicurato il servizio di trasporto e accompagnamento, con i mezzi di proprietà della cooperativa, e la consegna dei pasti a domicilio.
A casa, su richiesta, può essere portata anche la spesa o possono essere ritirate le provette per le analisi del sangue.
Sono 1.200 gli utenti del servizio di telesoccorso e telecontrollo gestito da Vales, che è inoltre impegnata ad offrire occasioni di turismo sociale a favore di persone non in condizioni di totale autonomia.
Sempre nel campo del turismo sociale, infine, la cooperativa gestisce una casa per ferie nella frazione Geroli di Terragnolo aperta a minori e famiglie problematiche.
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