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Così la Cassa Rurale di Trento incentiva il nuovo lavoro giovanile

Sostegno all’imprenditorialità giovanile e agevolazioni per chi assume: messe in campo iniziative concrete e attive per fermare la spirale della disoccupazione

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Qualcosa si muove. Nella spirale negativa che colpisce l’economia italiana, cui anche il Trentino non fa eccezione, la Cassa Rurale di Trento mette in pista strumenti attivi per favorire l’iniziativa imprenditoriale e l’occupazione, in particolare di giovani.
«La disoccupazione in Trentino nel primo trimestre di quest’anno ha raggiunto il 7,6%, quella giovanile il 20,5%”, – ha detto stamani in una conferenza stampa il presidente della Rurale di Trento Giorgio Fracalossi. – Il posto fisso è sempre più una chimera, noi abbiamo cercato di raccogliere le idee di giovani che vogliono tentare la strada dell’imprenditoria. Ne abbiamo trovate di molto interessanti, che vale la pena sostenere.»
Lo strumento messo in campo dalla cassa Rurale si chiama «Diamoci un futuro», un progetto avviato solo qualche mese fa, che ha già generato le prime cinque imprese di giovani.
Nell’iniziativa sono coinvolti in prima persona i soci e i clienti della Rurale, chiamati a sottoscrivere uno specifico conto deposito, rinunciando a metà degli interessi maturati.
L’altra metà va ad alimentare uno speciale plafond di garanzia che permette di erogare finanziamenti a start-up promosse da giovani.
 
Dal canto suo la Cassa Rurale riconoscerà ogni anno al plafond di garanzia «Diamoci un futuro» lo stesso importo degli interessi lordi maturati dall'ammontare totale delle partite vincolate in essere nell'anno precedente.
Per quanto riguarda i finanziamenti, i richiedenti possono beneficiare un affidamento di importo massimo pari a 50.000 euro della durata massima di 5 anni.
Il progetto coinvolge i Confidi per quanto riguarda le garanzie fornite ai richiedenti e Scouting Spa che collabora nella valutazione delle idee imprenditoriali presentate.
Proprio la valutazione del progetto da parte di soggetti qualificati consente al giovane imprenditore di avere consapevolezza della bontà o meno della propria proposta.
 
Inoltre L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento ha recentemente aderito al progetto fornendo alle nascenti imprese consulenza ed assistenza amministrativa per tutte le pratiche necessarie ad avviare la nuova azienda.
A distanza di sei mesi dall’avvio dell’iniziativa, oltre 100 soci e clienti hanno già sottoscritto il conto deposito dedicato al progetto con un importo di 2,4 milioni di euro.
 
«Numeri che ci hanno stupito positivamente – ha affermato il direttore della Cassa Michele Sartori – segno che c’è solidarietà e voglia di superare l’immobilismo.»
Questo ha permesso di incrementare il Fondo di garanzia e quindi di mettere a disposizione dei giovani imprenditori un ulteriore finanziamento di circa 32.000 euro che andrà ad aggiungersi al milione di euro di partenza messo a disposizione dalla Cassa stessa.
 
 Le prime cinque imprese sulla rampa di lancio
Le cinque imprese finanziate appartengono a settori economici molto diversi: tre ragazzi, cofinanziati da Trentino Sviluppo, stanno per mettere sul mercato dell’e-commerce accessori molto innovativi per tablet e smartphone.
Una giovane ingegnere ha inventato un prototipo per complesse operazioni di manutenzione e ripristino del calcestruzzo di impianti stradali e civili. Un altro giovane, nei pressi di Vigo Meano, si è lanciato nel settore agricolo riprendendo la passione per la coltivazione di vite e mele che ha ricevuto come eredità dal nonno.
Un altro ha aperto un bar/ristorante nel parco di Mattarello gestendo per conto del Comune anche una serie di eventi culturali per la comunità,  ed infine tre ragazzi  giovanissimi hanno aperto una copisteria e studio grafico in centro a Trento dopo aver concluso gli studi superiori nel settore.
 
 Il nuovo «MutuOccupazione»
L’iniziativa va a completare, in un certo senso, il progetto “DIAMOCI UN FUTURO”: mentre quest'ultimo è uno strumento per favorire l'autoimprenditorialità giovanile, il mutuo agevolato per la nuova occupazione è volto invece a sostenere l'assunzione di giovani e donne da parte delle aziende già esistenti.
Il nuovo finanziamento va infatti a sostenere, con condizioni particolarmente vantaggiose, l’impegno economico che un’impresa deve affrontare quando assume un nuovo dipendente, o stipulando contratti a tempo determinato o indeterminato, o trasformando contratti di lavoro a progetto, co.co.co, eccetera in contratti a tempo indeterminato.
 
L’intenzione è quella di favorire l’assunzione, per almeno due anni continuativi, di giovani (fino a 35 anni) e di donne (di qualunque età), invogliando le imprese che, pur avendone la necessità, stanno prorogando la decisione per motivi economici e di incertezza congiunturale.
Il contratto di lavoro dovrà essere mantenuto per almeno 24 mesi, pena la variazione delle condizioni di tasso agevolate. La richiesta dovrà essere effettuata entro un mese dalla data di assunzione. Plafond messo a disposizione: un milione di euro.
La durata massima è di 36 mesi,  destinazione libera, purché strettamente collegata all'attività aziendale e importo massimo di 30.000 euro.  Il tasso sarà variabile  e pari all’Euribor  3 mesi + 375 punti base senza tasso minimo. Nessuna spesa di istruttoria e di incasso.

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