Tione, i Carabinieri sospendono l’attività di un cantiere
Imprenditore pizzicato con un lavoratore al nero e senza permesso di soggiorno. Ovviamente è stato anche denunciato
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Nei giorni scorsi, la Stazione Carabinieri di Tione ha deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento un imprenditore edile che aveva alle proprie dipendenze un lavoratore in nero, di provenienza extra comunitaria e privo di regolare permesso di soggiorno.
Tale attività, che testimonia l’attenzione dell’Arma per il tema della «Sicurezza sui Luoghi di Lavoro», è nata durante una normale pattuglia a piedi svolta dai Carabinieri della Stazione di Tione, allorquando i militari hanno rilevato la presenza di alcuni lavoratori stranieri sul ponteggio di un cantiere edile di una abitazione privata, intenti a svolgere la pulizia del piano di calpestio, gettando il materiale di scarto lungo la pubblica via.
A quel punto, insospettiti da tale condotta anomala, i Carabinieri hanno deciso di effettuare un accesso immediato al cantiere per verificare la corretta applicazione delle misure anti infortunistiche e la regolarità dei rapporti di lavoro del personale presente.
Ebbene, nel sito in questione, sono stati individuati e successivamente identificati 4 lavoratori stranieri, tutti provenienti dall’area balcanica, privi della tessera di riconoscimento aziendale: di questi, uno risultava irregolare sul territorio nazionale e infatti nei suoi confronti non era stata fatta da parte dell’imprenditore edile alcuna comunicazione di assunzione al Centro per l’Impiego, risultando quindi a tutti gli effetti un lavoratore in nero, mentre gli altri tre erano viceversa in regola.
Inoltre, sono state accertate varie violazioni al decreto legislativo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs 81/08), le quali sono state segnalate all’Unità Operativa di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (UOPSAL) per l’applicazione delle sanzioni di competenza: ad esempio, è stato rilevato che il ponteggio, pur essendo esposto sulla pubblica via, non era dotato di protezione contro la caduta di materiale edile di scarto, sempre il ponteggio era privo degli assi ferma piedi e degli appoggi i quali non erano stati fissati sul terreno, infine il cantiere era sprovvisto di tutta la cartellonistica obbligatoria in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
A conclusione dell’attività, il lavoratore straniero in nero irregolarmente presente sul territorio nazionale è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Trento per gli adempimenti previsti dalla normativa in tema di espulsione, mentre per il cantiere è stata disposta la sospensione dell’attività in attesa di sanare le violazioni riscontrate.