APSTI: «Kirana» tra le cinque migliori startup d’Italia
La startup, dal 2013 nel BIC di Rovereto, protagonista a fine maggio alla Sant’Anna di Pisa
Un anno fa si era insediata, neonata startup, negli spazi del Polo Tecnologico di Rovereto: oggi Kirana è tra le cinque imprese finaliste al Premio Speciale Start Up Parchi Scientifici e Tecnologici promosso da APSTI, l’Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani, nell'ambito della business competition «Start Up dell'Anno» organizzata dall'Associazione PNICube.
L’azienda, guidata da Enrico Gallus, ingegnere nucleare milanese di 45 anni e da Armando Favi, ingegnere meccanico napoletano di 43 anni, è specializzata nello sviluppo di processi di microlavorazione laser.
La finale della business competition si terrà venerdì 30 maggio a Pisa presso la Scuola Superiore Sant'Anna.
Kirana, che per l’occasione sarà accompagnata da Trentino Sviluppo, avrà la possibilità di ambire al titolo di migliore startup d’Italia nella sezione speciale riservata agli incubatori d’impresa, presentandosi a una giuria composta da manager d’impresa ed investitori privati.
Numerosi settori industriali - dall’automotive all’aerospaziale, dalla microelettronica alla meccanica di precisione, dal medicale all’energia - richiedono in maniera crescente, a livello mondiale, dispositivi miniaturizzati per la fabbricazione di micro-parti di forme e materiali diversi.
Il settore delle microlavorazioni ha preso piede solo negli ultimi anni: fiore all’occhiello nel panorama italiano è il caso di Kirana, giovane impresa con sede al Polo Tecnologico di Rovereto, che grazie a una tecnologia laser di ultima generazione, particolarmente flessibile e capace di trattare tutti i materiali industriali (metalli, ceramiche, polimeri, dielettrici, semiconduttori, compositi), offre soluzioni personalizzate in base alle esigenze del cliente: dalla microforatura (si parla di fori del diametro di pochi micron) al taglio di precisione di micro-parti, passando per la strutturazione superficiale, l’ablazione di film sottili, la microincisione, la microfresatura e la marcatura non convenzionale.
Kirana non si limita tuttavia alla sola lavorazione conto terzi. A seconda delle esigenze del cliente, al quale è offerta anche consulenza tecnologica e assistenza nella risoluzione dei problemi, l’azienda propone soluzioni industriali complete, fino a fornire, grazie a partnership strategiche, sistemi laser speciali dedicati all’applicazione sviluppata.
«Di fatto – spiega Gallus – nel nostro Paese, oltre a Kirana, non esistono aziende specializzate in tal senso. La strategia da noi perseguita di essere i first movers in Italia nell’introduzione e nel potenziamento di nuove applicazioni delle microlavorazioni laser, ci consentirà di sfruttare i vantaggi legati alla penetrazione di nuovi segmenti, conoscendone, in anticipo sulla potenziale concorrenza, le esigenze e disponendo per primi del know-how tecnologico per soddisfarle.»
Le singolari caratteristiche delle tecnologie sviluppate dalla startup avevano già consentito ad Enrico Gallus, insieme al socio Armando Favi, di ottenere il contributo previsto dal Seed Money, lo strumento di sostegno alle giovani imprese innovative finanziato dalla Provincia autonoma di Trento con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e gestito operativamente da Trentino Sviluppo.
Kirana si era dunque insediata in Trentino, negli spazi a canone agevolato del BIC di Rovereto, richiamata dalla prospettiva di entrare a far parte del nuovo Polo della Meccatronica e dai rapporti proficui con l’Università di Trento.
«La creazione di un network di relazioni con l’esterno – conferma Gallus – al fine di condividere tecnologie e competenze e offrire al cliente il maggiore valore complessivo rappresenta una delle mission aziendali.»
Le partnership già avviate - con centri di eccellenza per la ricerca, fornitori e clienti lead users - sono state fino ad oggi strategiche nello sviluppo di prodotti innovativi.
Nuove ne verranno certamente anche grazie alla visibilità garantita dall’evento di Pisa dove Kirana sarà accompagnata da Trentino Sviluppo, socio APSTI.