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Il Museo Per Via inaugura la mostra «Colorare i santi»

Alla scoperta dell’immensa fortuna delle immagini sacre dei Remondini nel Settecento

Colorare i santi. Le pie immagini dei Remondini nel Settecento, la nuova mostra del Museo Per Via a cura di Rosanna Cavallini, analizza la fortuna che le incisioni sacre impresse dagli imprenditori Remondini di Bassano del Grappa, destinate agli spazi domestici, ebbero nel corso del Settecento. I «Santi» dei Remondini, infatti, furono una forma d’arte e di devozione popolare economicamente accessibile, destinata prevalentemente ai ceti popolari.
La loro produzione in serie si caratterizzava per i colori accesi ancora oggi molto riconoscibili, basati su contrasti cromatici e toni estremamente vivaci, da cui il titolo della mostra.
 

 
  La mostra 
L’allestimento prende forma dalla collezione di Rosanna Cavallini, pittrice trentina e appassionata studiosa di tradizioni popolari. Fra i promotori della nascita del Museo Per Via nel 2014, Rosanna Cavallini ha raccolto negli anni, tra le case private e i mercati antiquari europei, più di cento esemplari di stampe a soggetto sacro impresse dai Remondini, salvando così dalla dispersione un fondamentale patrimonio culturale che ancora oggi può essere oggetto di studi innovativi.
 
Il percorso espositivo conduce i visitatori alla scoperta di questa collezione e al tempo stesso li porta dentro una storia poco conosciuta al grande pubblico: l’immenso successo che le immagini devozionali, i cosiddetti «Santi» dei Remondini, ebbero nel mercato europeo.
 
Grazie alla loro abilità di commercianti ambulanti, i tesini iniziarono ad acquistare le stampe dai Remondini e le vendettero in tutta Europa, permettendone una grande diffusione e decretandone la fortuna. Tra intuizioni estetiche e strategie commerciali, la curatrice ci invita a leggere oltre le impressioni, facendo dell’immagine, delle sue riproduzioni, delle sue copie e dei ricalchi, una porta d’accesso alla storia della stampa e della devozione popolare della tarda età moderna.
 
In mostra sono esposte una trentina di incisioni settecentesche prodotte con varie tecniche e in vari formati (xilografie, acqueforti, incisioni a bulino), alcune delle quali realizzate da editori anonimi su prototipi remondiniani o accompagnate da iscrizioni e frammenti di testi sacri in molte lingue europee (latino, italiano, tedesco, spagnolo, greco e armeno): testimonianza della portata internazionale del fenomeno.
 
Caratteristica unica di queste immagini è la colorazione sgargiante, affidata spesso alla lavorazione a cottimo delle famiglie, soprattutto donne e bambini, che imprimevano il tipico tono cromatico di queste stampe.
Infine alcuni oggetti d'epoca, in particolare scatole porta reliquie e frammenti di cassoni dotali, nei quali venivano affisse le stampe, testimoniano la concezione del sacro delle donne dell'epoca.
 

 
  L’inaugurazione 
La mostra si inaugura venerdì 21 luglio, ore 17.30, a Pieve Tesino, in Piazza Garibaldi accanto al Museo Per Via. Dopo la presentazione della curatrice e l’esibizione della gogo folk band La Olga, seguiranno le visite guidate gratuite alla mostra. La giornata si concluderà con un brindisi e un piccolo rinfresco.
 
  Info 
Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 0461 314247 o 347 3692738, oppure consultare il sito del Museo Per Via (www.museopervia.it) nella sezione dedicata all’evento.
Fino al 30 settembre, il museo è aperto con i seguenti orari: da martedì a giovedì 14.30-18.30, da venerdì a domenica 10-13 e 14.30-18. Lunedì giorno di chiusura.
Ogni domenica d’estate il Museo offre una visita guidata gratuita alle 17.15 inclusa nel costo del biglietto, che può essere abbinata alla visita al Museo Casa De Gasperi ogni domenica alle 16.00.

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