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Lettere al direttore – Paolo Cont

Roveretani, Russia e Ucraina: «Journal politique» della seconda quindicina di marzo 1770 riguardante un nostro illustre concittadino

Le invio per quanto potrebbe interessare ai lettori online de «L'Adigetto», ai quali appartengo, il ritaglio riprodotto a pié di pagina del «Journal politique» della seconda quindicina di marzo 1770 con la singolare notizia riguardante un nostro illustre concittadino, rimasto purtroppo sconosciuto alle cronache e financo ai micro-storici locali.
Si tratta dello sbarco a Malta del roveretano marchese Giorgio Baroni Cavalcabò, il protagonista insigne, riscoperto da Alessandro Cont nel suo ultimo libro, ambasciatore di Caterina II, imperatrice di tutte le Russie, accreditato presso il sovrano Ordine Militare di Malta.
 
Il marchese Baroni Cavalcabò conquistò nell’isola, grazie alla sua intelligente e vigorosa opera diplomatica, la concessione di una indispensabile base strategico-logistica per la flotta russa che, per la prima volta nella storia, compariva ed operava nel Mediterraneo. Qui si predisposero e iniziarono le operazioni che portarono infine alla vittoria eclatante alla battaglia di Cesme con la sconfitta dell’Impero Ottomano.
Vittoria strepitosa quella contro i Turchi che lo stesso marchese Cavalcabò comunicò per primo alla Zarina a San Pietroburgo.
Un grande roveretano, perciò Giorgio Baroni Cavalcabò, sinora ignorato da distratti storici roveretani, e trentini, la cui avvincente documentata biografia è stata ricostruita attentamente da Alessandro Cont, storico e funzionario presso la Soprintendenza per i beni culturali della nostra Provincia.
 
Una biografia storica che resa in questi giorni e in queste ore attualissima dalle vicende dell’Ucraina che coinvolgono e coinvolgeranno pesantemente, direttamente o indirettamente, tutta l’Europa e, volenti o nolenti, tutti noi e le nostre economie.
Per quanto riguarda l’espansionismo imperiale russo nel Mediterraneo tutto iniziò esattamente con la prima comparsa in quel tempo delle navi della marina militare russa e con l’utilizzazione della base a Malta propiziata e resa operativa grazie al valore e alla sagacia di un diplomatico roveretano, rappresentante della grande Caterina II. Per questo l’imperatrice di tutte le Russie fu perennemente grata al marchese roveretano e gli assicurò una lauta pensione fino alle fine dei suoi giorni.

Mi auguro che questa antica notizia, oggi rivestita di una bruciante, incendiaria attualità - anche per le nostre tasche - possa interessare in ragione dei prevedibili e imprevedibili sviluppi a livello planetario.

Paolo Cont

Per maggiori ragguagli, su Wikipedia al sito a questo link.
Il libro completo non è in commercio, è messo a disposizione degli studiosi dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, che lo possono scaricare liberamente e gratuitamente, senza il minimo onere, dalla pagina web a questo link.

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