Terremoto: il presidente Mattei ringrazia i «Nu.Vol.A»

Sono 50 i «Nuclei di Volontariato Alpino» presenti in Abruzzo fin dalle prime ore dell'emergenza terremoto. Preparano quasi 4.000 pasti al giorno

I Nu.Vol.A si danno il cambio ogni otto giorni e prevedono di rimanere in Abruzzo per cinque o sei mesi.
«Il mio grazie va a tutti i volontari che anche in questa occasione hanno confermato tutta la loro disponibilità e dedizione. - Ha detto il loro presidente Giuliano Mattei. - A loro dico di tenere duro e continuare così perché quella in Abruzzo sarà una missione che ci vedrà impegnati per alcuni mesi. Agli alpini non ancora iscritti ai Nu.Vol.A rinnovo l'invito a unirsi a noi per darci una mano in questo momento in cui c'è molto bisogno di aiuto.»

A Paganica i Nu.Vol.A fanno da supporto al campo della Protezione Civile trentina: per i vigili del fuoco (permanenti e volontari), per i tecnici, per gli operatori della Croce Rossa e per tutti gli altri addetti all'emergenza preparano circa 500 pasti al giorno, con 15 operatori. Sempre a Paganica, con altri 15 volontari, cucinano più di mille pasti al giorno per il campo che ospita la popolazione civile sfollata.

A Sassa, a supporto dell'A.N.A. nazionale, altre 20 persone dei Nu.Vol.A forniscono 2.400 pasti al giorno ai terremotati. Molte persone, provenienti dai paesi vicini, si presentano al campo per ritirare il cibo e consumarlo altrove. In questo caso all'impegno della preparazione si aggiunge quello per il confezionamento.
Gli approvvigionamenti avvengono o tramite la Croce Rossa o attraverso fornitori locali. Il presidente Mattei era in Abruzzo proprio il giorno di Pasqua per firmare i contratti con i rivenditori di pane, carne e verdura.

È un lavoro duro quello dei volontari dei Nu.Vol.A. Si comincia alle sei del mattino e spesso si finisce alle undici di sera, quando nelle cucine da campo tutto è stato risistemato e predisposto per il giorno dopo.
I Nu.Vol.A in totale sono 430, di cui 78 donne. Di queste, attualmente sei sono impegnate in Abruzzo. Molti sono pensionati ma ci sono anche alcuni giovani. Tutti alpini o comunque con le penne nere nel cuore.

I Nu.Vol.A hanno già passato l'esperienza del terremoto, in Molise. Quando non sono impegnati in tragedie di questa portata collaborano comunque in opere di solidarietà. Negli ultimi anni sono stati in Kosovo, Locride e in Polonia dove hanno anche contribuito alla costruzione o ristrutturazione di edifici di uso sociale.