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Mostra del modellismo militare a Torbole con 1.000 oggetti

Modelli di navi, il viso di Napoleone, l’aereo di D’Annunzio il Monumento a Dante


Luisa Rigatti, Luigi Masato, Alberto Miorandi, Francesco Frizzera e Davide Zendri.

Un migliaio di oggetti in esposizione – dai modelli di navi della lunghezza di alcuni metri, alcuni dei quali serviti poi alla loro reale costruzione, ai carri armati, ai cannoni ferroviari sempre di dimensioni insolite, sino ai classici soldati di piombo con le divise del ’700 – sono da oggi in esposizione a Torbole sul Garda nella nuova mostra curata dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e dedicata al modellismo militare.
«Armate in miniatura. Collezioni del Museo della Guerra di Rovereto» è il titolo dell’esposizione ospitata sino al 30 ottobre nella suggestiva cornice dell’ex Colonia Pavese, affacciata sulla spiaggia di Torbole.
In mostra vi sono oggetti e documenti provenienti dalle collezioni del Museo della Guerra e da importanti prestiti di privati ed associazioni.
 
Alcuni degli oggetti hanno una grande valenza storica o sono pezzi unici: è il caso del calco funebre di Napoleone Bonaparte (una sorta di fotografia ante litteram del volto che presenta una fisionomia ben differente da quella proposta nei dipinti) ma anche del bozzetto dello scultore fiorentino Cesare Zocchi per il Monumento a Dante poi costruito nell’800 nell’omonima piazza a Trento o la riproduzione in scala uno a due della bomba atomica sganciata di Hiroshima o ancora del modellino di aereo Sva5 della  87.a squadriglia Serenissima usato da Gabriele D’Annunzio nel volo su Vienna e realizzato dal suo motorista.
 
Spiccano per la loro imponenza tre grosse navi (di lunghezza tra i quattro e i cinque metri, in scala 1:60) facenti parte del patrimonio del Piccolo Museo delle Tragedie sul mare voluto negli anni ’80 a Laives dal collezionista Alois Clementi e acquisito nel 2002 dal Museo della Guerra di Rovereto: sono la corazzata giapponese Musashi, l’inglese Prince of Walles e la tedesca Prinz Eugen, quest’ultima usata dall’esercito Usa negli esperimenti atomici all’Atollo di Bikini.
 

 
Particolare è la sala dedicata alle avventure coloniali in Libia e Corno d’Africa che ripropongono alcune delle strutture create o conquistate dagli italiani e molte delle quali poi distrutte dal tempo e dalle azioni dell’uomo.
E anche quella dove sono collocati i plastici realizzati dal Regio Esercito italiano per spiegare le tecniche di costruzione delle linee difensive o per far conoscere nel dettaglio i territori di guerra. È il caso dell’area del Pasubio integralmente ricostruita alla stregua di quanto si farebbe oggi con Google Earth.
 
Di impatto emotivo è poi la Sala del Ricordo dedicato alla 10.a Divisione di Montagna, l’ultima entrata in linea nell’esercito Usa, che proprio a Torbole registrò alcune tra le ultime vittime della Seconda guerra mondiale in Italia.

Oltre a oggetti realizzati dai soldati come ricordo della campagna militare, vi è ospitata la riproduzione di un anfibio Dukw, simile a quello affondato davanti alla spiaggia della Colonia Pavese con 24 uomini a bordo.
Un mezzo ritrovato di recente sul fondale del lago.
Nella sala vi sono alcuni tra i 600 cimeli della 10ª Divisione di Montagna acquisiti dal Museo della Guerra nel 2004 da un collezionista emiliano.
Non manca una sezione ludica con la possibilità per i giovani visitatori di sbizzarrire la loro fantasia costruttiva usando i classici mattoncini di plastica colorati della Lego.
 

 
Il valore e il significato della mostra sono stati evidenziati nella cerimonia d’inaugurazione dal presidente da Alberto Miorandi e Francesco Frizzera (presidente e Provveditore del museo della Guerra), da Luigi Masato e Luisa Rigatti (vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Nago Torbole), da Federico Milan (direttore dell’Apt Rovereto Vallagarina) che ha portato il saluto anche del presidente Giulio Prosser e di Marco Benedetti e Roberta Maraschin (presidente e direttore dell’Apt Garda Trentino).
Aldo Miorelli ha quini ricordato l’attività del Gruppo che si occupa delle vicende legate alla presenza a Torbole e sul Garda della 10ª divisione di Montagna e dell’evento previsto tra qualche settimana proprio sul Garda Trentino.
 
Il Museo della Guerra si apre dunque al bacino dell’Alto Garda, dopo la fortunata esperienza del 2018 della mostra “Fronte Garda” allestita nel Forte Alto di Nago, che ha raccolto ampio favore del pubblico.
Una operazione benedetta sia dal Comune di Nago Torbole sia dalle due istituzioni del mondo turistico della Vallagarina e del Garda. Una sinergia tra mondo culturale e mondo turistico, allargato a diversi ambiti   territoriali, che ha ricevuto il plauso degli assessori provinciali Roberto Failoni (Turismo) e Mirko Bisesti (Cultura).
 
Dalle ricche collezioni del Museo, approda così a Torbole un’interessante selezione di materiali attualmente non esposti al pubblico nella sede di Rovereto e che trovano spazio nell’edificio dell’ex colonia Pavese, arricchendo l’esperienza di chi è in vacanza sul Lago di Garda ma anche di chi vi risiede.
Una proposta culturale di alto livello, capace di far conoscere il Museo oltre l’ambito strettamente locale e di far dialogare i territori dell’Alto Garda e della Vallagarina, già strategicamente alleati sul fronte della promozione grazie alla collaborazione tra le rispettive Aziende turistiche.
 

 
Tema centrale della mostra è il modellismo militare. In primo piano viene posto il rilievo culturale del modellare, che esce dal contesto tecnico ed entra in quello del gioco e del tempo libero.
Il progetto espositivo offre uno scorcio sull’evoluzione del modellismo a tema bellico attraverso modelli, diorami e figurini.
Si spazia dai prototipi di fabbrica di mezzi militari, a modellini da collezione di elevata qualità e fattura, per poi aprire uno sguardo sugli aspetti ludico-ricreativi e culturali del modellismo: dagli oggetti-ricordo in scala che contribuiscono a cementare un’esperienza di gruppo, fino al gioco da tavola, su diorama o con mattoncini.
 
Il progetto è arricchito grazie alla collaborazione di numerosi enti e associazioni attivi in ambito modellistico e collezionistico, che nel periodo di apertura della mostra proporranno attività ed eventi collegati al tema, rendendo la mostra una vetrina dinamica e aperta all’interazione con il pubblico, anche quello dei più piccoli.
L’allestimento, con grandi stampe fotografiche e testi in italiano, inglese e tedesco, è pensato per raggiungere un pubblico ampio, anche in ragione del luogo in cui è ospitato, lungo una delle passeggiate più frequentate di Torbole.
L’obiettivo è quello di coinvolgere non solo collezionisti e appassionati di storia ma anche turisti di provenienza internazionale attratti sul Garda per le tante attività outdoor e famiglie, anche quelle residenti sul territorio.
 
Grazie al tema trasversale della mostra, sarà definito un programma di eventi tematici lungo l’arco della stagione estiva, legati ai contesti del modellismo e del gioco: la mostra potrà diventare così un elemento attrattivo e di animazione culturale che va oltre i contenuti specifici veicolati dai singoli reperti e con un elevato valore simbolico.
La mostra è realizzata grazie al contributo della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Nago Torbole e del Bim dell’Adige. Partner della mostra sono l’Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina e Azienda per il Turismo Garda Trentino.
La mostra viene organizzata con la collaborazione di Associazione Culturale Benàch, Associazione Raggruppamento SPA, Comitato ricostruzione carro armato Fiat 2000, Dolomites Bricks, Federazione Italiana Flames of War, GAR Gruppo Aeromodellisti Rovereto, G.M.T. Gruppo Modellistico Trentino di studio e ricerca storica, Your Command!.

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