Quando il Trentino era percorso dai ghiacciai
L'ultima glaciazione, cominciata 100.000 anni fa, è finita circa 10.000 anni fa
Qualche giorno fa, nel corso di una conferenza stampa, ci è
stato presentato il cosiddetto «Riparo Dalmeri», il più
affascinante accampamento di cacciatori preistorici della fine dei
tempi glaciali. Il materiale recuperato è oggetto di una mostra che
si tiene a Grigno dal 10 maggio al 27 settembre 2009, e rappresenta
uno spaccato di usi e costumi dell'uomo che abitava il Trentino di
13.000 anni fa. Il periodo risale al termina di un'era glaciale, il
cui culmine so era verificato 3.000 anni prima.
Questo dato ci ha particolarmente interessato, perché in così poco
tempo si è passati da un ambiente polare ad uno molto simile a
quello che è toccato vivere a noi del 2000 Dopo Cristo.
Affascinati da questo dato, abbiamo chiesto al Museo Tridentino di
Scienze naturali di darci una cartina che riproducesse lo stato del
nostro territorio in piena glaciazione. L'abbiamo ricevuta e la
riproduciamo volentieri qui di seguito.
Nell'immagine, vediamo i ghiacciai principali che ricoprivano il
Trentino. Vediamo spuntare da un mare di ghiaccio le piccole cime
del Bondone e della Paganella. Proseguendo verso sud i ghiacciai si
dividono andando a formare a occidente quello che alla sua
scomparsa diventerà il lago di Garda, in centro quello che ricopre
la valle dell'Adige (separato dal Garda dal monte Baldo), a oriente
il ghiacciaio che scava la Valsugana.
È in quest'ultima vallata che, in un canalone che dal versante
meridionale scende verso nord, è sorto tremila anni dopo il «Riparo
Dalmeri» (segnalato col bollino rosso), quando i ghiacci erano
ormai un solo peraltro recente ricordo.
LE GLACIAZIONI
Ere Glaciali ed Ere Interglaciali
In glaciologia, la scienza che studia i ghiacciai, il termine
glaciazione (letteralmente «azione, movimento dei ghiacci») è
sinonimo di «Era glaciale» e indica un periodo di tempo in cui i
poli della Terra sono ricoperti da calotte glaciali più o meno
estese.
Secondo questa definizione ci troviamo ancora oggi in un periodo di
glaciazioni, in quanto la Groenlandia e l'Antartico sono ancora
ricoperte dai ghiacci.
Più comunemente, però, quando si parla degli ultimi milioni di anni
della Terra, con glaciazioni ci si riferisce a lunghi periodi di
abbassamento della temperatura (periodi glaciali particolarmente
freddi) durante i quali le calotte glaciali si espandono in
direzione dell'equatore fino a ricoprire gran parte dell'Europa e
del Nord America. In questo senso l'ultima glaciazione era
cominciata 100.000 anni fa ed è finita circa 10.000 anni fa.
La Terra ha sperimentato almeno cinque ere glaciali a partire dalla
lontana Era Arcaica. La più antica si crede abbia avuto luogo tra
2,7 e 2,3 miliardi di anni fa all'inizio del Proterozoico.
La seconda, probabilmente la più intensa, iniziò dagli 800 fino ai
600 milioni di anni fa, durante il tardo Proterozoico. Alcuni
scienziati hanno ipotizzato che l'intera Terra fosse ricoperta
completamente da una coltre di ghiaccio. La fine di quest'era
glaciale fu all'incirca contemporanea alla cosiddetta «Esplosione
Cambriana», un'epoca di grandissima produzione di vita
multicellulare all'inizio del periodo Cambriano.
Tra i 460 e i 430 milioni di anni fa (nell'Ordoviciano superiore)
ci furono una serie minore di glaciazioni, seguite da altre più
intense tra i 350 ed i 250 milioni di anni fa
(Carbonifero-Permiano).
Le epoche glaciali più recenti risalgono al Pleistocene, con
intervalli freddi variabili tra i 40.000 ed i 100.000 anni.
L'ultima glaciazione importante terminò, come abbiamo detto, 10
mila di anni fa.
Quella che più interessa è appunto l'ultima era glaciale
verificatasi nel Quaternario, con probabile inizio già nel
Pliocene, cioè circa un milione di anni fa. Infatti l'effetto del
glacialismo sulla conformazione dei paesaggi attuali è legato in
particolar modo agli ultimi due milioni d'anni di storia della
Terra.
Per gli ultimi 600.000 anni del Quaternario, classicamente si
distinguono quattro periodi glaciali, denominati dal più antico al
più recente Gunz, Mindel, Riss e Wurm con tre interglaciali
presenti tra i quattro glaciali. Recenti studi hanno in realtà
messo in discussione questa suddivisione, contando fino a 6, forse
8, periodi glaciali negli ultimi 800.000 anni.
L'alternarsi periodi glaciali e interglaciali è dovuto a
particolari movimenti della Terra in particolare esistono alcuni
«cicli millenari» (precessione degli equinozi e nutazioni dell'asse
terrestre, rotazione della linea degli apsidi, rotazione della
linea degli equinozi, variazione di eccentricità dell'orbita
terrestre, traslazione del sistema solare nella galassia,
traslazione della galassia nello spazio) che influenzano la
quantità di radiazione solare che colpisce le differenti parti
della terra nei diversi tempi dell'anno e nei vari periodi
geologici.
Altre possibili cause sono le eccezionali attività vulcaniche,
l'intensità delle macchie solari, le variazioni nella composizione
dell'atmosfera (gas serra), lo spostamento delle placche
tettoniche,…
La presenza di numerosi ghiacciai e lo spesso manto di ghiaccio
della Groenlandia e dell'Antartide stanno ad indicare che la Terra
sta ancora attraversando un'era glaciale. C'è allora da chiedersi:
quando l'Emisfero Nord entrerà di nuovo in un periodo di
avanzamento dei ghiacci come quello che terminò 10-12.000 anni fa?
I cicli orbitali ci dicono che andiamo verso una nuova glaciazione.
Nel passato i cicli di forte glaciazione da 100.000 anni furono
intervallati da un periodo interglaciale di 9-12.000 anni.
L'attuale periodo interglaciale ha
circa 10.700 anni. Andiamo quindi incontro ad una ripresa della
glaciazione. Tuttavia, nessun trend di breve periodo o di scala
decennale o persino centennale riesce a rivelare con una certa
affidabilità se stia per cominciare o meno una glaciazione.
Ci sono stati almeno tre periodi ciclici di riscaldamento e
raffreddamento all'interno dell'attuale periodo interglaciale.
L'ottimo climatico ha raggiunto il suo picco 7.000 anni fa, quando
la temperatura media dell'aria, dedotta dal volume di ghiaccio, era
di 1,11°C più alta del presente.
È proprio quel periodo che lo studioso indiano B.G. Tilak indica
come la data più recente possibile per la composizione dei Veda,
quando l'Equinozio di Primavera era in Orione. La sua ipotesi
dell'origine polare del gruppo linguistico indo-europeo, tuttavia,
non esclude la datazione ad un più antico ciclo di precessione.
I due lunghi cicli di riscaldamento che si sono verificati da 4.000
a 8.000 anni prima dell'attuale possono avere poco a che fare con
l'effetto serra che si sostiene causato dalla produzione
industriale di biossido di carbonio.
Una Piccola Era Glaciale cominciò circa 650 anni fa e durò fino al
diciannovesimo secolo. Da allora la Terra si è riscaldata
lentamente, ma la temperatura media non si è mai avvicinata
all'ottimo di 7.000 e 4.500 anni fa. Le ragioni di questi trend
climatici più brevi non sono tutte ancora pienamente comprese. Tra
i tanti fattori che occorre prendere più attentamente in
considerazione ci sono la posizione della Terra nella galassia, i
mutamenti nelle emissioni solari, le variazioni cicliche più
piccole nell'orbita terrestre e le correnti oceaniche.
Perché si susseguono ere glaciali ed ere
interglaciali
Le cause che portano il clima terrestre a entrare e uscire
ciclicamente da un'era glaciale sono ancora controverse. Vi è
tuttavia un consenso generale nell'indicare tre fattori come
determinanti per il verificarsi di questo processo: la composizione
dell'atmosfera, i cambiamenti dell'orbita terrestre intorno al Sole
e dell'orbita del Sole intorno alla Via Lattea; la disposizione dei
continenti sulla superficie terrestre.
Il primo di questi tre fattori è probabilmente il più influente, e
giocò un ruolo fondamentale soprattutto nella prima glaciazione, la
più rigida di tutte.
La presenza di terre all'interno dei circoli polari artico e
antartico appare necessaria per lo sviluppo di un'era glaciale,
probabilmente perché le terre emerse forniscono uno spazio sul
quale la neve e il ghiaccio si possono accumulare durante i periodi
freddi.
L'orbita della Terra non ha una grande importanza come fattore
scatenante di una glaciazione, ma sembra influenzare molto il
susseguirsi dei periodi glaciali e interglaciali all'interno
dell'attuale glaciazione.
Un'altra causa è data dal numero delle macchie solari, il cui
numero influenza la temperatura terrestre.
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