L’esercitazione notturna di protezione civile a Caldonazzo
Nella notte tra il 26 e il 27 luglio verrà simulato un tremendo incidente ferroviario
>
Sarà in notturna, coinvolgerà diverse componenti della protezione civile e molti enti, si avvicinerà il più possibile alle condizioni che si verificherebbero nella realtà, prevede un’informazione puntuale alla popolazione: l’esercitazione di protezione civile che si terrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 luglio (orario previsto dalle 0.00 alle 4.00) a Caldonazzo (tra la stazione ferroviaria e il passaggio a livello che permette l’attraversamento della linea ferroviaria ai mezzi stradali che percorrono via Brenta) ha molti ingredienti che la rendono complessa ma anche interessante nei risultati che potrà offrire agli addetti ai lavori.
Per favorire la massima informazione alle ore 21.00 di sabato ci sarà un incontro formativo aperto anche ai cittadini, presso la «Casa della Cultura» di Caldonazzo.
L’operazione è stata illustrata questa mattina nel palazzo della Provincia autonoma di Trento, alla presenza dell’assessore alla protezione civile Tiziano Mellarini, della dirigente della Centrale unica di emergenza Luisa Zappini (nella foto), del dirigente del Servizio Antincendi e protezione civile Stefano De Vigili e, per il gruppo FS, di Alessandro Martino, Coordinatore Protezione Aziendale Verona di Rete Ferroviaria Italiana.
«È sempre motivo di soddisfazione – ha detto l’assessore Mellarini – vedere la macchina della protezione civile impegnata costantemente nell’addestramento e nella formazione, a garanzia di una sempre più efficiente operatività. Per questo si devono ringraziare tutte le sue componenti, quelle professionali e quelle volontarie. Il grande numero delle professionalità coinvolte contribuisce significativamente a creare maggiore sicurezza.
«È importante quindi che queste iniziative siano organizzate su tutto il territorio provinciale, per una sempre più puntuale formazione degli operatori e informazione per i cittadini, che chiedono sicurezza e devono sapere che, grazie all’impegno di molti, possono ottenerla.»
Lo scenario ipotizzato prevede un urto presso un passaggio a livello fra un veicolo stradale e un mezzo d’opera, in uso al personale della manutenzione di RFI (Rete Ferroviaria Italiana SpA), che percorre il tratto di linea ferroviaria Trento - Primolano.
A seguito dell’urto, si rende necessario interrompere la circolazione ferroviaria e stradale, mettere in sicurezza l’area, dare soccorso e assistenza alle persone rimaste traumatizzate o ferite.
Alcuni dettagli della simulazione: durante la sospensione notturna della circolazione ferroviaria, un mezzo d’opera della manutenzione, proveniente da Levico, in arrivo nella stazione di Caldonazzo, urta accidentalmente un veicolo stradale.
Un agente della manutenzione, rimasto illeso a seguito dell’urto, scende dal mezzo d’opera per valutare l’accaduto e constata che l’urto è avvenuto contro un veicolo occupato da quattro persone che necessitano di soccorso sanitario.
Degli altri addetti rimasti sul mezzo d’opera, due risultano essere feriti.
«Si simuleranno il più possibile le condizioni che si verificherebbero nella realtà – ha aggiunto Luisa Zappini – e il traffico della zona non subirà modificazioni o sospensioni; ma il tutto sarà fatto in sicurezza, per gli operatori e per la popolazione interessata, grazie al dispositivo che sarà impiegato e all’informazione.
«Con questa esercitazione vogliamo testare la capacità di risposta di tutto il sistema che in Trentino deve garantire sicurezza e soccorso.
«Abbiamo scelto un ambito e uno scenario particolarmente significativo e complesso, in quanto caratterizzato da punti di particolare vulnerabilità come i passaggi a livello. Puntiamo molto sull’informazione perché maggiore e più capillare è, maggiore è la sicurezza per tutti.»
Nell’esercitazione saranno coinvolti Vigili del fuoco, soccorso sanitario, forze di polizia, personale di RFI. Saranno monitorati tempi e modalità di intervento.