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Diego Schelfi probabile presidente della Cooperazione trentina per la quarta volta

Lo ha indicato il «Comitato dei saggi» al termine di una verifica sul territorio

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Con la relazione del «comitato di consultazione», il Consiglio di amministrazione della Federazione ha affrontato oggi il tema del futuro presidente della Cooperazione Trentina.
Come noto, l’attuale presidente Diego Schelfi, alla scadenza dei tre mandati, aveva annunciato la sua indisponibilità ad un ulteriore mandato, nonostante lo Statuto preveda questa possibilità.
 
Nel maggio 2011 il consiglio di amministrazione aveva deliberato la costituzione di un «Comitato di consultazione» con il compito di avviare un percorso democratico, con criteri e metodi tali da assicurare la massima espressione e il più ampio coinvolgimento delle associate, finalizzato a formulare proposte sul nome del successore del presidente giunto al compimento del terzo mandato.
Nell’ottobre 2011 era partita una vastissima consultazione, inviando una lettera a tutti i 528 soci della Federazione invitandoli a indicare persone con caratteristiche idonee a ricoprire il ruolo di presidente della Federazione.
Il 27% ha risposto all’invito, proponendo inizialmente 14 nomi.
 
Raccolte le proposte della base sociale, per avere un ulteriore orientamento e prima di ulteriori approfondimenti, il Comitato ha deciso di sentire i presidenti dei dieci consorzi di secondo grado, che in modo pressoché unanime hanno espresso l’indicazione di chiedere all’attuale presidente Schelfi la disponibilità per un quarto mandato.
Successivamente il comitato ha ascoltato i cooperatori segnalati dalla base sociale e i rappresentanti delle associazioni Giovani e Donne in Cooperazione.
 
A metà febbraio ha preso avvio l’ultima fase, che in dieci riunioni serali ha coinvolto i rappresentanti di 143 società, che hanno espresso a larga maggioranza il loro sostegno ad un nuovo mandato del presidente Schelfi.
Dieci presidenti si sono dichiarati contrari a questa ipotesi, altri undici non si sono pronunciati in modo netto, e pur esprimendo critiche sono apparsi "non contrari" alla riconferma di Schelfi.
 
Al termine della operazione ascolto (i saggi si sono riuniti 18 volte) il Comitato di consultazione si è potuto così formare un’opinione - che ha espresso al consiglio di amministrazione - di indicare il nome di Diego Schelfi.
«Il comitato di consultazione – si legge nel verbale – all'unanimità ritiene sussistano tutte le condizioni affinché l'assemblea dei soci, nel rispetto della sua sovranità, possa richiedere la ricandidatura di Diego Schelfi utilizzando la deroga di cui all'articolo 24, punto 3.»
 
Il consiglio ha iniziato il dibattito attorno alla proposta, che si concluderà nella prossima riunione dell’organismo.
L’eventuale accettazione da parte di Schelfi porterebbe automaticamente la sua esclusione della possibile candidatura alla presidenza della Provincia autonoma di Trento, dove finora è stato indicato come successore designato di Dellai.

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