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Lettere al direttore – Paolo Farinati

Le panchine di Viale Dante a Rovereto: in tre settimane nulla si è mosso… Chapeau!

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Il 29 settembre ho inviato all'Assessore comunale di Rovereto, delegato anche all’Arredo urbano, arch. Andrea Miniucchi e alla sua struttura operativa una email, per segnalare lo stato non certo esemplare delle panchine in legno poste in Viale Dante.
Ad oggi, 18 ottobre, nulla si è mosso. E sto parlando di un «problemino» assai semplice e di un possibile intervento di manutenzione minimale e veloce da farsi(!).
Penso che anche il defunto ing. Giulio Andreolli, progettista a suo tempo dell'attuale Viale Dante, avrebbe parecchio da dire.
 
Da cittadino, ma pure da già pubblico amministratore, mi dispiace molto verificare questa pigrizia amministrativa e questa non cura della cosa di tutti.
Siamo a Rovereto, 40 mila abitanti, un bilancio annuale a disposizione del Comune di oltre 120 milioni di Euro (a Schio se li sognano!), una struttura comunale significativamente «abbondante», certamente diligente ma forse talvolta da motivare. E questo è un compito preciso di chi è stato chiamato democraticamente a governare la nostra amata Rovereto. Auspicabilmente, con capacità e senso di responsabilità.
 
Tornando a Viale Dante, in sintesi ancora il nulla, nessun intervento! Non va assolutamente bene.
Ritengo che questi atteggiamenti siano anche parzialmente alla base della crescita dell'astensionismo dei cittadini al momento del voto. «Tant, no cambia gnent!». È l’infausta frase che spesso sentiamo pronunciare anche dai cittadini della nostra città.
È sempre questione di avvedutezza, di disponibilità e di buona volontà.
Mio padre direbbe: «È questione di manico». E con molta ragione.
 
Aggiungo un’altra segnalazione, posta più di un anno fa sempre all’attenzione dell’attuale Amministrazione comunale, a fronte della richiesta dei molti cittadini che usano l’autobus e, in particolare, vi salgono alla fermata posta ad inizio Viale Dante, nei pressi della farmacia Thaler. Sarebbe più che utile posizionare lì una panchina munita di tetto, come quella che si trova più avanti sempre in Viale Dante vicino ai giardini Italia, al fine di dare una protezione alle persone quando piove e quando il sole picchia forte.
Sono, ripeto, piccoli interventi, che ai cittadini darebbero sollievo e, forse, anche rinnovata fiducia verso la politica.
A buon intenditor, poche parole.

Paolo Farinati


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