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Alberto Faustini lascia la direzione del giornale L’Adige

Al suo posto è stato nominato Pierluigi Depentori – Faustini confermato direttore del giornale Alto Adige – Al coordinamento dei siti web Renzo Moser

Che Faustini potesse dirigere tre giornali, due dei quali concorrenti sulla stessa piazza, era di per sé un ossimoro abbastanza singolare. Si provi a pensare al giornale Trentino che doveva cercare di vendere più copie del giornale L’Adige, con un medesimo direttore che si faceva concorrenza da solo e da solo la respingeva...
Beh, alla fine ci ha pensato anche l'editore, che ad un certo punto ha tolto a Faustini la direzione del Trentino per passarla al vice direttore.
Poi l’editore è andato più in là e, comprendendo che una concorrenza in casa non poteva durare, ha pensato bene di chiudere il Trentino. Non di venderlo, sia ben chiaro, ma di chiuderlo, altrimenti diventava sì un concorrente vero e proprio. E quello magari poteva riprendersi i lettori che aveva perso.

L’editore pensava di poter pagare un solo giornalista a dirigere due giornali, cioè sempre Alberto Faustini. L’uomo con capacità di più persone, evidentemente. E lo diciamo perché è stato definito anche «presentatore seriale», in quanto alle manifestazioni principali era lui a fare il moderatore.
Alla fine l’editore ha sciolto anche questo nodo: ha rimosso Faustini dalla direzione de l’Adige e ha nominato al suo posto Pierluigi Depentori. Alberto Faustini è stato confermato alla direzione del quotidiano Aldo Adige.
Nel giro di poltrone, l’editore ha nominato anche Renzo Moser al coordinamento dei siti web, per cui a Trento il Trentino online sarà ancora in concorrenza con L’Adige online.
 
Questo lo scenario attuale della stampa in Trentino, alla quale vanno aggiunti due quotidiani esclusivamente online che vanno benissimo, tra i quali il nostro, L’Adigetto.it.
In questo quadro andrà poi a inserirsi il nuovo quotidiano «Il T», che uscirà a novembre e che verosimilmente cercherà non solo di occupare lo spazio lasciato libero dal giornale Trentino, ma anche di vendere più copie de l’Adige. Che ci riesca o meno lo sapremo tra un anno. Gli auguriamo di farcela perché la concorrenza vera porta la crescita della qualità.
 
Un ultimo commento però vogliamo farlo.
Nel suo editoriale di addio, Alberto Faustini ha definito il giornale L’Adige come «L’unico vero giornale dei trentini».
Comprendiamo che nelle intenzioni di Faustini ci sia una lancia da spezzare a favore de L’Adige che sta per tornare in regime di concorrenza. E dimentichiamo che non ha accennato ai giornali esclusivamente online, anhe se sono realtà editoriale sempre pià forte.
Ma una battuta più infelice non poteva trovarla. Questo sia perché l’edizione di Trento de l’Alto Adige era decisamente trentina anche quando si chiamava Alto Adige, ma soprattutto perché in questa maniera accuserebbe i suoi ex collaboratori di non aver lavorato per i trentini.
Con questa parole si potrebbe pensare - con il senno di poi - che abbia voluto affondare il giornale Trentino per poi chiuderlo. Ma noi non pensiamo che sia frutto di un disegno preciso, sarebbe pretendere troppo.

G. de Mozzi

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