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Le passioni/ 2: L’invidia – Di Giuseppe Maiolo, psicanalista

È un desiderio frustrato di ciò che non si riesce avere e di quello che non può godere

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Si tratta di una passione intensa che sovente nasce dall´idea che l´altro o gli altri siano, rispetto a noi, in posizione di vantaggio.
In questo confronto tra noi e gli altri si mescolano desiderio e ammirazione, rabbia e ostilità.
Qualche volta odio.
L’invidia è diversa dalla gelosia anche se spesso viene coniugata insieme.
La gelosia è sempre in relazione con un rapporto affettivo, mentre l´invidia può non essere collegata ad una relazione.
Perché si può invidiare la condizione sociale di un altro, il suo benessere materiale o quello psico-fisico, le cose che possiede che vi sia un legame affettivo con la persona invidiata.
 
L’invidia è un sentimento «adulto».
È un desiderio frustrato di ciò che non si è potuto avere e di quello che non può godere.
Chi invidia desidera cose materiali o spirituali che gli altri hanno oppure ne vorrebbe di più per se stesso.
Così questa passione quando tracima si trasforma in risentimento, malanimo e malevolenza, pensiero ostile e inimicizia.
Diviene una tensione negativa che non di rado si accompagna a una desolante speranza che l´altro perda quello che ha o provi umiliazione e insuccesso, sventura ma anche malattia o, addirittura, morte.
 
In questo senso allora l’invidia diviene un sentimento patologico e disturbante quando chi la prova non la sa contenere.
Infatti se si è perso il senso del reale si rende visibile un malessere profondo che ha origine non tanto dal confronto, quanto da una valutazione errata di se stessi.
Quando sfugge totalmente alla ragione, ha un lato paranoico e inquietante, che devasta.
Perché è lo sconfinamento nell’odio, cioè in un’altro sentimento acuto e alle volte devastante.
 
In ogni caso senza un aspetto così negativo, l´invidia come passione presente nelle relazioni umane, di solito è occulta, nascosta, difficile da rintracciare.
Da un punto di vista psicologico spesso rappresenta una ferita interna che secerne umori negativi e produce sofferenza e continua insoddisfazione.
Se invece è contenuta entro limiti accettabili, può essere una passione preziosa che aiuta a migliorare se stessi.
 
Giuseppe Maiolo – giuseppe.maiolo@unibz.it 
Prof. Giuseppe Maiolo, psicoanalista
Docente di Educazione alla sessualità all'Università di Bolzano Facoltà di Scienze della Formazione.

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