Back from Africa – La nostra troupe è tornata a casa

Dopo tanti teatri di guerra, un teatro di pace: quello delle missioni trentine in Kenia

La nostra troupe è tornata a casa dopo una settimana di duro lavoro in Kenia.
Eravamo in quattro, Francesca Merz (giornalista), Graziano Bosin (operatore TV), Better Tibesigwa (trentina interprete si swahili) e il sottoscritto Guido de Mozzi. Ci ha accompagnati il funzionario della Provincia autonoma di Trento, Andrea Morghen, capo di gabinetto dell’assessore Lia Beltrami, che ha la delega alla cooperazione internazionale.
Li vediamo nella prima foto in basso.
 
Le spese di viaggio sono state sostenute dall’associazione Africa Rafiki onlus che ha sede a Tione di Trento, che ci ha permesso di visitare l’ospedale di Tabaka diretto dal sacerdote medico trentino padre Francesco Avi, il centro St. Martin che si occupa di recuperare disabili e ragazzini in stato di forte disagio, il progetto di pacificazione di Padre James che dirige la Fondazione Consolata di Nairobi, l’orfanotrofio di padre Francis e la bidonville di Nairobi.
 
Una missione estremamente faticosa, ma davvero toccante. Per tutti noi è stata un’esperienza indimenticabile.
Abbiamo percorso 2.000 chilometri, parte dei quali su strade non asfaltate.
Abbiamo scattato più di 5.000 fotografie e oltre 12 ore di riprese televisive.
 
Parleremo a lungo delle missioni che abbiamo visitato e dei relativi progetti, perché ognuna di essi merita un capitolo tutto per sé. Cercheremo di far sapere che cosa stanno facendo i Trentini per alleviare le sofferenze diffuse nel Mondo.
Poiché dobbiamo organizzare la grande quantità di materiale che abbiamo raccolto, cominceremo a pubblicare servizi redazionali, fotografici e televisivi dopo le Feste Vigiliane.
Nel frattempo ci limitiamo a pubblicare qualche fotografia per anticipare quanto andremo a mettere online sul nostro giornale.

Guido de Mozzi 
[email protected]

 
 

Padre Francesco Avi 
 
 

I dirigenti di St. Martin 
 
 
 
Padre James