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Mostra aperta fino al 3 settembre, ingresso libero

«Le genti di montagna»: Garbari, Sartori, Verdini, Faganello, Simonini, Turra e Sieff

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Inaugurata ieri la sesta edizione di «Fior di palazzo» - che valorizza lo splendido edificio Aliprandini Laifenthurn e il paese di Livo - e la terza edizione «Alt(r)e visioni»: mostra che quest’anno propone oltre 70 opere di 7 artisti: Tullio Garbari, Carlo Sartori, Pietro Verdini, Flavio Faganello, Marco Simonini, Simone Turra e Matthias Sieff.
Sette maestri della pittura, della scultura e della fotografia, accomunati dal tema Le genti di montagna in un allestimento curato da Nicoletta Tamanini.
La mostra è accompagnata da una serie di eventi collaterali, per scoprire il territorio e la storia, oltre che per entrare in contatto con altri artisti: della letteratura, della poesia e della musica.
La mostra resta aperta fino al 3 settembre, sempre a ingresso libero, con questi orari: martedì - venerdì 20-22; sabato, domenica e festivi 15-22.
 

 
«La mostra, proseguendo col tema trattato nelle precedenti edizioni, pone al centro la persona che vive la montagna, rappresentando chi, col proprio lavoro, l’ha mantenuta viva e continua a farlo» spiega il presidente dell’Associazione Culturale «Il Quadrifoglio» Luigi Antonio Conter, che prosegue così.
«Con la sesta edizione di Fior di Palazzo l’associazione prosegue con la valorizzazione di questo edificio per creare uno spazio di confronto.
«La mostra viene realizzata col contributo finanziario di Provincia, Regione, Bim Adige, Comune di Livo e Casa Rurale Val di Non, Rotaliana e Giovo. Un particolare ringraziamento agli operatori locali che ci sostengono.»
 

 
Per il sindaco di Livo, Willi Zanotelli, «Questa edizione porta il titolo Le genti di montagna centrando l’attenzione sul nostro territorio montano e sulle persone che ne fanno parte, che lo vivono, lo lavorano e lo amano.
«Da uno sprone così forte e saldo nasce questa collettiva che già di suo parla con un linguaggio deciso e grintoso. È parte del compito di noi amministratori difendere il territorio e ciò significa anche e soprattutto promuoverlo e valorizzarlo.
«Ecco, quindi, che entrano in gioco la cultura e l’arte, motori potentissimi per coinvolgere e catturare gli occhi, le menti e farci riflettere.»
 

 
Cosa si può ammirare in mostra lo spiega la curatrice, Nicoletta Tamanini.
«Il progetto espositivo è, sin dalla prima edizione, ispirato al tema del fascino della Montagna intesa come luogo di serenità e bellezze naturalistiche, ma anche come terra di duro lavoro e talvolta solitudine. Il progetto complessivo continua offrendo, in questa edizione, uno sguardo più attento alle genti di montagna
Alt(r)e Visioni 3 si pone come obiettivo quello di stimolare un dibattito artistico-culturale sul tema «Le genti di montagna» si snoda in un percorso espositivo estremamente vario e stimolante, in cui sette artisti con più di settanta opere tra dipinti, fotografie e sculture, pur trovando uno spazio a ciascuno dedicato, dialogano in alcuni punti armonicamente tra loro.
«Si tratta di personalità assai diverse per cultura, formazione e modalità espressive, operanti in un arco temporale che dai primi del Novecento giunge fino alla contemporaneità, ma unite dall’amore e dal legame per il territorio d’origine e i suoi abitanti.»

All’inaugurazione, condotta da Gianantonio Agosti, sono intervenuti anche Lorenzo Ossana e Franco Panizza.

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