Una ricetta anti crisi che risale alle imprese del passato

Il gruppo di Storia economica dell’Ateneo di Trento studia l’Archivio Salvadori, vasta documentazione di una ditta leader nel commercio per quasi tre secoli

Analizzare come le imprese del passato reagirono a momenti di crisi, quali furono le scelte che ne determinarono il successo ovvero il fallimento può essere utile per affrontare e superare la difficile situazione attuale.
C’è questa convinzione alla base del progetto che ha portato il gruppo di ricerca in Storia economica del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento a studiare un vasto archivio che comprende intere serie di registri contabili, bilanci, corrispondenza commerciale di un’impresa che segnò una pagina importante della storia economica trentina.
 
L’obiettivo è riflettere sul significato e sulle caratteristiche dell’agire imprenditoriale in prospettiva storica, approfondendo in particolare le modalità con cui gli attori economici del passato hanno agito di fronte alle crisi.
Sotto la lente dei ricercatori c’è l’archivio Salvadori, un complesso documentario di rara consistenza e di particolare interesse nel panorama degli archivi commerciali.
 
La ditta Salvadori tra il Sei e il Settecento divenne protagonista indiscussa dell’economia e della società trentina per continuare a svolgervi un ruolo di primo piano fino all’Ottocento inoltrato.
I Salvadori, inoltre, seppero inserirsi nei più ampi circuiti del mercato internazionale, soprattutto per la commercializzazione del tabacco e della seta di produzione locale.
 
Di questa esperienza imprenditoriale di successo, che ha attraversato indenne un’epoca di profondi cambiamenti economici, sociali e politico-istituzionali, resta una preziosa testimonianza nell’archivio Salvadori, acquistato all’inizio degli anni Ottanta dalla Soprintendenza archivistica per il Trentino Alto Adige e conservato presso l’Archivio di Stato di Trento.
Un intervento di riordino e inventariazione del fondo è stato avviato grazie alla collaborazione di diverse istituzioni locali e al contributo stanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto sul bando 2012 relativo ai progetti di riordino e valorizzazione di archivi.
 
Tra i partner del progetto, promosso dall’Associazione Storia e regione/Geschichte und Region, figurano l’Archivio di Stato di Trento, la Soprintendenza per i beni storico-artistici, librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, l’Archivio provinciale di Trento e il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, che collabora all’iniziativa attraverso il gruppo di ricerca in Storia economica.
Il progetto, intitolato «Nuove fonti per la storia economica, sociale e istituzionale trentina: le carte dell’Archivio Salvadori», è affidato alla responsabilità e al coordinamento scientifico di Cinzia Lorandini, ricercatrice di Storia economica al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento.
 
«Entro il 2013 – riferisce la dottoressa Lorandini - si procederà alla schedatura di una parte consistente della documentazione, affidata alla cooperativa Arcadia, e parallelamente verranno promosse alcune iniziative per far conoscere l’archivio alla comunità scientifica e al pubblico. È prevista, inoltre, l’organizzazione nel prossimo autunno di un workshop internazionale quale occasione di confronto sulle strategie adottate dai mercanti di fronte alle crisi di età moderna. L’obiettivo finale del progetto è giungere a una schedatura completa del materiale e alla redazione di un inventario analitico che possa consentire di valorizzare appieno l’archivio, sia attraverso specifici progetti di ricerca sia mediante l’assegnazione di tesi agli studenti e occasioni di incontro con il pubblico. Per proseguire il lavoro sarà presentata a breve domanda di finanziamento per una seconda fase del progetto».
 
Cinzia Lorandini riprende.
«Il nucleo principale della documentazione è costituito da oltre 1.300 registri e da un centinaio di scatoloni contenenti circa 3.800 pacchettini, ed è databile tra la seconda metà del XVII secolo e la prima metà del XX. Sono presenti, in particolare, intere serie di registri contabili, bilanci, corrispondenza commerciale con numerose località europee, incluse Londra e Mosca. Il complesso documentario comprende, inoltre, l’Archivio dei Roccabruna, una delle più antiche famiglie nobili trentine, giunto ai Salvadori per vie matrimoniali, e l’Archivio dell’abate Giovanni Battista a Prato (1812-1883), noto per il suo impegno politico e pubblicistico in relazione alle aspirazioni autonomistiche del Trentino nel contesto dell’impero asburgico. Il valore dell’Archivio Salvadori era già emerso in occasione di una prima ricostruzione delle vicende dell’impresa e della famiglia Salvadori, che ho già esposto in una monografia (Famiglia e impresa. I Salvadori di Trento nei secoli XVII e XVIII, il Mulino, Bologna 2006), ma molto resta ancora da indagare. L’archivio è di primario interesse tanto per la storia economica quanto per la storia sociale e politico istituzionale trentina».