«Nel respiro dell’arte»: asta benefica a Trento – Di Daniela Larentis
Viene riproposta il 27 settembre, dopo il successo riscosso in estate, la collettiva curata dall’artista Aldo Pancheri – Prima parte
Aldo Pancheri - Nel respiro dell'acqua, 2016 - Pastelli, pasta acrilica, timbri su tela cm 50x70
Dopo il successo riscosso lo scorso luglio, verrà riproposta il 27 settembre 2016, presso il Grand Hotel Trento, a Trento, una seconda esposizione di un nutrito gruppo di apprezzati artisti, dal titolo «Nel respiro dell’arte».
Si tratta di un’asta benefica che si terrà alle ore 18.00, i cui proventi saranno devoluti interamente alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Trentino onlus.
Questa è, come è stato spiegato nell’articolo di qualche tempo fa della collega Nadia Clementi, una malattia genetica frequente, purtroppo finora non curabile (vedi).
http://www.ladigetto.it/permalink/51433.html).
Angela Trenti, presidente della Lega Italiana Fibrosi Cistica Trentino onlus, ha voluto esprimere, anche in occasione di questa seconda collettiva, sia a titolo personale che a nome dei pazienti e dei famigliari che rappresenta, il suo ringraziamento più sincero a tutti gli artisti, una ventina, che hanno donato con molta generosità le loro opere in favore della Lega Italiana Fibrosi Cistica Trentino onlus.
Un ringraziamento particolare è stato da lei rivolto all’artista e curatore dell’evento Aldo Pancheri e al dott. Paolo Pancheri, che ha seguito i pazienti trentini con fibrosi cistica dal 1975 al 2000».
La mostra vede coinvolti in questa sua seconda edizione, oltre allo stesso curatore, i seguenti artisti: Olga Bardina, Adalberto Borioli, Mauro Cappelletti, Roberto Codroico, Livio Conta, Elena Fozzer, Alessandro Goio, Paola Grott, Rudolf Haas, Giuliano Orsingher, Gianni Pellegrini, Paolo Tomio.
Due parole sugli artisti che hanno generosamente partecipato al progetto
Aldo Pancheri nasce a Trento nel 1940. E’ iniziato alla pittura dal padre Renato.
Nel maggio del 1954 un grande ed indimenticabile poeta, Alfonso Gatto, lo presenta in un’esposizione personale alla «Sala degli Specchi» di Trento.
Diplomatosi all’istituto Statale d’Arte di Trento, studia all’Accademia di Belle Arti di Bologna nella scuola di Virgilio Guidi dove si diploma nel 1962.
Consegue il primo premio Diomira nella X edizione e due secondi premi al San Fedele, a Milano.
Negli spazi dello stesso riproporrà negli anni seguenti più volte il proprio lavoro, singolarmente nel 1976 e successivamente con altri artisti.
Con Schmid e Luigi Senesi affronta per la prima volta un’esposizione in una sede pubblica al Museo Civico di Palazzo Sturm a Bassano del Grappa.
Negli anni ’70, Pancheri, pur mantenendo tutte le amicizie ed i contatti a livello culturale con la propria città si trasferisce definitivamente a Milano.
Entra in amicizia con l’architetto Luciano Baldessari, artista di fama internazionale, uomo di generosa personalità e prodigo di incoraggiamenti, di consigli e fattivo aiuto con collezionisti ed amici dell’ambiente artistico.
Nel 1983 espone in una personale alla galleria «Il Traghetto» di Venezia, di Gianni De Marco che diviene il «suo» gallerista.
Dal 1980 collabora con lo stampatore Giorgio Upiglio in tecniche sperimentali con composti plastici di propria invenzione.
Pancheri dal 2014 propone «Arte Timbrica» quale risultato di molti anni di espressività nell’ambito della pittura segnica.
Olga Bardina è nata in Russia nel 1968.
Ha frequentato il dipartimento d’arte decorativa dell’Istituto d’arte di Irkutsk.
Dal 1987 al 2005 ha lavorato nella scuola artistica di Angarsk dove ha insegnato disegno, pittura, composizione, storia dell’arte e scultura.
Numerose sono le sue partecipazioni e collaborazioni quali: Festival Internazionale dell’Avanguardia Infantile, «Redazione Didattica l’Arte per Bambini», e membro dell’associazione AIAP UNESCO.
Ha la specializzazione di Critica d’Arte. Ha lavorato come insegnante presso l’Accademia Tecnica Statale di Angarsk Attualmente vive in Italia dove impartisce lezioni d’arte. Dal 2012 fa parte del gruppo Amici dell’Arte .
Matteo Boato: Si diploma nel 1992 in chitarra classica.
Nel 1997 si laurea in ingegneria civile.
Nel 1998 consegue il «diploma di architettura bioecologica» (HSA di Torino). Insegna chitarra classica dal 1987 al 1997 in diverse scuole musicali del trentino.
Nel 2001 sceglie la via della pittura.
La sua attività espositiva come pittore è stata intensa sia in Italia che all’estero: Barcelona (S), Belfast (GB), Berlin (D), Bruxelles (B), Cheboksary (RU), Dandee (GB), Dresden (D), Edinburgh (GB), Fukuoka (J), Gabala (AZ), Glasgow (GB), Groeningen (NL), Hakone (J), Hong Kong (Cina), Kirov (RU), Lisboa (P), London (GB), Lausanne (CH), Lugano (CH), Minamiashigara (J), Moscow (RU), Muenchen (D), Nizhny Novgorod (RU), Odawara (J), Paris (F), Rostov-on-Don (RU), Sevilla (S), Sonthoven (D), St. Andrews (GB), Tarragona (S), Yaroslavl (RU), Yekaterinburg (RU).
Ha al suo attivo partecipazioni a conferenze artistico / scientifiche (MUSE, 2011), attività didattiche (MART, 2010 e 2011), scenografie (Tour «Tutti Qui» di Claudio Baglioni, 2006), performance musicali e pittoriche (Galleria Civica di Trento, 2011; Auditorium di Trento, 2011; MUSE, 2013; Nizhny Novgorod (RU), 2014; Kirov (RU), 2015).
La sua attività pittorico / musicale è oggetto di un esperimento condotto dall’Università di Trento e dell’articolo «Cross-modal association between materic painting and classical Spanish music» pubblicato in Frontiers (Psychology). Illustratore di alcuni libri, l’ultimo dal titolo «Un amore in Piazza» romanzo illustrato con testo di Daniela Larentis e Nadia Clementi, Ed. Reverdito. I
suoi lavori vengono inseriti nella scenografia di un film a distribuzione nazionale: «La felicità è un sistema complesso» (reg. Zanasi) e nella serie TV «Tutto può succedere» (RAI).
Vincitore di alcuni concorsi nazionali per la realizzazione di opere d’arte in Provincia di Trento e presso la Nuova Corte d’Appello di Roma.
Adalberto Borioli: è nato a Milano nel 1936.
Ha studiato affresco presso la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco.
Numerose le mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui: L’Europa nel segno, Centro Culturale Santa Maria della Pietà (Cremona, 2015); Polifonie, Auditorium Verdi (Milano, 2015);In attesa dell’Expo. Artisti a Milano, Spazio Soderini - Provincia di Milano (Milano 2014); Jean Cocteau a Vigoleno (Vigoleno, 2011); Spazi Paralleli, Spazio Symposium (Milano, 2010); Lapis Ludica, Palazzo delle Stelline, (Milano 2009); Biennale dell’Incisione (Cremona, 2009); Biblioteca Salita dei Frati (Lugano, 2008); Istituto Italiano di Cultura (Bruxelles, 2006).
La sua attività calcografica inizia a Urbino nel 1980, incide al bulino, puntasecca e acquaforte e stampa con il proprio torchio in studio.
Ha ricevuto il primo premio nella II e nella VIII Rassegna Nazionale dell’Incisione di Nova Milanese.
Nel 2003 realizza una incisione per il testo teatrale di Mario Luzi «Il fiore del dolore», edito da «Archivi del ’900» di Milano.
Più di 60 plaquette sono edite da «Pulcinoelefante» e dal 1998 ha editato oltre 70 titoli per «Il Robot Adorabile».
Ancora per I Quaderni di Orfeo ha pubblicato due lavori e uno per i tipi di Josef Weiss. Ha programmato le esposizioni alla libreria Bocca di Milano dal 1997 per dieci anni.
Intensa attività di musicista, oltre 10 anni con l’orchestra della Scala di Milano e con l’orchestra della Svizzera Italiana.
Hanno scritto di lui tra gli altri D.Airoldi, A. Altamira, G. Barbieri, G. Bonomi, R. Bossaglia, A. Castaldini, L. Cavallari, C. Cerritelli, M. Corradini, V. Cozzoli, I. Croce, N. Dal Falco, G. Della Pergola, F. De Santi, S. Fontana, M. Galbiati, T. Groff, L. Inga Pin, M. Lenti, M. Lepore, D. Marchi, P. Marelli, E. Maurizi, L. Morandotti, L.P. Nicoletti, A. Pilati, M. Perazzi, M. Raciti, M. Radice, E. Staudacher, P. Senna, S. Soddu, A. Soldini.
Mauro Cappelletti, nato a Trento nel 1948.
Nel 1976 è tra i firmatari del manifesto «Astrazione Oggettiva» e partecipa ai dibattiti e alle esposizioni del gruppo. Con i primi anni ’80 la progettualità e l’originario rigore geometrico lasciano il posto ad una nuova e sensibile liricità, che viene sviluppata in un ricco percorso scandito e ordinato da cicli tematici con un linguaggio aniconico che lo porta a soluzioni dove il colore si dilata sulle superfici spazio-direzionali, fino ad arrivare alla recente serie dei «monocromipluritoni».
Partecipa a numerose rassegne espositive in Italia e all’estero, tra cui le principali sono state presso il MART di Rovereto, la Galleria Civica di Trento, Studio Arte Raffaelli di Trento, Bugno Art Gallery di Venezia, Galleria Scoglio di Quarto di Milano.
Studia e sperimenta in prima persona anche le tecniche calcografiche e l’arte della stampa.
Le sue opere trovano applicazioni concrete anche in interventi legati all’architettura con realizzazioni pittoriche, plastiche e scultoree con diversi materiali adatti ad ambientazioni interne ed esterne.
Attualmente il suo lavoro rigoroso degli anni ’70 viene documentato con un cospicuo numero di opere nelle mostre presso la Estorick Collection di Londra, il Museum Haus Ludwig di Saarlouis e nella mostra «Gli anni della Pittura analitica - esperienze in triveneto» a Verona-Villafranca.
Della sua attività si sono occupati autorevoli critici, tra i quali Gabriella Belli, Michele Beraldo, Andrea B. Del Guercio, Claudio Cerritelli, Vittoria Coen, Diego Collovini, Giorgio Di Genova, Danilo Eccher, Paolo Fossati, Peter Lodermeyer, Dino Marangon, Marco Marinacci, Giuliano Menato, Giovanna Nicoletti, Bruno Passamani, Elena Pontiggia, Maurizio Scudiero, Toni Toniato.
Silvio Cattani.
Diplomato in Litografia presso l’Istituto Statale d’Arte per il libro di Urbino e in pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, ha iniziato l’attività artistica ed espositiva nel 1967.
Ha svolto una intensa attività artistica con mostre personali in Italia e all’estero realizzando opere artistiche pubbliche ( sculture, vetrate e ceramiche).
Principali mostre personali: Ostwall Museum – Dortmund; Museo d’Arte Contemporanea - San Jose - Costa Rica; Museo d’Arte Contemporanea - San Marino; Istituto Italiano di Cultura- Lisbona; Gallerie Jesse - Bielefeld Interdiszplinare Abteilung der Universität - Bielefeld; Thorhaus «Carte Italiane» - Dortmund - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea «MART» Trento e Rovereto «Archivio ’900»; Opernhaus - Dortmund The Queen’s Gallery - Bangkok; Theater of Italian creativity Gallery - New York; Fondazione SonnenForum RWE - Dortmund; Istituti Italiani di Cultura di San Francisco, Washington, Monaco di Baviera, Atene; KulturFabrik.White Box - Monaco di Baviera; Maschio Angioino - Napoli; Palazzo Ferro Fini, Regione Veneto - Venezia; Art Cabinet Gallery - Nuntucket USA; Chiesa Santa Caterina-Venezia; Galleria Studio 53 - Rovereto; Palazzo Baisi - Brentonico; KIAF 2014-Korea Internation-al Art Fair - Seul; Art Edition-Hangaram Art Museum - Seul; «Abitare l’astratto» - Trento, Pesaro, Venezia; 2016 personale al MUSEUM KUNERTH - Ottobeuren - Germania; Nell’ambito del «Festival Musica 900 a Trento» realizza la scenografia per il «Pierrot Lunaire» di Schönberg e la scenografia per il «Tribuno» di Mauricio Kagel.
Le scenografie per «Fassade» e per «Il Gatto con gli stivali» presentati a Verona, Venezia, Roma, Barga, Napoli, Palermo ecc.
Per Festival Oriente Occidente di Rovereto ha realizzato presso i MART di Rovereto l’impianto scenico-pittorico di Sign art our con la Aureliana Contemporary Dance Project.
Franco Chiarani: nasce ad Arco nel 1946.
Autodidatta, esordisce in mostra personale nel 1978 a Padova, iniziando un percorso di rilievo che lo conduce altre a numerose e significative tappe italiane, ad esporre in Germania, Stati Uniti e Francia.
Intensa la partecipazione a rassegne collettive. Legato a canoni sostanzialmente figurativi, l’artista propone un personale linguaggio espressionista, ricco di simbologie ed elementi trasfigurativi della realtà visibile, relazionata ad altri scenari talora scaturiti dal vivere quotidiano, talora offerti dalla cronaca del suo tempo.
Personali: 1978 Gall. Esedra PD; 1980 Gall. Ghirlandina MO; Gall. Bandini LI; 1981 Gall. Tiziano VR; 1982 Gall. Emilia MO; Gall. La Firma TN; 1983 Gall.Conti BS; 1986 Gall. Torre Civica MN; 1987 Gall. Falco TE; 1988 Gall. La Firma TN; 1989 Gall. 707 (USA); 1995 Gall. Schaller (Ge); 1997 Centro Soliera MO; 1998 Biblioteca Arsiero; 1999 Villa Fabriani MO; 2000 Casa Arte Vittone TN; 2001 Centre Art Contemporain (Fr); 2002- 2003-2007 Gall. S.Moretto VI; 2004 Expo Arte MI; Mirabilarte TN; Chiesa S.Nicolò TN; 2006 Spazio Arte NO; Settimana Arte BS; 2009 7 Espressioni MN; 2010 Gall. Craffonara TN; 2011 Gall.Bosio BS; 2012 Castello Drena TN; 2014 Gall.Sturzo VE; 2015 Ca’La Ghironda BO; 2016 Gall.13 R.E.
Roberto Codroico nato a Niederbeisheim (Germania) residente a Trento.
Laureato in architettura, è abilitato all’insegnamento di Storia dell’Arte e Disegno, già insegnante di ruolo; dal 1977 architetto per i Beni Culturali della P.A.T.
Membro di diverse Commissioni Provinciali, tra le quali: dei Beni Culturali, del Paesaggio, della Edilizia del Comune di Trento, del Castello del Buonconsiglio; autore di diversi interventi di restauro sui più importanti edifici di Trento e della Provincia;.
Docente a contratto presso le Facoltà di Ingegneria e Lettere; autore di molteplici saggi di storia e d’arte.
Codroico ha al suo attivo con una lunga attività artistica e di ricerca nel campo delle Arti figurative.
Già segnalato Bolaffi nel 1974, dopo alcune iniziali importanti mostre e un lunga assenza pubblica, in coincidenza del ruolo di responsabile per la tutela dei monumenti di Trento, ha ripreso l’attività espositiva con numerose Mostre all’estero ed in Italia.
Pittore astratto, si esprime prevalentemente con il colore e con la «linea», tanto da aver creato un proprio linguaggio, ma non disdegna altri mezzi quali: collage, fotografia, scultura, moda e performance, rimanendo comunque sempre fedele al suo linguaggio, al colore e alla linea.
Livio Conta.
Dopo aver frequentato l’istituto d’arte, all’inizio degli anni ’60 si trasferisce a Parigi, dove si iscrive alla scuola di disegno del Museo del Louvre.
Nel 1963 si reca a Pietrasanta per confrontarsi con la scultura del marmo; qui incontra Marino Marini che lo incoraggia a proseguire il percorso artistico, visti i risultati già raggiunti.
Un lungo soggiorno in Spagna arricchisce la sua tavolozza, anche a seguito degli studi eseguiti sulle opere di El Greco.
Il periodo trascorso a Milano, dove incontra vari artisti e critici, contribuisce in modo decisivo alla sua formazione sia culturale che stilistica.
Legato da profonda amicizia al grande pianista Arturo Benedetti Michelangeli, a cui dedica 43 opere pittoriche (Sensazioni melodiche), 23 delle quali esposte nel 1973 alla Salle Pleyel di Parigi durante un recital del Maestro.
Uno dei ritratti è stato riprodotto, per desiderio espresso dallo stesso Michelangeli, sulla copertina di un suo disco - Carnaval di Schumann - edito dalla EMI nel 1975.
Ha esposto i propri lavori in numerose città italiane ed estere, tra cui Parigi, Barcellona, Monaco di Baviera, Strasburgo (Palazzo del Consiglio d’Europa), Basilea, Hannover, Torino, Roma (Palazzo Barberini), Palermo.
Le mostre personali più recenti sono state a Milano, Brescia (Palazzo della Loggia) e Arezzo (Galleria Civica).
Opere bronzee figurano in diversi luoghi pubblici anche oltre i confini nazionali, come ad esempio a San Diego in California, nel mausoleo di Denver in Colorado, a Chicago nell’Illinois, nel Wisconsin, in Florida, Texas, Grecia, Belgio, Croazia, Germania, Austria, Polonia. L’attività nel campo dell’arte sacra risulta notevole.
Sculture in bronzo, legno, marmo, oltre a mosaici, vetrate, affreschi e olii su tela, sono stati collocati in chiese italiane e in diversi edifici sacri all’estero.
Nel 2011 partecipa su invito alla LIV Biennale di Venezia, curata dal critico Vittorio Sgarbi.
Elena Fozzer: nasce a Trento. Figlia della scultore Eraldo Fozzer.
Compie studi classici e artistici fra Trento, Venezia, Milano e Parigi.
Si occupa di pittura, scultura e poesia. Espone in 30 mostre personali (tra cui Trento, Milano, Parigi, Mosca...) e almeno 100 mostre collettive o di gruppo in Europa e in America.
Si sono occupati della sua arte importanti critici, tra cui gli italiani: T. Toniato, F. Menna, C. Belloli, G. Belli, L. Serravalli, L. Caramel, R. Francescotti, F. Degasperi, R. Turrina. D. Eccher, G. Nicoletti, P. Marsili, F. Cavallucci, N. Tamanini.
Conservano sue opere: Art Center, Polaveno (BS) – Arte Struktura, Milano – MART, Rovereto – Gall. St. Charles de Rose, Parigi – Museo Arte Contemporanea e Madì, Maubeuge (Francia) – Isisuf, Milano – MAGA, Gallarate – Museo Bargellini, Pieve di Cento (BO) – MACLA, Buenos Aires (Argentina) – Museo Mondrian Huis, Olanda – Museo Arte Contemporanea e Madì, Budapest (Ungheria) – Pinacoteca Comunale, Ruffano (Lecce) – e altri.
Per l’arte figurativa il curriculum è riportato su molte pubblicazioni, tra cui: -arte costruita. Incidenza italiana – a cura di Giulio Carlo Argan, Carlo Belloli, Riccardo Barletta; -ADAC-MART – a cura di Luigi Serravalli e Gabriella Belli; -da Madì a Madì – a cura di Emma Zanella. Museo arte contemporanea di Gallarate; -arte italiana del Novecento (pag. 116), Deagostini; -arte italiana del Novecento, Electa; -storia arte italiana del Novecento – a cura di Giorgio di Genova, ed. Bora; -«l’arte costruisce l’Europa: costruttivismo, concretismo, cinevisualismo, madì internazionale, per l’unificazione europea» – a cura di Anna Canali, ed. Artestruktura.
Daniela Larentis – [email protected]
(Continua)
La seconda parte verrà pubblicata domani, con l’intervista al curatore, Aldo Pancheri.