Fabio Lo Verso: «Il mare colore veleno»

Un reportage narrativo crudo e dolente sul disastro ambientale meno conosciuto d’Italia ma fra i più antichi e profondi

Titolo: Il mare colore veleno. Indagine su uno dei più
            grandi disastri ambientali del paese

Autore: Fabio Lo Verso
Fotografie di Alberto Campi
Illustratore: Alberto Campi
Editore: Fazi, 2023
Pagine: 260, Brossura
Prezzo di copertina: € 18
 
 Descrizione  
«Il quadrilatero della morte». Così è stato ribattezzato il tratto della costa siciliana tra Augusta e Siracusa – nel dopoguerra il più bel posto della Sicilia secondo lo scrittore Tomasi di Lampedusa – dove ha sede il più grande polo petrolchimico d’Italia, il secondo in Europa, un Moloch che produce il 37% del PIL della regione: tre impianti di raffinazione petrolifera, due stabilimenti chimici, tre centrali elettriche, un cementificio, due fabbriche di gas industriale e decine di aziende dell’indotto.
In questi trenta chilometri di territorio dove fabbriche, cisterne e ciminiere si estendono a macchia d’olio sfigurando il paesaggio, ormai da mezzo secolo si consuma un disastro ambientale di proporzioni incalcolabili.
 
Veleni industriali di ogni tipo – mercurio, piombo, idrocarburi, arsenico, benzene, biossido di zolfo e diossine – hanno contaminato il mare, la terra, l’aria e le falde acquifere, e sono entrati nelle case per mietere vittime, tra caduti sul lavoro, morti per tumore e malformazioni congenite nei neonati.
Una tragedia colossale e silenziosa che assume le tinte dell’assurdo, allorché si scontra con l’immobilismo e la corruttela delle istituzioni, con bonifiche abortite e indagini insabbiate e con il cosiddetto «ricatto occupazionale», che porta taluni ad affermare che sia «meglio morire di cancro che di fame».
 
Il mare colore veleno è un lucido e appassionante reportage dai quattro comuni dello sciagurato quadrilatero: dalla città di Augusta al borgo di Melilli, da quello di Priolo Gargallo al capoluogo Siracusa.
Qui dove il miraggio industriale si è dissolto in una lunga agonia sanitaria, economica e sociale, Fabio Lo Verso ha raccolto le testimonianze di attivisti, ex operai, sindaci, politici, procuratori, esponenti della comunità scientifica e difensori dell’industria, ma anche gente comune, famiglie colpite da gravissimi lutti, i cui sentimenti oscillano tra rabbia, paura e rassegnazione.
 
Uno straordinario viaggio-inchiesta tra Augusta e Siracusa, lungo la costa più inquinata della Sicilia, dove la popolazione convive da mezzo secolo con i veleni di un gigantesco polo petrolchimico.
Un reportage narrativo crudo e dolente sul disastro ambientale meno conosciuto d’Italia ma fra i più antichi e profondi.
 
La distruzione dell’ambiente in Italia è stata resa possibile dal ricatto del lavoro: i cittadini sono stati costretti a scegliere la lenta morte per inquinamento pur di sfuggire alla più veloce morte per fame.
La storia del petrolchimico di Siracusa è la stessa che spinge oggi tutto il pianeta sull’orlo del baratro. Conoscerla significa poter costruire antidoti culturali.