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Il Museo della Guerra approva bilancio di previsione 2020

Sarà riallestito il percorso permanente di visita con servizi per le famiglie

L’Assemblea dei Soci del Museo storico italiano della guerra, riunita oggi pomeriggio al castello di Rovereto, ha approvato il bilancio di previsione 2020.
«Il Museo della Guerra ha affrontato nel 2019 le sfide legate alle manifestazioni per l’uscita dal lungo centenario del primo conflitto mondiale e della fine dei lavori del V lotto di restauro del Castello – ha ricordato il presidente Alberto Miorandi, – dimostrando la solidità della struttura capace anche in questa occasione di reggere il confronto con le aspettative del proprio pubblico e delle numerose istituzioni di natura culturale e istituzionale, che si sono rivolte alla nostra struttura per collaborazioni, consulenze, incarichi.»
La collaborazione e il supporto del Comune di Rovereto e della Comunità di Valle della Vallagarina sono state certificate dagli interventi dell’Assessore comunale alla Cultura Maurizio Tomazzoni e del Presidente della Comunità Stefano Bisoffi. Entrambi hanno espresso apprezzamento per il ruolo e l’attività del Museo.
 
Nel 2020 la priorità del Museo riguarderà il riallestimento del percorso permanente di visita, completamente rinnovato a seguito del lavoro del comitato scientifico e del finanziamento sull’esercizio finanziario 2019 dedicato all’allestimento del III piano del Castello.
La fine dei lavori del V lotto permetterà di potenziare il settore dei servizi al pubblico e in particolare il settore relativo ai servizi accessori di visita per target di pubblico ben individuati, che in questa fase sono stati indentificati nelle famiglie.
Viene ribadito l’impegno per il Museo nei confronti del territorio trentino - attraverso il supporto alla Rete dei Musei trentini della Grande Guerra - e della comunità Lagarina, in collaborazione con la Comunità di Valle, al fine di fornire consulenza e servizi culturali a enti e associazioni della realtà territoriale.
 
Il bilancio di previsione rispecchia tale impostazione: vi sono previsti costi per 1.317.171 euro ed entrate per 1.295.100,00 euro, affiancate dalla contribuzione dei Soci per 17.000 euro e con un disavanzo finale di 5.071,20 euro.
Tra le voci di spesa più significative spicca proprio quella relativa al riallestimento della sezione permanente di visita del terzo piano del Castello, che inciderà sui costi per 325.000 euro.
Oltre a tale impegno, il Presidente Miorandi ha ribadito l’impegno del Museo nelle attività di ricerca e valorizzazione, con in primo piano la catalogazione, gestione e valorizzazione delle collezioni. Parallelamente l’operatività riguarderà le attività di ricerca, pubblicazione e divulgazione del Museo, il cui fiore all’occhiello è dato dalla didattica. Come detto un investimento ad hoc interesserà la creazione di supporti di visita per il pubblico, in particolare delle famiglie.
 
Anche nel 2019 il Museo - presieduto da Alberto Miorandi e diretto dal Provveditore Francesco Frizzera - ha promosso una serie di attività e di mostre sull’intero territorio del Trentino.
Azioni svolte a supporto e in sinergia con vari enti e associazioni: tra questi Provincia autonoma di Trento, Comunità di valle, Comune e Apt di Rovereto.
Insomma, anche nel 2019 il restaurato Castello-Museo di Rovereto ha confermato il grande fascino che ancora riveste, in primis sugli ospiti di Rovereto anche in chiave turistica.
 
Significativa è stata la collaborazione alle manifestazioni legate alla «Giornata per ricordare le vittime e i caduti trentini della Grande Guerra», promossa da Provincia autonoma di Trento, Museo Storico Italiano della Guerra e Fondazione Museo storico del Trentino.
Con la presenza, tra gli altri, del Landeshauptmann del Tirolo Günther Platter e del presidente del Trentino Maurizio Fugatti.
Di rilievo la mostra dedicata al modellismo militare «Armate in Miniatura. Collezioni del Museo della Guerra Di Rovereto» ospitata nella suggestiva cornice dell’ex Colonia Pavese, affacciata sulla spiaggia di Torbole sul Garda, con in mostra, oggetti e documenti provenienti dalle collezioni del Museo della Guerra e da importanti prestiti di privati ed associazioni.
 
Ma anche la significativa mostra ospitata nelle restaurate sale del Castello «La pelle del soldato. Uniformi, corazze, elmetti e maschere antigas dalla Prima guerra mondiale al Duemila».
E poi il ciclo di proposte fotografiche promosse dal Museo della Guerra a ottant’anni dallo scoppio del secondo conflitto mondiale, intitolate «Italiani in guerra. Album fotografici dall’Europa orientale e meridionale (1940-1943)».
Dopo il fronte russo indagato attraverso gli scatti di Aldo Salvadei e le immagini di Sirio Galli dall’Albania e dalla Macedonia è ora visitabile la nuova mostra Graecia capta. Diario fotografico del capitano di artiglieria Giuliano Zandonati 1941-1943».
Nel corso del 2019 il Museo ha ricevuto significative donazioni che hanno consentito di rendere ancora più ricche le Collezioni di cui dispone.

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