Mondiali di nuoto. Paltrinieri argento, Gabbrielleschi bronzo

I due azzurri hanno fatto un’ottima gara nelle 5.000 in acque libere – Italia mai così vincente in un'edizione del mondiale

Gregorio Paltrinieri.

L'argento di Gregorio Paltrinieri e il bronzo di Giulia Gabbrielleschi nelle 5 chilometri griffano la seconda giornata del fondo al Lupa Lake e portano il medagliere delle discipline acquatiche a quota diciassette (8 - 4 - 6), battendo il precedente record che risaliva a Budapest 2017 (4 - 3 - 9).
Italia mai così vincente in un'edizione del mondiale.
 
Gregorio Paltrinieri, dopo il bronzo in staffetta, sale di un gradino e agguanta il secondo posto nella 5 chilometri iridata al Lupa Lake lasciando spazio solo all'olimpionico e campione in carica della 10 chilometri Florian Wellbrock, che si impone per la prima volta nella distanza iridata con un'azione in solitaria chiudendo in 52'48"8.
Il ventottenne carpigiano, tornato sul trono mondiale dei 1.500 stile libero, conquista la prima medaglia individuale ai mondiali con una gara in scia all'incrociatore tedesco e chiude 52'52"7, a +3"9. Completa il podio l'ucraino vicecampione olimpico dei 1.500 stile libero Mykhailo Romanchuk (53'13"9), per la prima volta iscritto in una gara di fondo, che arriva staccato di 25"1 dal vincitore e compagno di allenamenti tedesco.
Tanta felicità per il bronzo degli 800 in vasca che, in barba alle regole Fina, sventola orgogliosamente la bandiera ucraina sul podio gridando al mondo tutta la sofferenza di un popolo vessato da una guerra assurda, anacronistica e paradossale.
 
Quarto, in una gara tutta sacrificio e sofferenza, l'ottimo Domenico Acerenza (53'22"6).
Per l'Italia del fondo è il secondo argento mondiale della distanza dopo quello di Mario Sanzullo a Budapest 2017 (si gareggiava sul Balaton); l'unico successo resta quello ottenuto da Luca Baldini a Fukuoka 2001, già terzo a Perth nel 1998 come Marco Formentini nel porto giapponese, Simone Ercoli a Montreal 2005 e Matteo Furlan nel fiume Kazanka nel 2015.
Fa sempre effetto ascoltare le parole dell'olimpionico azzurro, all'ennesima prova di carattere di una carriera infinita, fatta di gloria e di onore ma anche di sudore e sconfitte da cui ripartire.
Quando non si vince, lui è sempre pronto a rilanciare, ad analizzare razionalmente l'accaduto per trovare nuove vie.
 

Giulia Gabbrielleschi.
 
Un'ora di pausa poi esce fuori Giulia Gabbrielleschi che raggiunge uno storico terzo posto nella 5 km: una medaglia mai conquistata a livello individuale (dopo tre podi in staffetta in altrettante edizioni) che consente alla Federazione Italiana Nuoto di cogliere il 17esimo metallo mondiale a Budapest.
La ventiseienne fiorentina di Fiamme Oro e Nuotatori Pistoiesi, allenata Massimiliano Lombardi, fu sesta a Gwangju e, memore di quella gara, finita imbottigliata, si attacca subito ai piedi dell'olimpionica e pluri campionessa internazionale Ana Marcela Cuna.
La brasiliana risulta imprendibile e vince in 57'52"9; l'azzurra è premiata dalla tattica e chiude al terzo posto in 57'54"9, precedendo la tedesca Leonie Beck, ieri oro in staffetta, a +3"3.
Seconda la trentaduenne francese Aurélie Muller (57'53"8), abbonata all'argento avendolo vinto in quattro campionati mondiali diversi (2011, 2017, 2019, 2022), senza mai vincere un oro preso due volte nella distanza doppia a Kazan 2015 e Budapest 2017.