Valer e Calì danditati di LEU per il Trentino Orientale

«Perché mi candido con Liberi e Uguali in Trentino»: Antonella Valer e Vincenzo Calì

 Perché mi candido con Liberi e Uguali in Trentino – Antonella Valer 
Mi chiamo Antonella Valer, ho 46 anni, vivo a Trento con mio marito e due ragazzi in affido e sarò la candidata di Liberi e Uguali alla Camera, nel collegio orientale del Trentino.
Non ho esperienze politiche nelle istituzioni, ma faccio politica nella mia vita di tutti i giorni: ho sempre creduto nella partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine alla vita delle loro comunità, nella funzione essenziale dell’educazione, e nell'importanza della formazione per la democrazia. Credo nella politica come la definiva Lorenzo Milani: «Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Uscirne da soli è avarizia. Uscirne tutti insieme è politica».
 
Cresciuta negli anni ’80 e ’90 dell’individualismo, per scoprirlo ho dovuto farne esperienza. Durante un anno di volontariato sociale ho scelto di fermare momentaneamente gli studi e mettere il mio tempo a disposizione degli altri, ma soprattutto di cercare di capire come «funziona il mondo», a partire da un desiderio e una domanda di giustizia.
Da lì sono nate le mie scelte di studiare economia politica, di sperimentare il consumo critico e farne un percorso di ricerca personale costante, di studiare modelli alternativi di economia, di dedicarmi alla formazione su questi temi e di insegnare (part time) economia e diritto agli adulti, nella scuola serale e in carcere.
Poter studiare e facilitare lo studio della democrazia in classe, approfondire la conoscenza della Costituzione, scoprirne la bellezza e condividerla con gli studenti è un grande privilegio; e all'interno del carcere quegli stessi articoli hanno un suono ancora diverso, più profondo, più esigente.
La ricerca di uno stile di vita rispettoso dell’ambiente mi ha spinto anche a cercare di migliorare il sistema della mobilità sostenibile.
Per questo ho fatto parte del consiglio di amministrazione di Trentino Trasporti, ho promosso la nascita della cooperativa di Car sharing trentina, sono stata fra i promotori di un disegno di legge popolare sulla mobilità sostenibile in Trentino.
Ho inoltre contribuito alla nascita della fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili «Fa' la cosa giusta, Trento!».
 
Trovo nelle linee programmatiche di Liberi e Uguali la concretizzazione politica di una società più giusta e sostenibile, a partire dalla priorità di ridurre le disuguaglianze.
Si tratta di fare scelte di politica economica di segno diverso da quelle degli ultimi 20 anni, nella direzione indicata dalla campagna Sbilanciamoci (www.sbilanciamoci.org).
Si tratta cioè di rimettere al centro la persona come valore in sé e soggetto di relazioni, promuovendo l’accesso ai diritti (istruzione, salute) attraverso un intervento pubblico efficiente, di ridare dignità al lavoro creando lavoro buono, utile, sensato; ma anche di ripensare il modello stesso di società e di economia.
Trovo quindi strategica l’alleanza con i Grüne sudtirolesi, che propongono di mettere in discussione il modello di sviluppo e ripensarlo, tenendo conto delle conseguenze sull’ambiente e sulle persone di tutte le scelte economiche ed energetiche.
C'è ancora molto da fare perché l'articolo 3 della nostra Costituzione sia applicato in pieno: credo che il progetto di Liberi e Uguali sia un modo per andare in questa direzione e per questo ho deciso di mettermi in gioco in prima persona accettando la proposta di candidarmi.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana

 Perché mi candido con Liberi e Uguali in Trentino – Vincenzo Calì 
Mi chiamo Vincenzo Calì, ho 72 anni, sono sposato, ho due figlie e quattro nipoti e vivo a Cognola.
Ho detto sì alla proposta di Liberi e Uguali Trentino e sarò il candidato al Senato nel collegio orientale del Trentino, a fianco di Antonella Valer, candidata per la Camera nello stesso collegio.
Di Antonella condivido la spinta ideale: promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine alla vita democratica del nostro Paese.
La mia esperienza parte con la partecipazione attiva ai movimenti che segnarono gli anni sessanta; oggi, in un momento storico in cui vediamo con quali difficoltà le giovani generazioni si trovano ad affrontare le sfide del mondo nuovo, della spinta contestativa di allora è rimasta la volontà di non arrendersi di fronte alla crisi di partecipazione, il senso del dovere di portare il proprio contributo a far sì che il dettato dell’art. 3 della costituzione, che abbiamo difeso con il referendum, non rimanga lettera morta.
Amo il Trentino di cui sono cittadino dal lontano 1968 e alla cui valorizzazione ho dedicato gran parte della mia attività, all’Università e al Museo storico della città capoluogo.
Trovo anch’io come Antonella strategica l’alleanza, siglata con i Grüne sudtirolesi, che propongono di mettere in discussione il modello di sviluppo e ripensarlo tenendo conto delle conseguenze sull’ambiente e sulle persone di tutte le scelte economiche ed energetiche.
Sono un convinto difensore dell’autonomia regionale come passo necessario per giungere a quegli Stati uniti d’Europa che furono il sogno dei nostri resistenti negli anni bui del nazifascismo.