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Lettere al direttore – Paolo Farinati

Comune di Rovereto: a quando gli investimenti strategici?

Ho letto con attenzione in questi giorni del montante di investimenti pubblici in essere in Vallagarina da inizio dell’anno.
Siamo stati informati quali cittadini di ben oltre 10 milioni di investimenti attivati nella nostra valle in questi primi sette mesi del 2022.
Ottima notizia. Del resto, i soggetti pubblici hanno sempre il dovere e la responsabilità keynesiani di stimolare l'economia reale, specialmente in momenti di crisi post pandemia come quelli che stiamo ancora vivendo.
 
Bene, quindi, che Trentino Sviluppo continui ad investire in Progetto Manifattura e nell'infra-strutturazione della zona Casotte, spazi produttivi e innovativi individuati peraltro in tal senso da visioni nate circa 15 anni fa.
Come ci piace che ITEA collochi nuove risorse nella nostra valle: qui speriamo venga pure finalmente ultimata la nuova sede dell'APSS a Rovereto in via Lungo Leno Sinistro nel quartiere di Santa Maria(!).
In sintesi, molto bene, questi sono interventi molto positivi. Peraltro, veniamo da un 2021 dove la Vallagarina ha sofferto, e non poco, di scarsità di investimenti pubblici.
 
Ma, se mi è concesso da vecchio pubblico amministratore, quello su cui vorrei soffermarmi è la minima quota di investimenti messi in campo dal Comune di Rovereto sulla cifra complessiva sopra indicata per la Vallagarina.
Parliamo di circa soli 2 milioni di Euro, su un bilancio comunale di previsione di oltre 122 milioni di euro per l'anno 2022.
Purtroppo, questo si aggiunge all'enorme avanzo di bilancio 2021 nei capitoli in conto capitale di oltre 20 milioni di Euro, per investimenti non fatti.
I bilanci hanno un senso politico e amministrativo solo se sono rispettati. Sono un atto di responsabilità, di credibilità e di affidabilità verso i cittadini, oltre che verso il Consiglio comunale che li ha votati.
 
La mia speranza è che l'Amministrazione comunale di Rovereto abbia ben presenti le necessità della città.
Di investimenti importanti e strategici di competenza comunale ve ne sono parecchi, vari anche assai urgenti da più anni.
Faccio solo alcuni esempi.
Penso, in primis, alle due urgenti RSA di Piazzale Defrancesco (il cantiere è iniziato nel novembre 2009!) e di via Ronchi (circa 5 milioni di euro regalati ad un privato nel 2014!).
A cui aggiungo la bretella che dovrebbe unire la zona Mira a Viale Caproni, alleggerendo così il traffico parassita su Lizzana e Lizzanella, e aggiungendo un tassello fondamentale alla sperabile futura effettiva tangenziale della città e della Vallagarina, prevista nel PUP Piano Urbanistico Provinciale fin dal 2008(!): tale progetto risolverebbe pure definitivamente anche l’annoso problema del traffico su Sant'Ilario.
 
Arrivo alla dolorosa realtà dell'eterna incompiuta cittadina dell'area del Follone, strategica per la città, dove parcheggio interrato, studentato e parco pubblico sarebbero la panacea alle molte lunghe attese cittadine.
Sull'edilizia scolastica citiamo e attendiamo fatti, e non solo annunci. Mi riferisco in particolare alla nuova sede dell'istituto Depero, allo spazio da 0 a 6 anni di Viale Vittoria a Borgo Sacco, all'allargamento dell'istituto Marconi.
Potrei aggiungere altro sullo stato manutentivo assai criticabile delle nostre strade comunali. Ma non voglio esagerare.
 
Ricordo, però, con un certo comprensibile onore e orgoglio, che dal 2005 al 2010 ho fatto parte di una Giunta municipale capace responsabilmente di fare in cinque anni ben 184 milioni di investimenti in città. E il Patto di Stabilità era molto stringente in quegli anni(!).
In conclusione, invito umilmente i nostri pubblici amministratori ad essere un po' più solerti. Le risorse non mancano.
È quasi sempre una questione di visione, di coraggio, di determinazione, di responsabilità.

Paolo Farinati

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