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La posa della prima pietra di Sanbàpolis

E' il nuovo centro polifunzionale per la cultura e per lo sport realizzato da Consorzio Lavoro Ambiente (all'interno il filmato)

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Si chiamerà Sanbàpolis il nuovo centro polifunzionale per la cultura e per lo sport realizzato da Consorzio Lavoro Ambiente, in collaborazione con l’Opera Universitaria, a Trento sud, accanto allo Studentato di San Bartolameo.
Stamani la cerimonia della posa della prima pietra, alla quale sono intervenuti i rappresentanti di tutte le realtà coinvolte.
 
Nella nuova struttura troveranno spazio palestre, sale, luoghi di ritrovo e perfino un’area spettacoli, ha spiegato Fulvio Zuelli, presidente dell’Opera Universitaria.
«Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto – ha detto – che è stato realizzato per gli studenti, ma sarà a disposizione di tutta la città».
«È un esempio formidabile – ha commentato Diego Schelfi, presidente della Cooperazione Trentina – sia dal punto di vista della collaborazione tra realtà diverse, cooperative ma anche istituzioni e realtà locali, sia dal punto di vista dell’innovazione e delle tecnologie utilizzate.»
 
Ha espresso soddisfazione anche il presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai, che ha sottolineato come queste operazioni di partenariato saranno sempre più importanti anche in futuro.
«Per affrontare questo momento di crisi – ha aggiunto – è importante fare investimenti per il futuro, e questo progetto va proprio in questa direzione».
 
In rappresentanza del Comune di Trento è intervenuto il vicesindaco Paolo Biasioli, che ha ricordato l’importanza della collaborazione tra il mondo della Cooperazione Trentina, l’Università e le circoscrizioni.
Presente alla cerimonia anche il vicepresidente del Consiglio provinciale Claudio Eccher.
 
A firmare la pergamena, inserita nella pietra che verrà posta all’entrata del centro, anche Marina Castaldo, vicepresidente di Consorzio Lavoro Ambiente.
 

 
Il filmato è visibile tramite questo link.
 
 L’opera
La nuova struttura sorgerà vicino alle residenze universitarie di San Bartolameo, in cui vivono 800 studenti di 60 nazionalità diverse, e che sono state realizzate per metà da Consorzio Lavoro Ambiente, che le gestisce dal punto di vista logistico.
Sanbàpolis costituisce il naturale completamento della struttura e l’ideale raccordo tra università e cittadinanza. Infatti tutti gli impianti realizzati saranno aperti anche all’esterno.
Si tratta di una struttura impegnativa: 85 mila metri cubi, 35 milioni di euro e soluzioni architettoniche che tengono conto sia della funzionalità che dell’estetica dell’edificio, ma che richiedono una particolare attenzione nella fase di realizzo.
È una vera e propria sfida quella che Consorzio Lavoro Ambiente sta affrontando con la realizzazione del nuovo centro polifunzionale per la cultura e per lo sport di San Bartolameo, a Trento sud.
E i risultati di questa sfida iniziano a essere già visibili: i lavori procedono infatti a pieno ritmo.
È già stato completato oltre il 20% dell’opera, nel pieno rispetto della tabella di marcia che prevede la fine dei lavori per metà 2013.
Il nuovo polo comprenderà un centro sportivo con palazzetto dello sport e palestra di roccia, un’area spettacoli con teatro sperimentale e sale polivalenti e, sulla copertura, un’ampia piazza a verde da 13mila metri quadrati concepita come luogo di aggregazione.
Più in dettaglio, il centro sportivo ospiterà una palestra di roccia indoor su una superficie di 1.900 metri quadrati, con 75 metri di parete di oltre 15 di altezza.
Il palazzetto dello sport comprenderà, su una superficie di 5.000 metri quadrati, un campo di basket, volley, calcio a 5 e pallamano con tribune da 600 posti per il pubblico.
Inoltre palestre per arti marziali, fitness, spinning, yoga e aerobica, un wellness center, spogliatoi ed ambulatorio per gli atleti.
L’area degli spettacoli ospiterà su 3.500 metri quadrati un teatro sperimentale con 400 posti a sedere, sale di produzioni teatrali, sale per corsi di danza e teatrali e di sperimentazione.
Infine, completerà l’offerta di servizi un ristorante con terrazza, due bar, giardino d’inverno, un’ampia superficie destinata ad uffici, ed una autorimessa per 140 posti auto e 80 biciclette.
 
 I lavori di realizzazione
Il progetto è sviluppato da STS trentino engineering s.r.l. (società di progettazione controllata al 66% da CLA, il resto dalla STS spa del Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna) in collaborazione con l'architetto spagnolo Juan Manuel Palerm Salazar.
Direttore dei lavori è l’ing. Luca Masini di STS trentino engineering.
La realizzazione è affidata alle cooperative CLE di Bolzano e BTD Servizi Primiero, socie di CLA. Al progetto lavoreranno in via prioritaria le cooperative specializzate nei vari settori (scavi, opere speciali, impianti, verde, eccetera).
La costruzione sarà certificata Leed, ovvero sarà energeticamente efficiente e verrà realizzata con procedimenti, impianti e materiali rispettosi dell’ambiente.
Le piastrelle, ad esempio, sono realizzate in riciclato al 100%.
Fiore all’occhiello del progetto l’impianto geotermico, che soddisferà il 100% del fabbisogno di energia termica e frigorifera per la climatizzazione estiva ed invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria del centro polifunzionale.
Si tratta dell’impianto più potente della regione, composto da 47 sonde geotermiche, che raggiungono una profondità di 150 metri, abbinate a 4 pompe di calore geotermiche ad alta efficienza.
Un percorso di tubazioni che sfiora i 30 chilometri di sviluppo.
L’energia geotermica sfrutta il calore naturale presente nel sottosuolo.
Le sonde permettono di captare quest’energia e di trasportarla in superficie, dove viene successivamente portata ad una temperatura superiore attraverso le pompe di calore alimentate ad energia elettrica prodotta, in parte, da pannelli fotovoltaici.
In inverno il calore sarà prelevato dal terreno e in estate sarà restituito: un’alternanza fondamentale per garantire durata all’impianto.

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