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23 maggio. Un lenzuolo bianco e un minuto di silenzio

Il gesto simbolico del Consiglio Provinciale di Trento e del Comune di Riva del Garda

Il Comune di Riva del Garda ha celebrato sabato 23 maggio la Giornata nazionale della legalità, data dell’anniversario della strage di Capaci
In quel giorno terribile persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta.
Riva del Garda ha accolto con favore l’invito dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), che a sua volta ha aderito alla proposta di Maria Falcone, presidente della Fondazione intitolata a suo fratello Giovanni, di dedicare questa giornata a tutti coloro che in questi mesi si sono prodigati, con abnegazione e grande senso del dovere, nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria.
 
Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra, con una lettera indirizzata a tutti Comuni hanno invitato i primi cittadini a raccogliere l’invito di Maria Falcone di partecipare al flashmob che consiste nell’esposizione, il 23 maggio, di un lenzuolo bianco dal palazzo del Comune e osservando, alle 17.57 (ora dell'esplosione che uccise Falcone, la moglie e gli uomini della scorta), un minuto di silenzio, indossando la fascia tricolore, simbolo dell’unità nazionale e dei valori costituzionali.
Sabato 23 maggio in piazza Tre Novembre sotto il municipio di Riva del Garda -sul cui edificio è stato esposto un lenzuolo bianco- a osservare un minuto di silenzio c'era l’assessore Massimo Accorsi, indosso la fascia tricolore, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale e della città.
 
Un drappo bianco dal balcone di Palazzo Trentini, ben visibile lungo via Manci a Trento. È il segno dell'adesione da parte del Consiglio provinciale all'iniziativa nazionale in ricordo della strage di Capaci. 28 anni dopo, a proporre questa simbologia e questo omaggio a Giovanni Falcone è stata la sorella Maria.
Il presidente Walter Kaswalder ha accolto l'invito ad aderire diramato dal collega Carmine Cicala, presidente del Consiglio regionale della Basilicata e delegato per il Coordinamento degli Osservatori sul contrasto alla criminalità organizzata.

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