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Segantini: sette opere arcensi al castello di Bratislava

Inaugurata martedì 18 giugno al museo storico di Bratislava, nel castello della città, la prima esposizione in Slovacchia interamente dedicata a Giovanni Segantini

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Organizzata dall’Istituto italiano di cultura di Bratislava in collaborazione con il Museo nazionale slovacco, la galleria civica «Segantini» di Arco e il Museo di belle arti di Budapest, la mostra, dal titolo «Giovanni Segantini (1858–1899). Výber z tvorby» (ovvero «opere scelte»), offre al pubblico slovacco un'occasione unica per ammirare le splendide opere di uno degli artisti italiani più famosi e rivoluzionari del secondo Ottocento.
L’esposizione rappresenta uno degli eventi di punta del XVII Festival italiano in Slovacchia «Dolce Vitaj», organizzato ogni anno dall’Istituto italiano di cultura di Bratislava in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Slovacchia e la Camera di commercio italo-slovacca, con il sostegno di importanti partner locali e il patrocinio del sindaco di Bratislava, Matuš Vallo.
 

 
La selezione in mostra (esposta fino al 22 settembre) vuole rappresentare vari momenti e generi della pittura di Segantini, dalle nature morte ai ritratti, dalle opere decorative fino a quelle del periodo brianteo.
Il Comune di Arco ha contribuito con sette dipinti: «Pulcini nell’aia» (1880-1881, olio su tela, 43x70 centimetri), il «Pannello decorativo con fiori» (1880 circa, olio su tavola, diametro 74 centimetri), l’«Autoritratto all’età di vent’anni» (1879-1880, olio su tela, 35x26 centimetri), il trittico di nature morte «Natura morta con cacciagione e frutta», «Natura morta con lepre e frutta» e «Natura morta con pesce e verdura» (1879-1880, olio su lamiera di zinco, 21x94,5, 26,5x100,5 e 20x95,5 centimetri) e «A messa ultima» (1886-1887, olio su tela, 35,5x28,5), una delle acquisizioni più recenti.
«A messa ultima» è stato anche scelto per la locandina della mostra.
 

 
All’inaugurazione, che si è svolta nella cappella di Nostra Signora Addolorata in castello, hanno partecipato tra gli altri l’ambasciatrice d’Italia in Slovacchia, Catherine Flumiani, lo staff del museo con il direttore Peter Barta, lo staff dell'Istituto italiano di cultura di Bratislava e, per il Comune di Arco, l’assessore alla cultura Guido Trebo e la responsabile dell’Ufficio cultura Giancarla Tognoni.
L’ambasciatrice Flumiani ha sottolineato come la mostra sia il segno dell’amicizia consolidata e del reciproco interesse fra Italia e Slovacchia, mentre l’assessore Trebo ha parlato del «nostro impegno congiunto per la promozione e la diffusione dell’arte e della cultura dei nostri territori».
Entusiasta della mostra, in particolare, il direttore Barta, che ha elogiato il rapporto sempre più stretto che l'importante istituzione slovacca sta intrecciando con l'Istituto di cultura italiano.

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