Ancora truffe con il trucco dello specchietto dell'auto rotto
È accaduto a Pergine, dove una coppia di babbei ha finto di essere stata danneggiata. Il truffato ha pagato, ma poi i Carabinieri hanno individuato almeno la donna
Alcune settimane fa, nel centro urbano di Pergine, un anziano alla guida della propria automobile, mentre si era appena fermato per parcheggiare davanti ad un negozio, è stato avvicinato da un’altra vettura con a bordo un uomo e una donna.
Entrambi hanno fatto presente al malcapitato che poco prima aveva danneggiato il loro specchietto retrovisore, accusandolo di non essersi fermato e reclamando il risarcimento del danno.
L’ignaro automobilista, alquanto perplesso non essendosi accorto di nulla, anche a causa della minaccia da parte dei due “danneggiati” di chiamare le forze dell’ordine, che a loro dire gli avrebbero tolto la patente, cedeva alle loro richieste di immediato risarcimento.
Avendo solo 50 € nel portafoglio, i due truffatori lo accompagnavano ad un vicino bancomat per fargli prelevare e farsi consegnare ulteriori 250 €, per poi allontanarsi velocemente.
Solo qualche giorno dopo, ripensando all’accaduto, l’uomo si è reso conto di essere stato truffato e ha deciso di denunciare il fatto alla Stazione Carabinieri di Pergine Valsugana.
I militari hanno subito avviato le indagini riuscendo a dare un volto alla presunta truffatrice, una donna italiana di 35 anni residente fuori regione.
Tuttora in corso le indagini per identificare l’ignoto complice.
Le tecniche truffaldine sono diverse, ma la più comune è la simulazione di un piccolo incidente attraverso il lancio di un sassolino sulla vettura del malcapitato, il quale verrà successivamente invitato ad accostare dai truffatori che gli mostreranno il danno (il più delle volte uno specchietto rotto) asseritamente causato dall’urto.
La vittima, ricollegando il rumore avvertito poco prima all’urto di cui si allude, è così indotta a cedere alle richieste dei malfattori.
In caso di dubbi sulla dinamica dell’incidente, è importante chiamare subito il numero unico di emergenza 112 e non allontanarsi dal luogo del sinistro, poiché uno degli obiettivi dei truffatori è anche quello di scortare le vittime al più vicino sportello bancomat per far loro prelevare il denaro.