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Lettere al direttore: gli effetti indesiderati del Green pass

«La mancanza di lavoratori costretti a stare a casa perché non vaccinati sta provocando una serie di disagi che il Governo non aveva contemplato»

Egregio direttore,
abito nella Città Green per eccellenza, Trento, eppure... oggi sono arrivata a casa congelata.
Dovevo prendere l'autobus numero 8, non ne sono passati tre, mentre altri sono passati uno dietro l'altro con lo stesso numero... Gli orari erano completamente saltati! Sono stata più di un'ora, a una fermata al buio, senza alcuna pensilina, con un'aria gelida, ad aspettare, confrontandomi con altri trentini arrabbiati come me, che mi confermavano che ormai è una costante.
Domenica invece, ho rischiato di non tornare a casa, dovendo prendere l'ultima corsa mentre una scritta lampeggiante minacciava «dal 15/10/21 possibili soppressioni».
 
Casualmente, il giorno in cui è entrato in vigore il green pass, giorno dopo il quale:
- sono saltate tutte le corse extraurbane la domenica
- è saltato il SERVIZIO URBANO la domenica nell'Alto Garda
- sono saltate le corse sostitutive della Funivia di Sardagna
- il servizio urbano di TRENTO è andato completamente in tilt
 
A ciò aggiungiamo tutti i disservizi nella sanità, i primi che mi vengono in mente:
- difficoltà e tempi più lunghi al Pronto Soccorso per mancanza di personale
- servizio dialisi in tilt
- chiusi diversi reparti all'ospedale di Rovereto
- chiuse le sale operatorie a Borgo Valsugana nel weekend
- personale non abilitato che sostituisce Oss e Infermiere in alcune RSA
- medici di base sospesi dal servizio (quindi quelli regolarmente vaccinati, come nel poliambulatorio di San Martino, evidentemente si contagiano fra di loro).

Terminato questo rapido elenco sicuramente NON ESAUSTIVO, le mie domande sono: può un Governo varare un provvedimento che, impedendo ad alcuni cittadini di lavorare, priva di servizi essenziali tutti quanti?
Si possono fare i conti senza l'oste in questa maniera, cercando di ricattare i cittadini per farli vaccinare (senza mettere l'obbligo però! Che sarebbe illegale per molte Carte e Trattati, e che obbligherebbe a risarcire gli effetti avversi, tutt'altro che rari...), e non prendendo atto dopo UN MESE DI DISASTRO che NON HA FUNZIONATO?
Forse non l’hanno capito, ma questa gente non si vaccinerà mai!
E considerato che ci sono anche parecchi sanitari, io due domande me le faccio, tra l'altro...
E allora che facciamo?
Gettiamo nel caos sanità e servizi, perché qualcuno a Roma ha fatto il passo più lungo della gamba? O magari perché qualcuno a Roma ha bluffato convinto di spingere tutti a vaccinarsi per paura di perdere il lavoro?

Siamo sicuri che i servizi tagliati ci saranno restituiti? Che non si userà questo pretesto per portarceli via per sempre?
Ma poi, che senso ha che un autista non possa guidare in cabina da solo senza green pass, ma possa tranquillamente salirci da passeggero, in mezzo alla calca?
Che senso ha che i sanitari abbiano dovuto lavorare in piena pandemia, anche senza dispositivi di protezione, che abbiano avuto una deroga persino per lavorare da positivi al tampone (!) e adesso non possano lavorare nemmeno se si tamponano ogni 2 giorni?
Che senso ha che si criminalizzi chi fa un tampone ogni 2 giorni a sue spese per poter LAVORARE, mentre non ci si preoccupa per nulla del fatto che il governo abbia prolungato da 6 a 12 mesi la durata del green pass ai vaccinati, ben sapendo che dopo 6 mesi l'immunità scade?
Chi è più pericoloso, dei 2?
All'ambulatorio San Martino erano TUTTI vaccinati, con 2 o 3 dosi! Un fallimento totale? Beh, quantomeno qualche dubbio può sorgere…
 
Glie lo dico chiaramente, Direttore. A me non interessa NIENTE, se l'autista del mezzo su cui devo salire è vaccinato, ha fatto il tampone, ha un green pass... È lo stesso autista che mi ha portata in giro fino al 14 ottobre! Mi interessa che arrivi puntuale, e non mi lasci un'ora al freddo!
Non mi interessa NIENTE se il sanitario che ho davanti è vaccinato (magari 6 mesi fa...), mi importa AVERE un medico di base, un pronto soccorso che funziona, una visita in tempi decenti!
Mi sembra che, mentre media e politici in coro danno la colpa di qualsiasi disservizio a persone che non possono lavorare nemmeno con tamponi continui fatti a loro spese (mi ricorda il Signor Maloussène*…), ci stanno scippando servizi e diritti che rischiamo di non rivedere più.
Con la scusa del Covid... Una volta che li hai persi, è dura riaverli...

Ci sventolano i cortei no green pass davanti, istigandoci a odiarli, come si sbandiera la muleta rossa davanti al toro, ma mi viene da pensare che mentre noi guardiamo quelli, non vediamo che ci portano via servizi, diritti e libertà.
La saluto, E.M.
(Lettera firmata)
 
Post scriptum.
Interrompere in via precauzionale e temporanea il servizio extraurbano su tutto il territorio provinciale e il servizio urbano dell’Alto Garda nelle giornate di:
- Domenica 17 ottobre 2021
- Domenica 24 ottobre 2021
In aggiunta si avvisa che le corse sostitutive della Funivia Trento Sardagna non saranno garantite.
 
*Questo lo aggiungiamo noi:
Il signor Benjamin Malaussène è protagonista assieme alla sua numerosa famiglia di un noto romanzo di Daniel Pennac.
Nel romanzo, a metà tra il giallo psicologico e il grottesco, la drammaticità delle storie di vita quotidiana del clan Malaussène si intreccia con quella di meretrici pentite, riportate sulla retta via da una suora iperattiva che si trasforma in un poliziotto instancabile e determinato per far luce sulla misteriosa scomparsa di alcune delle sue pecorelle smarrite.
Il romanzo è un viaggio doloroso all'interno dell'animo umano, fatto attraverso i ricordi personali e collettivi dei personaggi che lo compongono, attraverso la loro umanità e compassione reciproca.

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