Alex Boller, «Polar Hotel - Versione originale» – Di D. Larentis
L’intrigante e avvincente romanzo d’azione e avventura sta continuando a riscuotere un ampio consenso di pubblico – Intervista all’autore
Alex Boller.
«Polar Hotel – versione originale» di Alex Boller, pubblicato un paio di anni fa, continua a raccogliere un ampio consenso di pubblico. In questo quarto avvincente romanzo, tutto ruota attorno alla scoperta di un nuovo materiale isolante, fra enigmi da risolvere, pericoli, enormi interessi in gioco e sentimenti.
Protagonisti di questa intrigante avventura i due agenti segreti Swan (Il Cigno) e Axel Connors, oltre alla giovane chimica Diann Emmet da poco giunta alla stazione climatologica internazionale groenlandese, soprannominata Polar Hotel.
Autore di libri d'azione e avventura, musicista, Alex Boller è vocalista dei Blurred Shadows, la nota country/rock band trentina, molto apprezzata anche oltre i confini regionali.
Nato a Trento, classe 1964, da sempre lettore accanito, si mette alla prova dando alle stampe il suo primo romanzo nel 2010, dal titolo «L’ombra del Cigno».
Seguiranno «The beginnings» (2011) e «L’ombra del Cigno - La Setta» (2013).
A causa di forti dissapori editoriali, decide poi improvvisamente di riporre la penna nel cassetto per parecchi anni, fino all’uscita di questo nuovo libro pubblicato in versione originale.
Abbiamo avuto occasione di porgergli alcune domande.
Questo non è un libro d’esordio, lei conta al suo attivo altri tre romanzi in cui si narrano avventure ricche di suspense. Quando ha scoperto la passione per la scrittura?
«Leggendo molto, come spesso succede agli scrittori. Amo le sfide, da accanito lettore mi sono messo alla prova, scrivere è quindi stato per me un passaggio naturale.»
Partiamo dal titolo, Polar Hotel: dove è ambientata la storia?
«La storia è ambientata in diversi luoghi; come nei miei precedenti libri amo scegliere per le mie trame angoli lontani del pianeta. Partendo dalla Groenlandia, la narrazione si sposterà altrove.»
Il racconto prende il via con un prologo carico di mistero… può darci, senza svelare troppo, qualche anticipazione sulla trama?
«Il prologo serve per creare suspense, si scoprirà leggendo il libro che c’è un collegamento con la trama. Tutto ruota attorno a una scoperta, un innovativo materiale termocoibente.
«Gli interessi in gioco sono immensi, quello che verrà frettolosamente archiviato dagli inquirenti come incidente darà il via a un’indagine incalzante, un’avventura dagli esiti inimmaginabili.»
I destini dei due agenti segreti si incroceranno con quello della giovane chimica scozzese. Può tratteggiare, a grandi linee, i caratteri dei due agenti Swan e Axel Connors?
«Swan è il personaggio del romanzo L’ombra del Cigno, è un agente segreto italiano che dal secondo romanzo verrà affiancato nelle sue indagini globali dall’americano Axel Connors.
«I due hanno caratteri radicalmente diversi, il primo è un sentimentale, è pacato, tranquillo, il secondo è scherzoso, più scanzonato. Diventano grandi amici, indagano in sinergia alla ricerca della verità.
«Diann Emmet è una ragazza come tante, è una giovane chimica scozzese da poco giunta alla stazione climatologica internazionale soprannominata Polar Hotel.
«È incaricata insieme ad altri scienziati di testare un nuovo materiale isolante, verrà suo malgrado catapultata in un incubo senza fine.»
The Blurred Shadows.
Il libro rinvia a tematiche molto attuali…
«La tematica ambientale fa da sfondo all’intera vicenda. Tengo però a precisare che questo libro, come gli altri, non indirizza i lettori verso questa o quella posizione politica-sociale, lo scopo è unicamente quello di intrattenere.»
Prima di scrivere un libro ha già in mente l’intera trama?
«Non penso mai alla trama in anticipo, mi pongo delle domande e decido man mano cosa scrivere, valutando le opzioni.»
Una curiosità, chi è l’autore dell’accattivante copertina?
«Andrea Boller, mio fratello, architetto, è stato lui a realizzare la grafica anche della copertina del romanzo L’ombra del Cigno - La Setta.»
Lei fa parte del gruppo musicale «The Blurred Shadows»…
«Suono nel gruppo musicale The Blurred Shadows, siamo in quattro: il sottoscritto, chitarra armonica e voce; mio fratello Mauro Boller, chitarra solista; poi c’è Claudio Bosetti, al basso; Claudio Piffer, alla batteria, più un ospite fisso, il chitarrista Francesco Saviano. Sabato ci esibiremo a Castel Beseno. In estate, sono in programma diversi altri appuntamenti non solo in Trentino.»
Progetti editoriali futuri?
«Ho in cantiere un nuovo libro, non so tuttavia quando riuscirò a terminarlo e a pubblicarlo, sono impegnato su più fronti, in questo momento sto dando priorità alla musica. Vedremo…»
Daniela Larentis – [email protected]