Social Housing, efficienza energetica e rete tra attori
Così la Comunità della Vallagarina combatte la crisi edilizia
La crisi che sta vivendo il settore immobiliare ed edilizio nella Vallagarina - ma vale per tutto il Trentino - sicuramente è frutto della congiuntura nazionale e internazionale ma anche di un problema specifico che riguarda la nostra terra: abbiamo edificato troppo.
Se a questo si aggiunge che i più esperti analisti di economia sostengono che la crisi economica non è passeggera ma strutturale si può capire come le imprese siano in ansia per un cambiamento che si preannuncia radicale chiamando a sperimentare nuovi modelli di impresa e puntare sul recupero del patrimonio edilizio esistente.
Di questo e di altro si è parlato martedì sera nella sede della Comunità della Vallagarina in via Tommaseo a Rovereto dove si è svolto un incontro pubblico informativo su «Prospettive e opportunità per la filiera delle costruzioni e il comparto dell’edilizia nella Comunità della Vallagarina» L’evento, che era organizzato dalla Comunità in collaborazione con l’associazione artigiani e piccole imprese della provincia di Trento, ha visto una sala affollata ed è proseguito sino a mezzanotte.
Molte e interessanti le relazioni a partire da quella dell’assessore provinciale Carlo Daldoss, del presidente della Comunità Stefano Bisoffi e dell’assessore di settore Claudio Soini, di Sergio Remi di Trentino Sviluppo, Elisa Armeni e Enrico Boni dell’associazione artigiani e Luigi Boso di Habitech.
Parecchi gli spunti interessanti emersi nel corso dell’incontro, tra cui la volontà dell’assessore provinciale Daldoss di semplificare il settore dell'urbanistica con l’eliminazione di una tappa nell’adozione dei Prg e un generale snellimento delle norme per ottenere tempi più brevi.
La provincia intende anche riconvertire l’Itea che da Spa tornerà a diventare pubblica e interverrà solo sull’esistente (non realizzerà più nuovi edifici).
A parlare di erosione del territorio è stato l’assessore di Comunità Claudio Soini che ha ripercorso le tappe finora effettuate per la stesura del piano territoriale di Comunità, piano che ha fatto emergere i dati del consumo del territorio nella Vallagarina.
220 ettari sono andati alle aree produttive primarie (60 ettari per le aree produttive locali e 160 per quelle commerciali produttive), di cui 63 nella sola zona di Rovereto per un raggio di 3,5 km.
L’edificato in residenze invece ammonta a circa 900 ettari e nei piani regolatori la potenzialità delle future aree edificatorie previste è di altri 110 ettari che utilizzando un indice edificatorio significherebbe soddisfare la richiesta di abitazione di 9.500 persone (4.000 famiglie) nei prossimi 8/9 anni.
Si è parlato anche di Social Housing: il fondo che apre uno scenario nuovo.
Si tratta di un innovativo strumento per l'edilizia sociale, che prevede di andare ad acquistare l’invenduto e che in questa prima fase individua in 500 alloggi la prima tranche, alloggi destinati a essere locati a canone moderato, ossia diminuito del 30% rispetto a quello di mercato (gli alloggi sono aumentabili poi fino a 2.000 totali, con altri 300 milioni di euro da investire) con un primo investimento stimato di 110 milioni di euro, fra capitali pubblici e privati.
Grande attenzione è stata posta anche alla qualità ed efficienza energetica degli edifici e da più soggetti è emersa la volontà di unirsi e fare rete per affrontare la crisi.