Il lavoro agile per un Trentino più facile da vivere

Il vicepresidente Spinelli: «Un nuovo modo di interpretare il territorio»

Rendere il Trentino più facile da vivere, più attrattivo, più accogliente e inclusivo, utilizzando lo strumento del lavoro agile. È quanto si propone il progetto «Tr.A.In» Trentino, Agile, Intelligente, sviluppato dalla Provincia autonoma di Trento per favorire la diffusione di nuove forme organizzative nel settore pubblico e in quello privato. Nel corso del 2023, con la collaborazione di Tsm-Trentino School of Management, sono state diverse le azioni poste in essere per portare aventi il progetto. Oggi, nella sede di Tsm, è stato fatto il punto della situazione e si è tenuto l’ultimo dei tre workshop sullo smart working organizzati con il supporto scientifico del Politecnico di Milano.
 
«Crediamo fortemente in questo progetto – ha detto il vicepresidente della Provincia e assessore allo sviluppo economico, Achille Spinelli – perché siamo convinti che riguardi il futuro del mondo del lavoro. Si tratta di un nuovo modo di interpretare il territorio, la sostenibilità e la vivibilità, guardando alle periferie in maniera diversa. Ci permetterà, inoltre, di liberare risorse ora destinate alle strutture e da utilizzare invece per investimenti che abbiano un più alto valore aggiunto. Il progetto "Trentino Agile Intelligente" - ha concluso Spinelli - non costituisce solo un’occasione di cambiamento per le aziende private e per le istituzioni pubbliche, ma anche un’opportunità di valorizzazione del territorio e di aumento del benessere collettivo. Una consapevolezza contenuta nel piano strategico di promozione del lavoro agile nella Provincia autonoma di Trento, approvato due anni fa, che entra ora nella sua fase operativa.»
 
«L'idea è quella di creare, attorno al lavoro agile, - ha sottolineato Luca Comper, dirigente generale del Dipartimento organizzazione, personale e affari generali della Provincia - una vera e propria policy territoriale. Quindi lavoro agile non solo come fattore di trasformazione organizzativa, ma anche come fattore di sviluppo. Nel 2023 – ha ricordato Comper – sono stati 2200 i dipendenti provinciali, circa il 63% del totale, che hanno aderito volontariamente allo smart working. Si tratta di una sorta di patto, un incontro di volontà che mette insieme gli interessi dei lavoratori e quelli del datore di lavoro».
Comper ha poi ricordato che da quest'anno, grazie a un accordo con la Federazione Trentina della Cooperazione, i dipendenti provinciali possono, in via sperimentale, prestare la loro attività lavorativa nei 9 spazi di coworking sparsi sul territorio.
 
«Fa parte del DNA di Tsm – ha detto la direttrice generale Paola Borz – lavorare sul cambiamento culturale attraverso la formazione e le diverse attività di studio e di ricerca che Tsm porta avanti».
Paola Borz ha poi ricordato le molteplici attività poste in essere nel corso del 2023 nell'ambito del progetto «Tr.A.In», fra cui 5 incontri con le comunità di pratica, con un gruppo di 35 persone, 2 incontri del tavolo di consultazione con i sindacati, 3 lezioni magistrali con oltre 150 partecipanti. Vi sono poi le attività di studio per individuare i nuovi indicatori di performance legati al lavoro agile e un webinar con oltre 1000 dipendenti della Provincia.