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Cantina di Nomi: i soci approvano il bilancio

Alla «Sala della Vigna» di Nomi, sono stati informati che risanamento economico e finanziario si è concluso felicemente

Sono serviti due anni ma, oggi, la Cantina di Nomi rivede la luce.
Le maggiori difficoltà sono alle spalle come dimostrato dall’assemblea dei soci di stasera ospitata alla «Sala della Vigna».
Appuntamento dalla valenza duplice: analisi e approvazione dei dati di bilancio e occasione per informare la base sociale sul risanamento economico e finanziario, praticamente condotto in porto.
 
Per risanare tutte le posizioni debitorie nei confronti di banche e soci viticoltori è stata ceduta la sede della cantina.
L’operazione è stata condotta in porto positivamente, avvalendosi degli strumenti del sistema cooperativo trentino. Questo renderà più celere il percorso di fusione con Vivallis.
I numeri del bilancio sono stati presentati da Alessandro Tomasi, consulente del Settore Cooperative Agricole della Federazione Trentina della Cooperazione.
 
«Il risanamento ha comportato scelte non facili – ha detto il presidente Giuseppe Delaiti – Sacrifici necessari per ridurre i costi e premiare al meglio i soci con una remunerazione media, per quintale di uva conferita, di poco superiore ai 60 euro. Dato molto vicino alla media generale del settore vitivinicolo provinciale. Interessante sottolineare l’incremento della remunerazione delle uve che ha fatto segnare, rispetto ai dodici mesi  precedenti , un incremento pari al 57,95%.»
 
I soci sono 154 , prevalentemente della località di Nomi ma anche dei centri limitrofi.
Il patrimonio netto è di 253 mila euro, il fatturato superiore ai 2 milioni di euro. I costi di gestione hanno fatto segnare un considerevole decremento pari al 39% rispetto allo stesso valore dell’esercizio precedente.
«Tengo a ribadire – conclude il presidente – che i sacrifici sono stati pesanti ma necessari per poter rimettere in carreggiata la nostra struttura e garantire un domani più sereno orientato a una collaborazione sempre maggiore con Vivallis.»
 
Per confermare questa intenzione  all’assemblea ha partecipato il presidente di Vivallis, Adriano Orsi.

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