Porta a Porta/ 10 – Il commento del lettore Maurizio Panizza
«Noi trentini non siamo gelosi»
Qualcuno vorrebbe che le «eccellenze» del Trentino fossero rimosse, probabilmente per invidia o per propri rimorsi di coscienza.
Convivenza, ambiente, servizi sociali, sanità, scuola, lavoro, ricerca sono solo alcuni degli aspetti per i quali la nostra Provincia - assieme a quella dell'Alto Adige - può essere di esempio e non certo di scandalo per il Paese e per l'Europa.
Margini per ottimizzare i servizi e per ridurre di più le spese, sono convinto che ce ne siano ancora. Ma non è qui il problema che si vuole evidenziare in questi giorni.
È piuttosto da dire che la nostra lunga tradizione contiene in sé la tenacia dei lavoratori di montagna, l'onestà nei comportamenti, la dignità di ognuno del proprio ruolo, il rispetto per le persone e per le Istituzioni.
Forse sta proprio qui, in queste poche cose, il segreto per cui, altre Regioni Autonome, pur godendo delle medesime possibilità di autogoverno, non possono vantare risultati altrettanto lusinghieri.
In altre parole, non è questione «di soldi», bensì semplicemente di storia, di testa e di braccia.
Qualcuno vorrebbe annullare le nostre «eccellenze»?
Lasci stare: farebbe un cattivo servizio anche a se stesso come italiano.
Venga piuttosto a farci visita e a «copiare» dal vivo quanto stiamo facendo qui da ben più di 100 anni.
Noi trentini, quando qualcuno ci prende ad esempio, non ne siamo affatto gelosi.
Maurizio Panizza