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Il 30 aprile si apre il sipario sul 63° Trento Film Festival

La prima rassegna cinematografica dedicata alla montagna, all’esplorazione e all’avventura ha registrato quest'anno il numero più alto di film iscritti: 451

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Tutto è pronto per la 63ª edizione del Trento Film Festival che alzerà il sipario giovedì 30 aprile, dando vita a un ricco programma di eventi e proiezioni cinematografiche che si svolgeranno fino al 10 maggio, con due appuntamenti conclusivi a Bolzano.
Il programma della manifestazione è stato presentato oggi a Trento nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei soci del Trento Film Festival, il Cai, i comuni di Trento e di Bolzano, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento.
Presente, come ospite d’onore, anche la celebre alpinista Nives Meroi, prima donna a essere stata nominata dai soci della rassegna socio onorario del Trento Film Festival e che sarà una delle protagoniste del festival con la presentazione, in anteprima, del suo nuovo libro.
L’attesa per il 63. Trento Film Festival è alta e già la partecipazione del pubblico non si è fatta attendere: basta pensare che nei primissimi giorni di apertura delle prevendite dei biglietti e degli abbonamenti per le serate a pagamento sono stati più di 500 gli appassionati che si sono presentati al botteghino dell’Auditorium Santa Chiara.
D’altra parte il programma cinematografico, degli eventi, delle mostre e di MontagnaLibri di questa nuova edizione del festival è davvero attraente, sia per i nomi a cartellone, sia per i temi trattati, dove quest’anno tornano protagonisti soprattutto i film di alpinismo.
 

 
«Esprimo gioia – ha evidenziato il presidente del Trento Film Festival, Roberto De Martin - che in questa edizione l’alpinismo sia tornato a essere quantitativamente e qualitativamente molto presente nelle centinaia di film che si sono iscritti alla rassegna, raggiungendo un record d’interesse.
«È un alpinismo vecchio e nuovo che dimostra come la sua pianta sia in grado di rinnovarsi e di non appassire.»
La 63ª edizione del Trento Film Festival ha registrato 451 film iscritti, il numero più alto nella sua storia, con opere provenienti da tutte le parti del mondo, tra le quali, Europa, Stati Uniti, Sud America, Sudafrica, India, diversi paesi orientali.
Un record che dimostra quanto sia in salute la rassegna che rappresenta un punto di riferimento a livello internazionale.
«Manifestazione che, con un occhio alla memoria e guardando futuro – ha commentato il presidente generale del Cai, Umberto Martini – rappresenta un punto di riferimento per il territorio e per gli altri festival dedicati alla montagna.
«Da questo punto di vista il Trento Film Festival si presenta come una proposta culturale aperta a tutti, la cui presenza e partecipazione qualifica le iniziative legate alle “terre alte” che si realizzano nelle varie regioni d’Italia.»
 

 
La 63ª edizione del Trento Film Festival presenterà 115 film tra lunghi e corti, programmati e replicati durante 8 giorni.
Il programma offrirà, inoltre, tra eventi, spettacoli, serate alpiniste e mostre circa 120 appuntamenti, in grado di soddisfare gli interessi e i gusti di un pubblico molto vasto, anche di ogni età. Il festival, infatti, dedicherà, come tradizione, attraverso il «Parco dei mestieri», molta attenzione anche ai più giovani.
«E sono soprattutto i giovani una delle rivelazioni del 63° Trento Film Festival – ha spiegato la direttrice della rassegna Luana Bisesti – che sono sempre più attratti dalla nostra manifestazione.
«Lo dimostrano i buoni risultati che abbiamo ottenuto con la nuova rassegna Avvicinamenti che ha visto la partecipazione di molti giovani, in particolare universitari e l’elevato numero di ragazzi e ragazze, di diverse regioni d’Italia, come l’Emilia Romagna e il Veneto, che hanno chiesto di potere entrare a fare parte, come volontari, nello staff della kermesse, facendosi carico anche delle spese di viaggio.
«Alla fine, abbiamo dovuto mettere un tetto alle richieste, avendo formato una squadra composta da 100 giovani che, a vario titolo, collaboreranno con il festival, portando una carica di freschezza e di entusiasmo di cui siamo felici e orgogliosi.»
 

 
Freschezza rappresentata anche dall’immagine ufficiale del 63. Trento Film Festival, realizzata dall’artista portoghese Bernardo Carvalho.
«Carvalho, utilizzando un linguaggio emozionale, immediato e intenso – ha aggiunto Luana Bisesti – ha rappresentato per l’immagine del festival una montagna colorata e immaginaria, per spettatori di ogni età, dove la natura custodisce una ricchezza di storie che attendono solo di essere svelate e narrate: proprio quello che il festival si prefigge di fare da 63 anni.
«Il Trento Film Festival con la sua programmazione, ancora una volta ricca e poliedrica, costituisce un’officina di idee e sollecitazioni, lunga undici giorni, che proporrà tanti e tali contenuti da soddisfare i gusti e gli interessi di un pubblico sempre più vasto ed esigente.
«Un’esperienza appagante che ciascuno può personalizzare scegliendo secondo i propri gusti e interessi, sempre con l’intento di conoscere non solo gli uomini e le loro imprese, ma soprattutto la natura intesa come spazio dove ognuno può vivere la propria grande avventura.»
Un’avventura da vivere, soprattutto, grazie al programma cinematografico, con opere appassionanti e originali che interpretano il tema della montagna secondo diverse prospettive, a cominciare dai film a concorso.
 
Domani pubblicheremo il programma e, a seguire, i dettagli della manifestazione.

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