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«Associazione Castelli del Trentino» – Di Daniela Larentis

A Cles, martedì 5 dicembre la storica dell’arte Lisa Guerra parlerà dei graffiti di Palazzo Assessorile – L’intervista

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Lisa Guerra.
 
Prosegue il ciclo di incontri 2023-2024 organizzato dall’Associazione Castelli del Trentino, curato dal presidente dell’Associazione, l’archeologo Andrea Sommavilla, responsabile del Servizio biblioteca e attività culturali del comune di Borgo Valsugana.
Il prossimo incontro si terrà martedì 5 dicembre 2023 alle ore 20.30 a Cles, presso il Palazzo Assessorile, Sala Baronale.
La protagonista della serata sarà la storica dell’arte Lisa Guerra, la quale parlerà dei graffiti di Palazzo Assessorile di Cles, oggetto della sua tesi di laurea magistrale.
 
Lisa Guerra ha conseguito con lode una laurea triennale in Nuove Tecnologie per l’Arte, Arti e Linguaggi della Comunicazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia e, sempre con lode, una laurea magistrale in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Attualmente sta frequentando un Master di Design for Children all’Università di Bolzano.
 
Da oltre trent’anni l’Associazione è attiva nell’ambito culturale provinciale soprattutto attraverso pubblicazioni, convegni e cicli di conferenze su tematiche storiche e storico-artistiche che vengono seguiti con attenzione dal pubblico e dalla stampa. Le iniziative proposte godono del patrocinio della PAT e della Regione, sono inoltre riconosciute valide ai fini dell’aggiornamento del personale docente da parte dell’Iprase. Continua la collaborazione con l’Accademia roveretana degli Agiati e con la Società di Studi trentini di Scienze storiche.
Abbiamo avuto occasione di porgerle alcune domande.
 

Epigrafe posta all’entrata di Palazzo Assessorile.
 
Quali saranno i punti principali che verranno toccati nel suo intervento di martedì 5 dicembre?
«In occasione della conferenza del 5 dicembre ricostruirò brevemente gli eventi che mi hanno portato a seguire questo progetto e i passaggi metodologici che ho affrontato per l’analisi dei graffiti del terzo piano e la conseguente struttura del progetto di tesi.»
 
Da un punto di vista metodologico come ha condotto lo studio delle fonti?
«In primo luogo sono stati fondamentali i suggerimenti e le conoscenze di Alberto Mosca, che mi ha seguita sull’aspetto storico del territorio.
«Dall’altro lato la ricerca sul campo e visite ad altri siti italiani mi hanno permesso di ampliare la visione attraverso inevitabili connessioni stilistiche e tecniche.»
 
A quando risalgono i graffiti e le scritte oggetto di studio?
«Il graffito più antico ritrovato al terzo piano risale probabilmente al 1528. Quelli più recenti sono invece degli inizi del Novecento.
«La maggior parte dei graffiti presenti nelle sale interne ha una datazione che va dal Cinquecento all’Ottocento.
«Le datazioni del Novecento si individuano solamente nei davanzali esterni delle celle.»
 
Che cosa rappresentano in estrema sintesi?
«Principalmente segno di presenza, di passaggio. Una necessità di lasciare una traccia di sé, della propria esistenza.
«Firme, date, nomi, situazioni, ma anche insulti, ingiurie, testimonianze. E moltissimi incredibili disegni.»
 
Quali sono stati i risultati principali del lavoro svolto attraverso la catalogazione dei graffiti e delle scritte di Palazzo Assessorile a Cles?
«I risultati si definiscono principalmente con la valorizzazione del patrimonio intrinseco nei muri del Palazzo.
«Il nostro Paese, oltre a custodire un incredibile patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico detiene un vastissimo patrimonio di graffiti che non ha ancora ottenuto degna considerazione e approfondimento.
«Le conferme storiche o la ricostruzione di personaggi passati in queste sale sarebbe un passaggio successivo ma che dovrebbe richiedere inevitabilmente studi più approfonditi da parte di storici ed epigrafisti.»
 
Progetti futuri?
«Alcuni e sempre variegati. Attualmente sto frequentando un Master di Design for Children all’Università di Bolzano ma contestualmente vorrei continuare con la raccolta e la decifrazione di altri graffiti presenti in moltissimi altri siti del nostro territorio.»

Daniela Larentis – d.larentis@ladigetto.it

Iscrizione evidenziata attraverso il disegno digitale, Sala del Camino.

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