Latte Trento: nonostante la crisi, bilancio soddisfacente
Un fatturato superiore ai 48 milioni di euro, latte conferito dai soci pari a 52 milioni di litri, 48 centesimi al litro in media il prezzo liquidato
«È stato un anno al di sopra delle aspettative anche alla luce di un mercato non proprio facile i cui segnali di crisi sono davvero forti e preoccupanti. Nonostante questo il 2012 è stato archiviato con risultati positivi.»
Si è espresso con queste parole Sergio Paoli, direttore di Latte Trento, nel presentare i risultati di un anno di lavoro. Numeri contenuti nel bilancio approvato, stamani, dall’assemblea dei soci.
«Il risultato ha dimostrato che – ha aggiunto Paoli – le scelte fatte sono state positive e hanno dato il via a un percorso che è solo una parte del progetto generale. Esso prevede un graduale spostamento delle produzioni verso latte alimentare di qualità superiore come l’alta montagna, l’alta qualità uht e microfiltrato.»
Alcuni numeri. Il totale di latte conferito ha raggiunto i 52 milioni di litri. Fatturato: 48 milioni 600 mila euro. I soci sono 320, i collaboratori 140. 48 centesimi è il prezzo medio a litro liquidato ai soci.
«La cooperativa ha cercato – ha aggiunto Paoli – di proseguire sulla strada della riorganizzazione delle varie strutture e delle molteplici attività per trovare le soluzioni migliori per la risoluzione di tutti gli innumerevoli problemi che capitano, durante la stagione, in una società complessa che si occupa di tutte le componenti sociali, produttive e commerciali, gestendo per di più un alimento fra i più delicati che ci sono in natura.»
Qualità e innovazione sono due altri fattori caratteristici per questa cooperativa agricola.
«In questa direzione – ha osservato Paoli – va anche il progetto del marchio qualità trentina. Già partito con il latte fresco alta qualità, ed è in fase di concretizzazione anche il mezzo litro uht.
«Inoltre Il concetto forte e chiaro che ha dato particolari soddisfazioni è di puntare sull’innovazione tecnologia e la cura attenta al processo per ottenere e garantire l’eccellenza nella produzione esaltando sapori e profumi della nostra materia prima nel rispetto assoluto della rintracciabilità.»
Attenzione espressa anche in una sana e prudente gestione.
«Crediamo fondamentale per il futuro – ha detto il presidente Carlo Graziadei – lavorare sui costi di produzione. È impossibile cambiare le sorti del mercato e di trovare improbabili mercati che pagano i prodotti più di quanto già non facciamo, anzi le richieste vanno verso il contenimento dei prezzi e quindi diventa assolutamente indispensabile agire sul miglioramento dei flussi, sulla concentrazione, sulla diminuzione dei costi e sul contenimento degli sprechi.»
I responsabili sono coscienti del momento non facile «ma con estremo senso della responsabilità – hanno concluso - mettendoci in discussione con modestia, sobrietà, umiltà e con spirito di abnegazione cercheremo di trovare le soluzioni più idonee al nostro obiettivo».
All’assemblea sono intervenuti il presidente della Cooperazione Trentina Diego Schelfi, l’assessore Tiziano Mellarini, il dirigente generale Paolo Nicoletti il consigliere provinciale Michele Dallapiccola.
Mellarini ha confermato che il bando per la realizzazione del nuovo stabilimento produttivo di Latte Trento è aperto. I lavori, per un investimento complessivo di 20 milioni di euro, dovrebbero iniziare entro l’anno.
Gli eletti in consiglio e i premiati
L'assemblea ha confermato i consiglieri in scadenza Elio Ossi, Carlo Sandri, Claudio Lever, Silvio Tomaselli, Tiziano Furlan e Manuel Carli (quest'ultimo nuovo eletto).
Premiati per la qualità del latte conferito (nelle varie categorie): Mario Bertoldi (Riva del Garda), Livio Tomaselli (Strigno), Walter Cortese (Castelnuovo), Marco Vettori (Mori), Massimo Campostrin (Monti Lessini) e Michele Dapor (Vallarsa).
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