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BaldaMemoria: Buon viaggio tra i nostri ricordi

Presentato l’archivio digitale e di community dell’Altopiano di Brentonico

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È stato presentato a Brentonico, presso il Centro Culturale, BaldaMemoria un inedito archivio digitale di facile accesso e fruizione che raccoglie video e fotografie di interesse storico del territorio, organizzato in aree tematiche, che vuole diventare modello di comunicazione e unione tra generazioni, storie, identità, un filo rosso che unisce passato e presente.
 
«BaldaMemoria è un progetto che mescola il vecchio concetto di archiviazione e quindi di raccolta delle nostre memorie ai nuovi dispositivi social e di community di oggi – spiega Cecilia Nubola, assessora alla Cultura del Comune di Brentonico – Il nome evoca un ricordo vivo, intenso e significativo della storia del luogo e delle persone che hanno caratterizzato l’Altopiano situato sulle pendici del monte Baldo. È un viaggio nella storia del nostro territorio dal 1860 agli anni 2020, quindi ai giorni nostri. Chiunque può contribuire ad allargare i ricordi con foto, video album dimenticati in qualche soffitta, o nei cassetti. È un progetto aperto e in continuo divenire. Un lavoro che diventerà una base di studio e conoscenza anche per scuole, mostre, iniziative. L’idea è quella di narrare una storia che passa dagli strumenti che oggi usano studenti e ragazzi. È un mettere a confronto ieri e oggi per pensare al futuro».
 

 
BaldaMemoria è un archivio dinamico e multimediale che coinvolge la popolazione, i Circoli, le Associazioni, la Comunità per la valorizzazione del materiale fotografico e video del Monte Baldo trentino. Un progetto ambizioso promosso dal Comune di Brentonico, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, che parte dal Baldo trentino e guarda anche alla parte veneta del Baldo e in prospettiva farlo diventare patrimonio Unesco.
 
Ad intervenire alla conferenza stampa anche l’assessore alla cultura e all’istruzione della Provincia autonoma di Trento, Mirko Bisesti: «L’identità è, sicuramente, uno degli aspetti fondamentali e più importanti alla base del progetto BaldaMemoria, che si pone in un’ottica di salvaguardia della cultura e di valorizzazione del territorio, preservando, grazie al contributo essenziale di tutta la comunità di Brentonico, testimonianze che rischiano di essere perdute per sempre e che meritano, al contrario, di essere custodite, con orgoglio, a beneficio delle future generazioni».
 

 
Così Dante Dossi, sindaco di Brentonico: «Con BaldaMemoria abbiamo deciso di porre al centro il dialogo fra memoria, storia, attualità e progettazione del futuro, nella consapevolezza dell’intreccio di questi piani. Un percorso attraverso le foto dentro la socialità e la cultura popolare. Conoscere e capire il proprio passato può favorire anche la riflessione sull’oggi e promuovere processi di consapevolezza civile, inclusione e cittadinanza attiva in un dialogo tra generazioni adulte, anziani e nuove generazioni».
 
A curare la realizzazione del portale è Vitamina Studio, giovane realtà imprenditoriale che ha mosso i suoi primi passi proprio sull’Altopiano.
BaldaMemoria è consultabile dal sito www.baldamemoria.it ed è suddiviso in 14 aree tematiche: scuola, ritratti familiari, grande guerra, lavoro, turismo, ambiente, religiosità, architettura di montagna, vita quotidiana, cartoline, emigrati, sport, profughi, emigrati.
Ad oggi raccoglie oltre 700 foto che si possono scoprire anche per anno. Davvero sorprendente vedere come il Parco del Baldo si è trasformato nel corso del tempo, come sono cambiati il lavoro, la comunità, il paesaggio.
 

 
«A partire dal 1994 la SAT con l'intento di raccontare la storia del territorio ha promosso una raccolta di fotografie e cartoline da privati e nel 1998 è stato pubblicato il corposo volume “Brentonico immagini di ieri” - dice Riccardo Giuliani, presidente Sat di Brentonico –. Abbiamo quindi ritenuto importante partecipare a questo progetto per ripercorrere una strada già battuta, ma che va ampliata».
 
A contribuire al progetto anche Katia Malatesta, della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento: «Per la Soprintendenza il progetto rappresenta non soltanto un'importante occasione di valorizzare la ricchezza dei fondi dell'Archivio fotografico storico provinciale, ma soprattutto un esempio virtuoso di un approccio condiviso al patrimonio culturale come bene comune che trae alimento dalla partecipazione, dallo scambio di conoscenze e dalla sensibilità delle persone, delle istituzioni e delle comunità».

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