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«Chi colpisce i cronisti colpisce il diritto di essere informati»

L’intervento di Giuseppe Giulietti a Trento per la giornata della Libertà di Stampa

«Non è possibile che ci siano giornalisti che guadagnano cinque euro lavorando in contesti di pericolo e precarietà: istituzioni e forze politiche intervengano», ha detto il presidente Fnsi Giuseppe Giulietti durante l'evento organizzato con Comune, Assostampa del Trentino Alto Adige e del Veneto, Articolo 21 e associazione Supolka.
Il 3 maggio i rappresentanti del sindacato dal presidente Fico.
«Domani porteremo al presidente della Camera Roberto Fico il dossier sui giornalisti intercettati dalla procura di Trapani, sui cronisti minacciati, sulle querele bavaglio e sull'equo compenso degli ultimi, perché non è possibile che ci siano giornalisti che guadagnano cinque euro lavorando in contesti di pericolo e precarietà.»
Così il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, in occasione della manifestazione organizzata oggi, 2 maggio, a Trento alla vigilia della Giornata mondiale della libertà stampa e dedicata all'importanza della libera informazione e dell'articolo 21 della Costituzione.
 
All'incontro con il presidente Fico parteciperà anche il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso. «Chiederemo alle istituzioni e alle forze politiche che, assieme alla solidarietà, si dia approvazione alle norme ferme da vent'anni, perché chi colpisce i cronisti colpisce il diritto dei cittadini di essere informati», ha spiegato Giulietti.
L'evento di Trento, dedicato ai dodici giornalisti bielorussi incarcerati per aver raccontato le proteste contro il presidente Aljaksandr Lukasenka, è stato organizzato dal Comune, dalla Fnsi, da Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Sindacato giornalisti Veneto, Articolo 21 del Trentino Alto Adige e associazione dei bielorussi in Italia Supolka.
 
«Oggi – ha detto il sindaco Franco Ianeselli parlando di Trento città dell'inclusione e dei diritti umani – testimoniamo la necessità di esserci: faccio appello anche ai cittadini di Trento affinché non dimentichino quello che succede nel mondo. Fare buona informazione significa rafforzare la democrazia. E la qualità di una democrazia si misura anche dal livello di libertà dei giornalisti, che hanno il dovere di fare le domande scomode al potere».
La giornata è iniziata con un flash mob in via Belenzani, dove sono state esposte le foto dei giornalisti bielorussi arrestati nei mesi scorsi. Di seguito sono intervenuti il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti, Ekaterina Ziuziuk, presidente dell'associazione Supolka e di Articolo 21 Taa, il freelance italiano Claudio Locatelli, arrestato a Minsk, la giornalista italo-siriana Asmae Dachan, Paola Rosà di Obct e Ubaldo Cordellini, giornalista in cassa integrazione del quotidiano Trentino.
 
Alla vigilia della manifestazione, il presidente Giulietti aveva incontrato i genitori di Antonio Megalizzi, Annamaria e Domenico, e la sorella Federica per una conversazione sui temi dell'informazione e delle fake news, argomenti di cui il giovane cronista si occupava con grande passione.

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