La Profumeria Dusevich di Trento è tornata in famiglia
Dopo 18 anni dalla cessione sono subentrate le nipoti Rossella e Marinella Depaoli
La notizia potrebbe sembrare di poca importanza per i giovani di oggi, ma la profumeria Dusevich è stata per decenni il punto di riferimento delle novità di élite del mondo dei profumi e dei trattamenti di bellezza nella città di Trento.
Chi c’era nell’ultimo trentennio del secolo scorso, ricorderà la classe del negozio di via Roggia Grande, dove il nonno (Dusevich, appunto) delle attuali proprietarie stava sempre alla cassa a gestire gli sconti, mentre la nonna sopraintendeva un po’ a tutto, facendo formazione alle cinque ragazze in forza al punto vendita.
Il cliente che entrava dai Dusevich sapeva di avere uno staff a disposizione. Il cliente doveva tornare, punto.
Poi venne il momento della pensione, e i nonni Dusevich vendettero il negozio a una profumeria di Verona.
Un prezzo decisamente importante, soprattutto per via del magazzino. I Dusevich sapevano comperare e trattare i prezzi, gestendo il magazzino come una banca.
Magari non era un’azienda da passare alle nipoti, che già lavoravano nel negozio a libro paga. Fatto sta che queste vennero a conoscenza della cessione a cose fatte.
A tutte le dipendenti venne offerto di mantenere il posto di lavoro.
Rossella preferì cambiare e andò alle dipendenze di un altro punto vendita. Ma non resistette molto, solo tre anni. Poi decise di tornare alla base. La qualità del servizio offerto dai Dusevich era unico. E lei non voleva perdere di professionalità.
Rimase dipendente insieme con la sorella Marinella per molti anni, finché non si ripresentò l’occasione.
E le due decisero di fare il gran passo. Ora non erano più le ragazzine del 1995 ed erano in grado di gestire l’azienda, grazie agli insegnamento dei nonni e all’esperienza successivamente maturata.
Hanno acceso un mutuo «da far paura» (ma noi sappiamo che le banche li concedono col contagocce) e via.
Da gennaio sono loro a gestire il negozio dei Dusevich, che ora porta il cognome delle nipoti: Depaoli.
Come dicevamo, magari la notizia può sembrare di poca importanza, ma ci fa sempre piacere vedere come le doti di famiglia riescano a passare dai nonni alle nipoti anche dopo 18 anni.
E soprattutto in un momento in cui sembrava che solo il franchising potesse farcela.
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