Parliamo di chirurgia e medicina estetica – Di Nadia Clementi

Intervista esclusiva al dott. Maurizio Berlanda, chirurgo estetico attivo presso il C.S.T. Centro Sanitario di specialistica e diagnostica di Trento.

Bellezza e giovinezza sono requisiti della società contemporanea, nella quale il continuo confronto con modelli troppo «perfetti» e la costante insoddisfazione di se stessi porta sempre più persone ad affollare le sale di attesa dei chirurghi estetici.
Il fenomeno non riguarda solo il ceto più abbiente, ma coinvolge ogni categoria di persone.
  
Fino a qualche anno fa, infatti, nell’immaginario collettivo la chirurgia estetica e la medicina estetica riguardavano i capricci dei vip che desideravano un aspetto corrispondente a stereotipi di bellezza e a modelli spesso irraggiungibili imposti dai media: apparire, piacersi e piacere per essere accettati.
Prima di fare questo passo, dobbiamo però tenere ben presente che la chirurgia non può risolvere le nostre difficoltà interiori, e i nostri disagi psicologici.
 
Le motivazioni che spingono le persone a rivolgersi al chirurgo estetico possono essere varie e tutte condizionate da un disagio psicologico per un difetto fisico evidente o anche per imperfezioni apparentemente insignificanti ma che per il soggetto interessato rivestono grande importanza.
Proprio per questo lo specialista attento è colui che sa dare lo stesso peso ai vari tipi di difetti/disagi la cui correzione migliora l’autostima del paziente.
Non si deve però dimenticare che gli interventi estetici sono delle vere e proprie operazioni chirurgiche e talvolta possono manifestarsi delle complicanze con risultati diversi dalle aspettative.
Eppure, nonostante i rischi, un «ritocchino» è sempre più richiesto a tutte le età sia da donne che da uomini particolarmente intorno ai 50 anni, quando si sviluppa una vera e propria intolleranza all’invecchiamento.
Alla luce di questa tendenza, prima di sottoporsi a un intervento estetico è fondamentale conoscere chi opera direttamente sui pazienti.
È il caso del dottor Maurizio Berlanda che, nell'intervista gentilmente concessa, ci illustra l’importanza della sua professione.

 Chi è il dott. Maurizio Berlanda?
Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova nel 1982. Specialista in Chirurgia Generale all’Università di Verona nel 1987.
Fellow in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica all’Università di Goeteborg (Swe) 1985. Master in Chirurgia Plastica Estetica all’Università di Padova.
Diploma presso la Scuola Superiore Postuniversitaria di Medicina ad indirizzo Estetico – Agorà – di Milano.
Chirurgo plastico da anni, si interessa attivamente anche di Medicina Estetica Consultant aesthetic surgery presso le cliniche Highgate Hospital e London Welbeck Hospital di Londra dal 2004.
Libero professionista in Chirurgia Estetica e Medicina Estetica in Londra, Milano, Modena, Palermo e Trento.

Dottore, può spiegarci la differenza tra medicina estetica e chirurgia estetica?
«Preferirei dire ciò che hanno in comune piuttosto che le differenze, poi definirle singolarmente. I trattamenti medici e i trattamenti di chirurgia estetica (quasi esclusivamente ambulatoriali), sono sempre più rivolti sia al miglioramento dell’aspetto che alla prevenzione e alla cura dell’invecchiamento con metodi scientifici che si differenziano in base alle tre branche specialistiche in ambito estetico ma in contesto scientifico con una loro individualità, un corpo dottrinale e tecniche sue proprie.»
 
«Medicina Estetica: è l’evoluzione medico-scientifica della cosmesi che ha lo scopo di mantenere fresco e giovane l’aspetto del nostro corpo con particolare attenzione all’efficienza delle sue funzioni biologiche per prevenire e rallentare i segni del tempo.»
«Chirurgia Estetica: è la disciplina chirurgica costituita da precise basi scientifiche e tecniche sue proprie, che permette di modificare, correggere o eliminare inestetismi e difetti in ogni parte del corpo per armonizzare i profili e le proporzioni, con particolare attenzione al ringiovanimento dell’ aspetto.»
«Chirurgia Plastica: è la branca specialistica della chirurgia ricostruttiva che si propone di dare integrità anatomica e funzionale a chi ne sia privo per cause diverse come: malattie deformanti, mutilazioni, interventi chirurgici demolitivi o esiti di incidenti.»
 
Cos'è secondo lei la «bellezza»?
«È un concetto sul quale studiosi e artisti di ogni epoca hanno cercato invano di descrivere un ideale assoluto. Darle una definizione sarebbe minimale, riduttivo.
«È chiaro che i canoni della bellezza si sono modificati e si modificheranno nel tempo in funzione del contesto socio-culturale.
«Dal mio punto di vista, la bellezza è la condizione di sereno equilibrio fra l’aspetto che abbiamo e quello che gradiremmo avere: è lo stare bene con se stessi e con gli altri.»
 
Si rivolgono al chirurgo estetico più donne o uomini? Di quali età ? Anche giovanissimi?
«È ancora prevalente la presenza femminile però negli ultimi anni la percentuale dei maschi è in aumento e si attesta intorno al 25-30%.
«Allo stato attuale la chirurgia estetica non ha età, vale a dire che tende a migliorare e valorizzare un viso o una parte del corpo, non a stravolgerli.
«Questo è un concetto universale, valido in ogni fase della vita.»
 
Anche i minori?
«Ovviamente gli interventi eseguiti sui minori, devono essere autorizzati dai genitori e dettati da disagio psicologico del minore. Il più richiesto è l’otoplastica, l’intervento di correzione delle orecchie a sventola, che si effettua più frequentemente tra i 7 e 12 anni, (ma anche in età successive) che a tutti gli effetti va considerata una e vera e propria patologia per che ne avverta il disagio.»
 
Quando un difetto estetico è patologico?
«L’Organizzazione Mondiale della Sanità, che fra le altre cose si occupa di classificare una condizione clinica, ha riconosciuto il disagio psicologico come una patologia d’organo da curare.
Quindi se un difetto estetico condiziona il comportamento e l’attività di relazione è indicata la correzione con l’intervento di chirurgia estetica.»
 
I maschi a quali interventi ricorrono maggiormente?
«Prevalentemente il ringiovanimento dello sguardo con la Blefaroplastica (chirurgia estetica delle palpebre cadenti e/o borse sotto gli occhi) e la liposcultura/lipoaspirazione intervento volto a migliorare il giro vita addome e fianchi.
«Tra i più richiesti indistintamente per maschi e femmine dai 40 anni in poi è il Lifting senza cicatrici e senza scollamenti (ringiovanimento per sospensione dei tessuti molli, viso e collo, sopraciglio, braccia, cosce, glutei) eseguibili in anestesia locale e spesso in regime ambulatoriale.»
 
Quali sono gli interventi indistintamente più richiesti?
«Il Lifting e la Mastopalstica (sollevamento – aumento/diminuzione volume del seno) e modellamenti corporei in genere, senza limite di età.
«Sono anche molto richieste le recentissime metodiche per eliminare piccoli segni del tempo e contemporaneamente migliorare la qualità della pelle e dei tessuti molli, trattamenti ambulatoriali
che hanno finalità di prevenzione e cura del derma come la Biorivitalizzazione: consiste in un ciclo di 4 / 5 sedute a con infiltrazioni di sostanze biorivitalizzanti/biostimolanti, con una sottile cannula, simile ad un ago, che non lascia segni, né ematomi.
«Il trattamento è finalizzato a rigenerare e migliore la qualità della pelle. L’ultima novità in questo ambito è l’utilizzo dei Fattori di Crescita Piastrinici.
«L’utilizzo della tossina Botulinica, per eliminare le rughe del terzo superiore del viso.
«Ialuroniplastica per l’aumento volumetrico di zigomi e mento, ottenuto per infiltrazione di acido ialuronico: la molecola più rappresentata nei tessuti umani e animali. Conferisce alla pelle quelle sue particolari proprietà di idratazione e tonicità e compattezza
«Una sua mancanza determina un assottigliamento e rilassamento della pelle che favorisce la formazione di rughe ed inestetismi.»
 
E poi?
«E poi anche Trattamenti di medicina rigenerativa con i fattori di crescita piastrinici del proprio plasma detta Biostimolazione e rigenerazione Biologica con filler autologo (ringiovanimento della pelle: viso, collo, decolleté e dorso delle mani).
«Peeling Chimici ( tecnica di rinnovo della pelle con effetto velluto).»
 
Quali sono i trattamenti eseguiti esclusivamente in clinica?
«Sono gli interventi che si eseguono in anestesia generale con una notte di degenza prima della dimissione e quindi del ritorno al proprio domicilio:
«Mastoplastica riduttiva (riduzione del volume del seno);
«Mastopessi (lifting del seno senza riduzione di volume o con posizionamento di protesi);
«Addominoplastica ( correzione dell’addome pendulo, globoso e la chirurgia correttiva della pelle in eccesso dopo importanti dimagrimenti);
«Liposuzione total body (correzione degli accumuli diffusi di grasso corporeo);
«Rinoplastica (correzione di forma e dimensione del naso).»
 
Quali le nuove frontiere della chirurgia estetica?
«Il capitolo più importante dell’innovazione estetica e quella della chirurgia mini invasiva o assolutamente non invasiva trattasi di metodiche chirurgiche che si eseguono senza incisioni e senza scollamenti per cui sono pratiche prevalentemente ambulatoriali.
«Utilizzano i fili di sospensione (veri e propri fili con caratteristiche particolari, simili a quelli usati comunemente nelle sale operatorie) questa è la vera rivoluzione della chirurgia medica estetica.»
 
E come si effettua?
«Da oggi è possibile un intervento di ringiovanimento, come il lifting del viso, del sopracciglio e del collo, con fili elastici e minimo scollamento sottocutaneo, il tutto a livello ambulatoriale, con un impatto chirurgico minimo, un veloce recupero post operatorio, ritorno immediato a vita normale e risultati più duraturi.»
 
E ad esempio…?
«Oggi abbiamo anche i fili di sospensione assorbibili, molto piccoli e biocompatibili ,posizionati in anestesia locale, trattamento ambulatoriale per ottenere un effetto di ringiovanimento naturale e immediato dell’aspetto del volto senza dolore, a bassissimo rischio e senza complicazioni, con costi ridottissimi.
«Tutto questo in armonia con quanto chiede oggi il paziente, ritocchi minimi, con un risultato del tutto naturale che ridona giovanile freschezza soprattutto senza intervento chirurgico.
«Sostituire la chirurgia invasiva tradizionale è l’innovazione per noi specialisti ed è il futuro per i pazienti.
La tecnica innovativa del filo elastico, è praticata con ottimi risultati anche per il lifting dei glutei, (in sostituzione delle protesi usate in precedenza) per migliorare la forma e ricompattare il gluteo. Anche questa metodica è puramente ambulatoriale, si esegue in anestesia locale e la paziente torna a casa immediatamente.»
 
La ricostruzione del seno si effettua in che modo e quali sono le ultime novità nel campo della chirurgia ricostruttiva?
«La protesi mammarie ci sono da circa mezzo secolo e, soprattutto quelle di ultima generazione, possono durare tutta la vita, ma il consiglio è quello di sostituirle ogni 15 anni, per l’ipotetico rischio di usura/rottura anche se remoto.
«Per aumentare il volume del seno (mastoplastica additiva) vi sono varie tecniche che si differenziano prevalentemente per il posizionamento della protesi a livelli tessutali diversi: sottoghiandolare, sottomuscolare, sottofasciale.
«La novità consiste nel modo di realizzare lo spazio per inserirvi la protesi utilizzando uno strumento da me studiato e realizzato (Valva di Berlanda) per la mastoplastica additiva "per separazione intramuscolare".
«Questa è l’unica tecnica di posizionamento sottomuscolare della protesi che lascia il muscolo grande pettorale completamente integro nella sua struttura anatomica e nel suo funzionamento, evitando dolori post operatori tipici delle altre tecniche sottomuscolari senza deformazioni della superficie cutanea durante la contrazione del muscolo stesso e un recupero post operatorio brevissimo.»
 
«Molto richiesta è, oltre alla chirurgia che mira a ricostruire il seno, la chirurgia estetica genitale, decisamente recente; la si pratica su ambo i sessi da meno di un decennio ma solo ora è maggiormente trattata negli ambienti scientifici congressuali e amplificata dai media.
«Ancora più diffusa è la pratica della medicina estetica dei genitali che si esegue prevalentemente sul sesso femminile per i buoni risultati che si ottengono nel ringiovanimento delle mucose vulvo vaginali .
«La biorivitalizzazione e l’infiltrazione con acido ialuronico già sopra descritte, sono le metodiche di ringiovanimento delle mucose vulvo-vaginali che consentono di mantenere il naturale turgore e la idratazione delle stesse per un miglioramento sia estetico che funzionale dei genitali esterni femminili. Il trattamento, puramente ambulatoriale, non è doloroso perché fatto in anestesia locale.»
 
C’è il timore dell’intervento?
«Chiunque, in varia misura, avverte un naturale timore per un intervento chirurgico ma tutte le paure spariscono dopo una accurata visita dallo specialista che, attraverso la spiegazione puntuale delle possibilità, dei limiti, delle tecniche impiegate, di come sarà la prima settimana di post operatorio e il resto della convalescenza fino a completa guarigione, unitamente alla descrizione dei rischi, riesce a dissipare i dubbi e dare la sicurezza della conoscenza preventiva di quanto succederà.
«Le pazienti giovani soprattutto del nord Europa sono decisissime, si recano dal chirurgo e vogliono passare all’azione.
«Qui nel nostro contesto territoriale, forse per l’influenza di una diversa mentalità, la maggior parte dei pazienti ha bisogno di più tempo; devono acquisire informazioni e consigli. Probabilmente anche l’aspetto economico, sebbene oggi molto meno impegnativo degli anni precedenti, ha la sua incidenza in merito alla decisione di intervento estetico.»
 
Sono costosi questi interventi?
«Nell’immaginario collettivo si pensa alla medicina e alla chirurgia estetica come un lusso, in realtà non è così: oggi i costi sono competitivi sostenibili dalle più vaste aree di ceti sociali.»
 
La mutua sostiene questi costi ?
«No, gli interventi estetici non sono mutuabili.»
 
Il risultato corrisponde sempre alle aspettative?
«Il risultati ci sono nella stragrande maggioranza dei casi. Gli insuccessi seppure rari, sono ascrivibili ad un’aspettativa di risultato eccessiva da parte del paziente rispetto a quello che tecnicamente sia possibile ottenere.
«Spesso però, anche in questo caso, la responsabilità è del medico che non è stato sufficientemente chiaro durante le spiegazioni pre-operatorie sulla qualità del risultato ottenibile riducendo le aspettative del paziente.»
 
Nel caso d’interventi per così dire «stravolgenti», cosa accade?
«Chi non lavora non sbaglia. Nel caso di un insuccesso, la professionalità del chirurgo e la sua abilità, devono consentire la correzione di un esito non desiderato.»
 
Quali sono i prodotti impiegati?
«I prodotti che devono essere usati sono solo quelli autorizzati dal nostro Ministero della Salute e avvalorati da studi scientifici dei più qualificati, con marchio certificato CEE e FDA.»
 
Quando è necessario rivolgersi alla chirurgia estetica?
«Molte sono le motivazioni per rivolgersi alla chirurgia estetica , non solo la necessità di correggere evidenti alterazioni morfologiche o volumetriche di una o più parti del corpo ma ci si rivolge a questa disciplina per armonizzare, con le giuste aspettative, quanto nell’aspetto di ognuno di noi sia difforme da come ci sentiamo dentro per mantenere appunto l’equilibrio psico-fisico.»
 
L’uso delle cellule staminali impiegate nell’estetica: futuro o realtà?
Per ora l’utilizzo delle cellule staminali, in Italia è vietato, ed è riservato esclusivamente agli studi di ricerca autorizzati dal Ministero con una serie di limitazioni. Sono proibite, perché allo stato attuale, non siamo ancora in grado di influenzare la filiera cellulare desiderata quindi c’è il rischio di sviluppare cellule malate o non gestibili.
«Sono certo che anche il futuro dell’estetica è nelle cellule staminali, e sarà molto prossimo.»
 
Chirurgia estetica nel mondo?
«In Italia la medicina e chirurgia estetica è la prima nel mondo. Inutile recarsi all’estero.»
 
A Trento?
«Non ci sono Cliniche private per interventi importanti, a Trento pratico la medicina e la chirurgia estetica a livello ambulatoriale, non invasiva.»
 
In sintesi?
«Consiglio di essere equilibrati, sia da parte del paziente che soprattutto da parte dello specialista che non deve illudere, non deve creare false promesse ma deve essere esaustivo sia nella spiegazione dei vantaggi, che in quella dei rischi e delle controindicazioni di qualsiasi trattamento o intervento.»
 
Dott. Maurizio Berlanda (www.csttrento.it)
Nadia Clementi (foto)