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«Da quassù, il lago», in mostra dall’8 luglio al 17 settembre

Opere di 20 pittori, di cui 4 trentini, esposte nelle due sedi della Casa degli artisti «Giacomo Vittone» a Canale di Tenno e del forte di Nago

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Alfred Glatz - 1895.

È allestita dall'8 luglio al 17 settembre nelle due sedi della Casa degli artisti «Giacomo Vittone» a Canale di Tenno e del forte di Nago la mostra «Da quassù, il lago».
Proposta ai visitatori, una selezione di una sessantina tra le più belle vedute del Garda, realizzate per lo più tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento da pittori di area nordica, più alcune importanti tele trentine.
L’inaugurazione si svolge sabato 8 luglio alle ore 11 alla Casa degli artisti e alle ore 18 al forte di Nago.
 

Andreas Roth - Riva.
 
«Quanto vorrei avere i miei amici accanto per godere insieme del panorama che mi si presenta dinanzi […] Un'opera ammirevole della natura: il meraviglioso lago di Garda», scrive Johann Wolfgang Goethe nel celebre «Die italienische Reise».
Lo scrittore giunge a Torbole la sera del 12 settembre 1786 scendendo a piedi da Nago lungo la strada di Santa Lucia e, alla vista del placido specchio d'acqua, la sensazione che ne riceve, e che poi fisserà nero su bianco, è di trovarsi davanti a un quadro.
Un meraviglioso paesaggio non di confini geografici bensì di luce. Una luce che si percepisce nei colori della vegetazione, nei monti riflessi nel lago, negli azzurri cangianti, e che i pittori di fine Ottocento hanno rappresentato nella serie di vedute qui raccolte.
 

Garzolini - Lago di Garda - 1890.

Il titolo della mostra, «Da quassù, il lago», suggerisce il duplice significato della collocazione delle due sedi espositive, la Casa degli artisti a Canale di Tenno e il forte di Nago, entrambe con vista dall’alto sul Benaco; e il riferimento alla Mitteleuropa, per la quale il lago di Garda ha sempre rappresentato il Sud più vicino.
«Da quassù si vede il lago!» esclamano i turisti rapiti e pensano i camminatori silenziosi che, scendendo da Tenno e da Nago, raggiungono curva dopo curva, terrazza coltivata dopo terrazza coltivata la conca gardesana. La visione dall’alto del grande lago riempie tutto lo sguardo.
«Una seduzione che racchiude il gusto per il panorama, il valore del belvedere inteso come punto di visione ideale e d’insieme.»
 

J. Gwinner - 1909.
 
Le opere in mostra sono di Hans Lietzmann, Andreas Roth, Karl Vinzent Moser, Theo Guillery, Erich Merker, Peder Mork Monsted, Theodor Groll, Hans Schleich, Rudolf Schick, August Albert Zimmermann, Georg Engerlhardt, Michael Zeno Diemer, Eiler Rasmussen Eilersen, Paul Hey, Hermann Drück, Josef Rolletschek, Hans Wilhelm Schmidt, Josef Rolletschek, Franz Kortejohann, Rudolf Andrée.
I pittori trentini sono Bartolomeo Bezzi, Luigi Pizzini, Alcide Davide Campostrini e Roberto Marcello Iras Baldessari.
 

Moser il vecchio - Nago - 1856.
 
«Le opere in mostra rappresentano quel gusto per la veduta, per il panorama, per il belvedere che ha interessato in particolar modo i viaggiatori dell'Ottocento – spiega la curatrice Roberta Bonazza – ma mi pare importante sottolineare come non si tratti di una operazione oleografica o semplicemente nostalgica.
«Questi dipinti e la narrazione che propongono sono interessanti sotto diversi punti di vista: oltre a documentare la trasformazione dei luoghi, sottolineano l'alto valore paesaggistico del lago di Garda e dei sui dintorni, il rapimento e l'estasi creato dalla particolare vegetazione, dalle sfumature di luce, dai colori, dall'atmosfera.
«Poter ammirare queste opere ci fa riscoprire in modo forte, direi prepotente il senso della profonda bellezza di questo paesaggio, che da sempre conquista e incanta.»
 

Weber Rudolf - Nago - 1913.
 
«Altro elemento da segnalare – prosegue Roberta Bonazza, – la maggior parte delle opere sono prestiti di privati, acquistate nel corso degli anni da collezionisti animati dall'amore per questi luoghi straordinari.
«Infine, siamo contenti di questa nuova collaborazione della Casa degli artisti con il Comune di Nago-Torbole, un progetto corale che fa seguito a quello, recente, con il Mag su Pizzini, in coerenza con l'idea di dialogo col territorio che è propria della Casa degli artisti.
«Il nostro desiderio è portare il pubblico a visitare ambedue i luoghi espositivi, che sono al contempo due importanti edifici storici, e favorire un approfondimento, attraverso la pittura, del lago di Garda, per una riflessione e una crescita di sensibilità attorno all'elemento acqua.»
 

Zimmermann August Albert - Torbole - 1860.
 
A corredo della mostra sarà organizzata una serata sul tema con la presentazione di una pubblicazione in tre lingue, realizzata con la collaborazione della nota storica Maria Luisa Crosina.»
La mostra «Da quassù, il lago» è organizzata dalla Casa degli artisti «Giacomo Vittone» con il Comune di Nago-Torbole, per la cura di Roberta Bonazza.
La Casa degli artisti è gestita dai Comuni di Arco, Riva del Garda e Tenno, quest’ultimo quale ente capofila.

Zugeschrieben - Torbole - 1907.

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