Trovato ordigno bellico inesploso a Pieve di Bono
Due operai che l’hanno rinvenuto facendo degli scavi sono rimasti lievemente ustionati dal contenuto
Erano le 15.30 quando a Pieve di Bono due operai che stavano compiendo degli scavi hanno rinvenuto un ordigno bellico, risalente alla Grande Guerra.
Poteva trattarsi di una bomba chimica, perché i due sono rimasti lievemente ustionati da quanto fuoruscito dall'ordigno.
Trasportati all’Ospedale di Tione, è stato ritenuto necessario far intervenire sul posto un medico dell’Ospedale S. Chiara di Trento esperto in materia NBCR (Nucleare, biologico, chimico e radioattivo).
L’impressione di chi li ha soccorsi è che si tratti di acido picrico, ma si saprà con precisione dopo le analisi del caso.
L'acido picrico è un materiale altamente esplosivo. Chimicamente appartiene alla famiglia dei fenoli ed è pertanto un composto aromatico. A temperatura ambiente è un solido cristallino giallo. Viene ottenuto per nitrazione del fenolo, una sostituzione elettrofila aromatica.
Insomma, più che guerra chimica si tratterebbe di un esplosivo scoperto a metà Ottocento, con forti capacità corrosive.
I due che sono venuti a contatto con questo composto sono stati decontaminati sul posto e tenuti sotto osservazione, ma le loro ferite sono state definite di lieve entità.