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Cassa Rurale di Trento: «Noi abbiamo soldi da prestare»

Anticipazioni sul Bilancio 2008: in calo l'utile, dovuto a una politica di prudenza che premia liquidità e garanzia del credito a imprese e famiglie

Seppur in un contesto macro-economico difficile e complesso, che rischia di rimanere incerto ancora per molto tempo, la Cassa Rurale di Trento archivia l'esercizio 2008 con risultati positivi. L'istituto di credito mantiene alta la liquidità per far fronte con tempestività alle richieste di soci e clienti.

«Noi abbiamo soldi da prestare.» - Ha affermato in maniera esplicita stamani il direttore Michele Sartori, presentando i dati di bilancio nel corso di una conferenza stampa nella sede di via Belenzani a Trento.
«La nostra politica è di massima attenzione alle esigenze delle famiglie e delle piccole-medie imprese.» - Ha detto il presidente Giorgio Fracalossi.
Poiché alla chiusura di un bilancio sono già note le risultanze dei primi mesi del nuovo anno, possiamo dire che la Cassa Rurale di Trento può guardare con fiducia ai prossimi mesi che si annunciano molto pesanti a causa della crisi.

La Cassa Rurale fa la sua parte anche nell'offrire garanzia di credito a chi ne fa richiesta, ovviamente purché ne abbia i requisiti. Allo stato attuale sono state evase anche tutte le 77 pratiche presentate per ristrutturazione finanziaria nell'ambito dell'accordo salvacrisi banche-confidi, per importi di circa 7,5 milioni di euro.
I tempi di istruttoria non superano in genere la settimana.

Il bilancio di esercizio 2008 sarà presentato per l'approvazione dei soci all'assemblea che si svolgerà venerdì 22 maggio alle ore 19.00, presso il Palazzetto dello Sport in Via Ghiaie: assemblea che oltre alla consueta parte ordinaria, nella quale i Soci saranno chiamati ad approvare il documento contabile ed eleggere le cariche sociali, sarà preceduta da una parte straordinaria per approvare l'adeguamento dello Statuto alle nuove disposizioni di vigilanza emanate in materia di governo societario delle banche.
Nel corso del 2008 le masse amministrate (raccolta diretta, raccolta indiretta e impieghi presso la clientela) sono cresciute di 66 milioni di euro, raggiungendo i 2.554 milioni di euro.

La raccolta complessiva ha registrato un incremento del 2,35%, raggiungendo i 1.625 milioni di euro; di questi ben 1.130 milioni sono rappresentati dalla raccolta diretta aumentata, nel 2008, del 16%. I prestiti sono cresciuti del 3,16% e ammontano a 929 milioni di euro.
Numeri rilevanti che, per quanto riguarda i prestiti, sono stati conseguiti riservando grande attenzione alla domanda dei soci, verso i quali è andato oltre il 57% del totale, e ai bisogni del territorio, nel quale sono concentrati più del 90% degli impieghi della Cassa Rurale.

L'utile netto si è attestato a 4,9 milioni di euro, valore inferiore rispetto ai 14,3 milioni del 2007. Questa diminuzione va spiegata. Nel precedente esercizio era compresa nell'utile anche una plusvalenza straordinaria di 3,5 milioni determinata dalla cessione di quote di Cassa Centrale a DZ Bank. Inoltre, la Cassa Rurale ha preferito attuare una politica molto prudenziale che ha portato a valutare possibili previsioni di perdite che potrebbero derivare dall'aggravarsi della crisi in corso. Un modo per affrontare più serenamente l'attività dei prossimi mesi.

Uno sguardo al 2008
L'impegno complessivo sostenuto dalla Cassa Rurale per tutte le iniziative a favore dei Soci e di ordine sociale, mutualistico, di sviluppo e promozione della Cooperazione, è ammontato per il 2008 a 1.597.000 euro.
Per le iniziative rivolte ai soci e ai loro familiari, la Cassa Rurale ha investito circa 500.000 euro. Ben superiori sono tuttavia i reali benefici a favore dei Soci; vantaggi derivanti in parte dalle tante agevolazioni di spesa relative ai servizi bancari utilizzati, ma riferibili soprattutto alle generali migliori condizioni di tasso praticate ai Soci rispetto alla media dei tassi applicati alla clientela.
Da quest'anno, a questi vantaggi si aggiungeranno inoltre i benefici del ristorno per la prima volta riconosciuto in questo esercizio ai Soci attivi.

La fusione con Sopramonte
Il processo di fusione con la Cassa Rurale di Sopramonte sarà completato entro novembre secondo una scaletta definita. Entro metà giugno è prevista l'approvazione del progetto da parte dei consigli di amministrazione delle due Casse; entro l'estate dovrebbero concludersi gli adempimenti formali, per arrivare ad ottobre con le assemblee straordinarie dei due istituti, con i rispettivi consigli dimissionari. A novembre è prevista la forma dell'atto di fusione e la prima assemblea ordinaria della Cassa Rurale di Trento.

Il rinnovo delle cariche
L'assemblea sarà chiamata anche a rinnovare le cariche sociali. Sono in scadenza il presidente Giorgio Fracalossi, il vice presidente Renzo Dallaserra, tre consiglieri di amministrazione (Silvio Carlin, Giovanni Merz e Italo Stenico) e l'intero collegio sindacale (presidente Wilma Sassudelli, sindaci effettivi Massimo Frizzi e Giovanni Marchi, sindaci supplenti Marcello Condini e Ottavio Pederiva).

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